NAPOLI

I GRUPPI ULTRAS CALCIO AVVERSARI
a cura dei RANGERS 1976 EMPOLI
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Serie A 1986/87   Serie B 1999/00   Serie B 2001/02



23/01/2006
Salve, ho letto nel vs. sito la pagina dedicata al Napoli nella sezione ultras avversari. Ho così deciso di mandarvi questa eMail in quanto la pagina merita sicuramente un aggiornamento visto che le ultime notizie sono un pò datate. Questi sono i gruppi presenti a oggi nelle curve partenopee.
CURVA A: Mastiffs 1991, Vecchi Lions VML, Teste Matte Napoli, Masseria Cardone, Brigata Carolina, Bronx Napoli, Sud 1996, Nuova Guardia Napoli, Fossato Flegreo
CURVA B: Ultras Napoli Curva B, FedAyn EAM
Spero di esservi stato d'aiuto.        Carlo Peluso  netcarlo@alice.it 



(Serie B 2001/02)

NAPOLI 
da FANZINE RANGERS N.   80  del  23/09/2001

Gruppo principale: Commando Ultrà Curva B (C.U.C.B.)
Altri Gruppi: Fedayn, Mastiffs, Masseria, Blue Tiger, Teste Matte ('87), Vecchi Lions, Nucleo ('93), Old Clan 91, South Boys, Cobra, Wanted, Brigata Carolina 
Siti Internet: www.ultrazzurrostadio.com  (C.U.C.B.), www.mastiffs.6go.net  (Mastiffs), www.tifonet.it/ultrasnapoli   
Politica: Apolitica la Curva B, tendelzialmente di destra la Curva A
Settore: In Curva B (Nord) C.U.C.B. e Fedayn, in Curva A (Sud) tutti gli altri gruppi
Amicizie: Genoa, Ancona, Palermo    
Rivalità: Lazio, Verona, Juventus, Inter, Milan, Roma, Salernitana, Atalanta, Fiorentina, Cagliari, Bari, Lecce, Pescara, Brescia, Ternana, Avellino
Curiosità: -La tifoseria è sul piede di guerra, contro la dirigenza, Ferlaino e Corbelli, accusati di scarso attaccamento e di spendere poco sul mercato, contestati con toni forti e duri, sia dalla Curva A, che dalla B, che ha abbandonato la tradizionale linea filosocietaria. Fin dall'estate 2000 gli ultras avevano fiutato la fragilità e la pochezza dei piani di rilancio dei due presidenti, subito divergenti sulla gestione tecnica ed economica del club. Durante il campionato scorso ha prevalso la linea della contestazione, con striscioni quali "Corbelli-Ferlaino: ladri di fatto, truffatori per mestiere", "Vogliamo un presidente che ami la maglia, non un incompetente e una canaglia", "Ferlaino, Corbelli: andatevene!!", "Il boemo ultima vittima di questo squallido teatrino". La protesta ha toccato anche la squadra. A Firenze, all'ultima giornata del campionato scorso, esposto l'esplicito striscione "...indegni!”. A luglio gli ultras sono scesi in piazza con un corteo di dura contestazione per le vie di Napoli. La campagna abbonamenti è stata boicottata. In occasione di Na-Ancona (2a g.) migliaia di tifosi si sono radunati fuori dallo stadio in segno di protesta, dissuadendo la gente ad entrare. Gli spettatori sono stati poco più di settemila, toccando i minimi storici. -La Curva A col passare degli anni ha acquistato sempre più spessore, assumendo un ruolo importante almeno quanto la storica Curva B. Notoriamente antagonista della "B" per una divergente visione ultras, la "A" è una curva verace, contestatrice, turbolenta, mentre la "B" è più tranquilla, non violenta, folcloristica. I gruppi della "A" hanno l'appoggio dei Fedayn, gruppo d'elite della Curva B, con cui condividono lo stessa mentalità e ai quali hanno reclamato a più riprese il trasferimento nella propria curva. Lo scorso anno fu fatta una riunione fra i vari gruppi ultrà: furono toccati temi fondamentali, cercando un'intesa che forse non ci sarà mai, in quanto le due curve sono all'opposto. -Nella parte alta della "A" ci sono i Vecchi Lions, gruppo di circa 250 unità, sempre presente in casa e fuori. Al centro le Teste Matte, nate nell'87, circa 300 ultras, in maggioranza dei quartieri spagnoli, rappresentano l'estremismo del tifo napoletano, sono sempre alla ricerca del "nemico di