Le partite del Tifo - SERIE A  2006/2007
Campionato girone di ritorno

   - TIFO REPORTAGE -
Cronache, resoconti, risultati, tabellini, classifiche, notizie, foto, video filmati gol e altro sul tifo e sulle partite di calcio
a cura della
VECCHIA GUARDIA EMPOLI 1976

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CAMPIONATO DI SERIE A 2006/2007 - RITORNO

 

38 Dom 27/05/07 - 15,00 Parma - EMPOLI 3-1 Muslimovic - Budan - SAUDATI - Gasbarroni 16449 (300) 54
Ascoli

-

Cagliari 2 - 1
Catania - Chievo 2 - 0
Fiorentina - Sampdoria 5 - 1
Inter - Torino 3 - 0
Livorno - Atalanta 4 - 2
Parma - Empoli 3 - 1
Reggina - Milan 2 - 0
Roma - Messina 4 - 3
Siena - Lazio 2 - 1
Udinese - Palermo 1 - 2

PARMA

Bucci; Coly, Paci, Couto, Castellini; Dessena, Grella, Parravicini (66' Morfeo); Muslimovic (70' Pisanu); Budan, G. Rossi (46' Gasbarroni).

A disposizione: De Lucia, Contini, Rinaldi, Cigarini.

Allenatore: Claudio Ranieri

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti (58' Eder), Vanigli, Tosto; Marianini, Moro; Buscé, Vannucchi, Matteini (26' Pozzi, 72' Coralli).

A disposizione: Balli, Adani, Ascoli, Ficini.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  16449 (300)
Angoli
: 3-3  - Recupero 1' e 3'

Reti: 9' Muslimovic - 17' Budan - 27' Saudati - 88' Gasbarroni

Arbitro: Tagliavento (Terni)   Ammoniti: Saudati, Moro, Marzoratti, Vanigli, Dessena, Budan, Gasbarroni

Il biglietto di Parma-Empoli   1-0 (Muslimovic)   2-0 (Budan)   2-1 (Saudati)   3-1 (Gasbarroni)   Coreografia Boys Parma (Ferro)   Tifo empolese (Ferro)   Articolo da Il Tirreno   Pranzo fra le due tifoserie prima della partita 1 (Ferro)   Pranzo fra le due tifoserie prima della partita 2 (Ferro)
Mani alte (Ferro)   Tifo empolese 1 (Ferro)   Tifo empolese 2 (Ferro)   Gruppo 1 (Ferro)   Gruppo 2 (Ferro)   Gruppo 3 (Ferro)   La Nord priva di striscioni ma colma di tanto calore o colore. Orgogliosi di questa amicizia: EMPOLI E PARMA ALE'!!! (Ferro)   

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37 Dom 20/05/07 - 15,00 EMPOLI - Reggina 3-3 VANNUCCHI - MORO - SAUDATI - Vigiani - Amoruso - Amoruso (r) 4893 (650) 54
Atalanta

-

Inter 1 - 1
Cagliari - Roma 3 - 2
Chievo - Ascoli 1 - 0
Empoli - Reggina 3 - 3
Lazio - Parma 0 - 0
Messina - Fiorentina 2 - 2
Milan - Udinese 2 - 3
Palermo - Siena 2 - 1
Sampdoria - Catania 1 - 0
Torino - Livorno 0 - 0

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti, Tosto (70' Ficini), Ascoli (66' Iacoponi); Buscé, Marianini, Almiron, Moro; Vannucchi; Saudati (88' Coralli).

A disposizione: Balli, Rincon, Cesaretti, Baldanzeddu.

Allenatore: Luigi Cagni

REGGINA

Campagnolo; Lanzaro (78' Nardini), Lucarelli, Aronica; Mesto (50' Vigiani), Amerini (32' Gazzi), Tedesco, Modesto; Foggia, Amoruso; Bianchi.

A disposizione: Puggioni, Di Dio, Nielsen, Missiroli.