turno". Alla loro sinistra i Mastiffs, del '91, sono circa 800 tifosi, con un nucleo di 200. Rappresentano le nuove leve (età media 25 anni), eccezion fatta per i fondatori; sono il gruppo più numeroso e fantasioso: cercano sempre lo scontro. La Masseria è un gruppo d'azione di circa 80 persone. -Il Commando Ultrà, che conta migliaia di affiliati, nasce nel '72 dall'unione di Ultras e Commandos. Il suo presidente onorario è Gennaro Montuori, alias Palummella, il padre del tifo napoletano. Il gruppo stampa un mensile che è l'organo ufficiale della tifoseria napoletana, dal titolo "UltrAzzurro". -I Fedayn, fondati nel '79, hanno una base di 400 persone, sono tra i migliori gruppi d'Italia, apprezzati per l'autentica mentalità ultras, coerenti, un pò schivi, allergici alle tendenze curvaiole, riassumono la loro filosofia nella sigla "E.A.M." (Estranei Alla Massa), che appare sullo striscione. -Acerrima la rivalità coi laziali. Le due tifoserie proprio non si possono vedere. Una rivalità "a pelle", fatta di vecchi rancori, dispetti e ripicche. Gravi incidenti sono scoppiati, inevitabilmente, nel gennaio scorso a Roma. Prima dell'inizio accoltellato lievemente un tifoso napoletano. All'interno dello stadio scoppia il finimondo, coi numerosi napoletani che, guardati a vista dalla polizia, lanciano bengala e petardi verso i laziali della Sud; che reagiscono, indisturbati, con lancio di bottiglie, seggiolini, monetine, riuscendo a portar via lo striscione "Blue Tiger" ai napoletani. Strascichi di guerriglia anche nel dopopartita. -Fortissima anche la rivalità coi veronesi. Lo scorso anno a Verona si sono registrati incidenti con i veronesi che cercarono il contatto. Soliti sfottò durante la partita. I partenopei esposero lo striscione "Veronesi cavie da laboratorio". -Qualche anno fa la Curva B inscenò una coreografia con migliaia di banane indirizzate ai veronesi, esponendo lo striscione "La storia ha voluto: Giulietta zoccola e Romeo cornuto". -Gravi incidenti nel giugno scorso a Napoli coi romanisti, soprattutto fuori lo stadio. -Le due tifoserie, tra la metà degli anni '70 e l'inizio degli '80, sono state gemellate, poi tutto è andato in fumo, si dice per colpa dei napoletani. -In Na-Udinese del gennaio scorso fu lanciato un razzo dalla Curva B, che arrivò a metà campo, stordendo alcuni giocatori. Il campo, già diffidato, fu squalificato. Il Napoli, contro la Fiorentina, giocò a Palermo, dove fu esposto lo striscione "La prossima a Bolzano? Saremo anche lì". -Nel '93 i partenopei non esposero lo striscione "La morte è uguale per tutti", che tutti gli ultras d'Italia decisero di esporre in seguito alla morte del tifoso atalantino Colombi, avvenuta dopo una carica della Celere a Bergamo. Rimediarono alcune domeniche dopo, proprio contro l'Atalanta, scusandosi con lo striscione "10-1-93 a noi non fecero sapere...onore all'ultras caduto". -I Blue Lions, una volta gruppo importante, non espongono più lo striscione dal '95. -Sempre presente lo striscione "Secco vive". 
Il nostro giudizio: Una tifoseria dall'enorme potenziale per numero di tifosi, originale, fantasiosa, maestra di coreografie, passionale per una squadra che ha seguaci e fa proseliti in tutto il mondo. Però bisogna dire che, soprattutto nell'ultimo anno, c'è stato un calo, anche vistoso, del tifo, legato alla contestazione e agli scarsi risultati della squadra. L'ambiente è ostile nei confronti di dirigenza e giocatori, depresso, basti pensare che gli abbonati sono circa 4 mila, una cifra sicuramente inadeguata per le ambizioni partenopee. Il C.U.C.B. non è più quello di una volta, ha perso il suo smalto, senza un leader carismatico. Sono lontani i tempi di Maradona, del "porompompero", delle trasferte oceaniche. Si mantiene comunque buona la presenza in trasferta. 

LE PARTITE DEL TIFO - SERIE B 2001/02

Giornata 5 - 23/09/2001           Empoli - NAPOLI       1-0            (Cappellini)
Tempo incerto e biglietti aumentati: la ricetta giusta per non invogliare a venire allo stadio. In tutto circa 3500 spettatori, un po’ pochino per una partita di cartello. I napoletani sono in contestazione e non erano venuti mai in così pochi ad Empoli (a occhio circa 250). Il loro stato d’animo è riassumibile dallo striscione che espongono “Ferlaino: che Dio ti maledica”. Durante tutta la partita cori continui contro la dirigenza presente in Tribuna e un accenno ad una invasione subito sedata dalle forze dell’ordine. Il loro tifo non si sente quasi mai e alla nostra rete in molti lasciano lo stadio (e gli altri si incazzano ancora contro la dirigenza). La gara è caratterizzata da continui rovesci d’acqua che creano vuoti in maratona ma noi siamo sempre gli stessi e ci esprimiamo come tifo a discreti livelli. Tutti d’accordo appendiamo al centro lo striscione “Stop War Now” che ci accompagnerà sempre fino a che non si sarà risolto questo delicato momento internazionale. Anche stavolta riusciamo a sbloccare il risultato nel finale e ci lanciamo solitari in testa alla classifica: dopo anni rimbomba nuovamente al Castellani il coro “Fate largo alla capolista.

Giornata 24 - Lun 18/02/2002     NAPOLI - Empoli  0-0                                
Una trasferta che può chiudere il campionato, il primo match-ball per noi: se vinciamo è fatta. Si gioca a Benevento, in campo neutro (si fa per dire) per la squalifica del campo del Napoli, in posticipo notturno di lunedì (“Tele + + + Tele + + + Tele + + + vaffancuuulo”). E’ la quarta trasferta consecutiva (dopo Cosenza, Palermo e Messina) che prevede per chi va di prendere altri giorni di ferie e molti, non possono più permetterselo e perciò parte solo un pullman con 50 ultrà empolesi. Arriviamo abbastanza in anticipo ma nei pressi dello stadio ci imbottigliamo in un serpentone di auto provenienti da Napoli e poi in una marea di auto parcheggiate in doppia e tripla fila, nei giardini e poco ci manca anche sui muri, rischiamo di non arrivare in tempo, il pullman riesce a passare a fatica. Piove e tira un forte vento, fortunatamente il nostro settore è coperto. I napoletani sono poco più di 10000, anche loro pochi per l’importanza della partita. Sembrano tutti contenti, la presidenza della squadra è passata da Ferlaino (napoletano verace e passionale per la sua città che li ha portati a prestigiosi traguardi) nelle mani di Corbelli (imprenditore bresciano che di calcio non se ne intende e che c’è entrato solo per investimento e con Napoli non ha nessun legame): vista dal di fuori non capiamo cosa ci sia tanto da festeggiare. La “Curva B” espone “Dopo 30 anni di prigionia grazie Corbelli per averci liberato. Ultras 72” e “Il Napoli siamo noi” mentre in gradinata “Grazie a Dio sta barzlett è frnut, Ferlain s’ né jut”. In “Curva A” striscione ricordo “Carmine Vive” e ancora un altro “Il Napoli siamo noi”, insomma decidetevi chi di voi è!! In Tribuna viene appeso uno striscione per un nostro giocatore “Lodi nell’Empoli sei un giocatore nei nostri cuori un campione. Speedy Bar”. All’inizio noi accendiamo le consuete torce mentre nel resto dello stadio i napoletani scoppiano fuochi d’artificio e mortaretti. Benché in pochi cantiamo tutta la partita senza un attimo di sosta. Loro a parte i primi minuti fanno un tifo abbastanza scadente per le loro potenzialità fino a spengersi nel finale quando un Empoli veramente stratosferico li domina in lungo e largo meritando sicuramente la rete. Al fischio finale comunque la nostra gioia è grande, un altro passo verso la vicina promozione e come al solito avremmo voluto festeggiarlo con un ideale abbraccio ai nostri giocatori che chiamiamo sotto la nostra curva, ma che, anche stavolta, si fanno desiderare soffermandosi solo in alcuni con un timido saluto a noi rivolto da centrocampo. Troppo poco, ci saremmo aspettati di più dopo il bel risultato. Lasciamo lo stadio dopo un bel pò facendo l’ennesimo ritorno al mattino e per molti c’è il lavoro che li aspetta.

Empolesi a Napoli: Gruppo Empolesi a Napoli: Fumogeni Napoli-Empoli: la "Curva B" Napoli-Empoli: la "Curva A"



(Serie B 1999/00)

NAPOLI
da FANZINE RANGERS N. 62 del 08/05/2000

Gruppo principale: Commando Ultrà Curva B (C.U.C.B.), nato nel 1972
Altri Gruppi: Fedayn , Masseria, Mastiffs, Vecchi Lions, Teste Matte ('87), Blue Tiger, Nucleo ('93), Noi del Nord, Skizzati
Politica:Apolitici, con tendenza a destra per i gruppi che frequentano la Curva A
Settore:In Curva B Cucb e Fedayn, in Curva A gli altri gruppi
Amicizie: Genoa, Savoia, Palermo, Nocerina, Ancona
Rivalità: Verona, Atalanta, Juventus, Salernitana, Inter, Milan, Roma, Lazio, Ternana, Bari, Pescara, Cagliari, Fiorentina, Padova, Brescia, Reggina, Avellino
Curiosità:  -La "A" è la seconda curva del tifo napoletano, ma col passare degli anni ha acquistato sempre più peso e visto ingrossare le proprie fila di simpatizzanti. E' noto l'antagonismo nei confronti della Curva B, per una divergente visione ultras. La "A" è una curva schietta, esagitata, contestatrice, che cerca lo scontro con tutti. La "B" è filosocietaria, non violenta, folcloristica. I gruppi della "A" hanno l'appoggio dei Fedayn, gruppo di primo piano della Curva B, con cui condividono la stessa mentalità ultrà. -Lo scorso anno fu adottata una linea molto dura nei confronti della società da parte dei gruppi della Curva A e dei Fedayn, con l'esclusione del CUCB, che decise invece di sostenere la squadra. I gruppi contestatori scelsero la linea del silenzio, non esponendo per diverse giornate gli striscioni, disertando le trasferte e non entrando al San Paolo, limitandosi a picchettare il settore occupato solitamente. Lo sciopero cominciò dalla trasferta di Lecce del dicembre '98 e tale situazione si sarebbe protratta fin quando la squadra non sarebbe arrivata in zona promozione, che poi il Napoli non raggiunse mai. L'obiettivo dei contestatori era (è) quello di portare alle dimissioni il presidente Ferlaino. Il giornalista Angelo Pompameo, ex segretario del Commando Ultrà e braccio destro di Palummella, fu aggredito al S.Paolo. -Recenti sono le rivalità con reggini e ternani, per la verità non molto sentite dai napoletani. A Terni, lo scorso campionato, si ebbero scontri a fine partita con la celere, che sparò alcuni lacrimogeni ad altezza d'uomo, uno fece perdere un occhio ad un ventenne. Quest'anno i napoletani a Terni hanno esposto in segno di protesta lo striscione "x Camera e Senato va condannato, ma un lacrimogeno sparato al volto non è reato". -E' esplosa negli ultimi anni anche la rivalità coi salernitani. Incidenti, sia in Coppa Italia, sia in campionato, per un derby che mancava da diverso tempo. Ad alimentare la rivalità delle scritte indecorose apparse sui muri del S.Paolo, che offendevano le vittime dell'alluvione di Sarno di due anni fa. I capi ultrà Montuori e Ciccarelli si sono recati al Municipio di Sarno a chiedere scusa per l'accaduto. In Napoli-Salernitana di Coppa Italia fu esposto in Curva B, per tutta la gara, lo striscione "Sarno provincia di Napoli". I salernitani in campionato esposero striscioni taglienti quali "Noi non siamo napoletani" e "Napoli è na carta sporca". -I Fedayn sono un gruppo tra i più rispettati, coerente fino in fondo ai vecchi valori dell'essere Ultras, un pò schivo, allergico alle tendenze curvaiole. Una filosofia che si riassume nella sigla E.A.M. (Estranei Alla Massa), che appare sullo striscione. La loro mentalità è lontana anni luce dal Commando Ultrà, con il quale in passato ci sono stati dissapori anche forti. In passato la Curva A ha reclamato a gran voce il trasferimento dei Fedayn, anche con striscioni come "grati ai Fedayn...per la retta via ultras indicata!!!". I Fedayn sono stati i promotori della contestazione a Ferlaino, con striscioni anche pesanti, ancora oggi sono contrari alla presidenza, anche se il Napoli va bene. Il gruppo è assolutamente apolitico. -Il Commando Ultrà è un club a tutti gli effetti. Il suo presidente onorario è Gennaro Montuori, alias Palummella, un personaggio unico, il padre del tifo napoletano. Il CUCB ha settemila iscritti, fa parte dell'Associazione Napoli Club e ha una trasmissione TV tutta sua. Inoltre stampa un mensile dal nome "UltrAzzurro", organo ufficiale della tifoseria napoletana, diretto da Palummella, che ha una tiratura di 20.000 copie. - Il CUCB nacque dall'unione degli Ultras e del Commandos. -Palummella ha scritto anche un libro, uscito nel '96: "25 anni di storia ultrà, gli scugnizzi del pallone". -Sempre presente il piccolo striscione "Secco vive", in onore a un ultrà prematuramente scomparso. -Negli anni '80 esisteva un forte gemellaggio e amicizia fra napoletani e empolesi.
Il nostro giudizio: Una tifoseria tradizionalmente calda, maestra di coreografie e di partecipazione corale, dal potenziale enorme, che dopo il periodo di appannamento, coinciso con la catastrofica retrocessione e il primo tormentato anno di Serie B, ha ripreso fiato e vigore grazie ai buoni risultati ottenuti dalla squadra, finalmente competitiva. I tifosi si sono riavvicianti alla squadra e il tifo è tornato caldo e costante. Certo sono lontani i bei tempi di Maradona, quando gli ultrà napoletani giravano l'Italia e l'Europa, invadendo tutti gli stadi, con un entusiasmo eccezionale, un'euforia da sballo e tutto il S.Paolo intonava cori come il "porompoppero". Il CUCB di Palummella ha fatto la storia del tifo ed è uno dei gruppi più importanti del panorama ultras. Famosa la vena ironica delle due curve, basti ricordare la coreografia delle banane col Verona, contro il Milan di Sacchi coreografia con sacchi neri per l'immondizia e lo striscione "Napule è mille colori, voi...bianconeri", rivolto agli juventini , . Striscioni anche seri come "celerini cecchini, noi ultras condannati da una fede. A Dario: noi ultras al tuo fianco".

articolo da "il Tirreno" del 09/05/2000

Zitti per un tempo, poi il lancio dei petardi
Napoletani tenuti a bada dalla polizia: giovane accoltellato ad un polpaccio va all'ospedale
. Muti per 45 minuti. I tremila e passa tifosi napoletani stipati nella curva Sud, lo hanno fatto per onorare la memoria di Giorgio, capo ultrà scomparso nei giorni scorsi. Poi, all'inizio del 2º tempo è iniziata la... rumba. Petardi e mortaretti come a Empoli non si vedeva da tempo. Roba da far invidia a Piedigrotta. Peccato che quelle fiaccole accese siano state indirizzate tutte verso la Maratona, verso i tifosi dell'Empoli. Per fortuna non ci sono stati feriti da ustioni.  Ma, per far placare l'animo dei napoletani, prima della batosta in campo, ci ha pensato la polizia, con una serie di cariche che ha dissuaso i campani dal lancio. Nell'intervallo fra il primo e il secondo tempo gigantesca rissa fra gruppi ultras di napoletani in Curva Sud. Durante i tafferugli, che sono andati avanti per alcuni minuti, un giovane napoletano è rimasto ferito a una gamba. Ancora la dinamica dell'incidente è tutta da ricostruire.  Con un'ambulanza è stato portato all'ospedale, dove i medici del pronto soccorso lo hanno medicato. Guarirà in pochi giorni. Tranquillo il resto della gara: polizia e carabinieri hanno fatto defluire pullman e auto dei tifosi napoletani senza alcun intoppo.



(Serie A 1986/87)

UN PEZZO DELLA NOSTRA STORIA
da FANZINE N. 62 del 08/05/2000

05/04/1987 Empoli-NAPOLI (Gemellaggio)
Come non ricordare quella prima volta in serie A contro il Napoli di Maradona lanciato verso lo scudetto. Una lotta per l'accaparramento dei biglietti. Per quindici giorni Empoli fu assediata dai bagarini che facevano incetta di qualsiasi biglietto. Appena messi in vendita i Bar già li finivano in quanto li vendevano a blocchetti interi a prezzo maggiorato ai napoletani e allora noi protestammo e riuscimmo a farci dare i biglietti rimanenti per poterli dare solo agli empolesi con una distribuzione segreta e capillare per eludere i bagarini. Ma ormai era tardi, molti biglietti di Curva Sud erano andati già agli ospiti e molti dei nostri restarono senza. Nello stadio c'erano forse più di 20000 spettatori (molti si arrampicavano anche sui riflettori) di cui circa 14-15000 napoletani. In Sud eravamo mischiati agli ospiti che prendevano tutto il settore dietro porta e metà del nostro. Ma fu una festa vera e propria. Già dalle 7 del mattino la città fu invasa da un'orda festante e coloratissima. Per le vie di Empoli ballavano maschere di Pulcinella e si sentivano ovunque le canzoni napoletane suonate da improvvisate orchestrine. I cancelli aprirono verso le ore 9 e lo stadio si riempì subito. Il Commando Ultrà per voce di Palummella ci aveva proposto il gemellaggio che noi accettammo e prima della partita facemmo diversi giri di campo insieme. I napoletani avrebbero potuto fare quello che volevano, erano in schiacciante maggioranza e nulla e nessuno avrebbe potuto opporsi, eppure ci offrirono la loro amicizia senza pensare che noi eravamo una piccola e insignificante tifoseria in confronto a loro e questa amicizia fu rispettata da tutti tanto che in tutto il giorno non si registrò alcun episodio negativo, neppure isolato. Forse perché i capi della tifoseria avevano deciso in quell'anno di dare un'immagine della loro città diversa, di non violenza e più simpatica, così da dimostrare all'Italia intera di meritarsi lo scudetto. Anche se è passato molto tempo e da qualche anno non esiste più un gemellaggio fra le due tifoserie pensiamo che chi ha vissuto direttamente l'evento porti dentro di sè un bellissimo ricordo di quei momenti.

1986/87 Empoli-Napoli (gemellaggio) - Foto Mori Graziano



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