Allenatore: Walter Mazzarri

Spettatori  4893 (650)
Angoli
: 0-3  - Recupero 0' e 3'

Reti: 9' Vannucchi - 22' Moro - 23' Saudati - 52' Vigiani - 56' Amoruso - 83' Amoruso (r)

Arbitro: Farina (Novi Ligure)   Ammoniti: Moro, Marianini, Saudati, Ficini, Aronica, Lucarelli, Amerini, Foggia

1-0 (Vannucchi)   2-0 (Moro)   3-0 (Saudati)   3-1 (Vigiani)   3-2 (Amoruso)   3-3 (Amoruso)

VISTA DA Sport People - L’incontro che si gioca al Castellani di Empoli è il penultimo della stagione 2006-07 della serie A. Si affrontano due squadre che hanno obiettivi completamente diversi: l’Empoli prova ad entrare in Coppa Uefa - e sarebbe un traguardo storico - mentre la Reggina, partita con il noto fardello della penalizzazione, prova a conquistare una salvezza che ai nastri di partenza sembrava un vero e proprio miracolo. Essendo la penultima giornata, occorre dare un occhio al campo e con l’altro guardare il tabellone luminoso dove vengono fatti scorrere i risultati degli altri incontri: per il pubblico empolese è di vitale importanza la partita tra l’Atalanta, principale antagonista per l’accesso alla coppa europea, e l’Inter già campione d’Italia, mentre il pubblico reggino spera di ricevere buone notizie da quei, tanti, campi dove sono impegnate le squadre in lotta per la salvezza. Radioline incollate agli orecchi, sia sulle due panchine, sia sugli spalti, dove si alternano espressioni di giubilo ad altre di sconforto. I tifosi reggini raggiungono Empoli in buon numero e vanno ad occupare il settore ospite dietro la porta, mentre un centinaio vengono fatti sistemare, non so per quale motivo, in tribuna laterale. Per loro niente striscioni ma appendono alla recinzione alcune sciarpe dei gruppi come a voler rimpiazzare i drappi che prima del Decreto Amato era possibile appendere. Nella maratona inferiore, invece, fanno bella mostra di sé gli striscioni di Rangers e Desperados che coordinano il tifo empolese. Vista la giornata tipicamente estiva, con una temperatura decisamente alta, le squadre entrano in campo per il riscaldamento con un po’ di ritardo rispetto alla normale routine. Appena i calabresi mettono piede sul terreno di gioco, partono i cori dei calorosi supporters amaranto che “caricano” la squadra in vista di un match che risulta essere veramente importante. La squadra, con capitan Lucarelli in testa, risponde ai tifosi prima con applausi, poi tutti insieme si dirigono verso il settore per scambiarsi applausi e saluti. I primi cori dei reggini sono potenti e coinvolgono l’intero spicchio: si cominciano a fare dei treni e si agitano bandierine che colorano le gradinate. L’euforia nel settore è palpabile mentre il prepartita empolese è molto più tranquillo, visto che la posta in palio, pur essendo importante, sembra essere a portata di mano. Entrano le squadre in campo e la maratona empolese sventola le bandierine di Rangers e Desperados, mentre i reggini continuano a produrre cori e ad agitare le bandierine. Pronti-via e l’Empoli passa subito in vantaggio con un euro-gol di Vannucchi che trova il palo più lontano con un tiro scoccato da fuori area. La maratona empolese scatta in piedi e vede il traguardo europeo più vicino anche se la partita è ancora all’inizio. Il settore ospiti sembra non accusare il colpo e continua ad incitare la squadra che sul campo soffre ma mostra attaccamento alla maglia e volontà. L’Empoli in questo inizio partita sembra comunque avere una marcia in più, Buscè e Vannucchi imperversano sulle fasce creando non pochi problemi alla difesa calabrese; la superiorità sul campo viene ufficializzata con altre due reti segnate da Moro e Saudati che portano il risultato su un rotondo 3-0. A questo punto si può capire l’euforia che contagia il pubblico di casa, che si lascia andare a cori potenti eseguiti a ripetizione mentre nel settore ospite cala la rassegnazione. Malgrado l’impegno profuso sul terreno di gioco da parte della squadra, il pubblico amaranto chiede un maggior impegno e di giocare col cuore. Non si deve parlare di contestazione perché insieme a questi cori ne vengono alzati altri che assicurano alla squadra l’incitamento ed il sostegno incondizionato, qualunque risultato venga ottenuto. Le due compagini rientrano negli spogliatoi per l’intervallo con l’Empoli in vantaggio di ben tre gol e con il traguardo europeo a portata di mano. Nel secondo tempo avviene ciò che non ti aspetti: la Reggina entra in campo decisa ad onorare la partita e al settimo minuto riesce a ridurre lo svantaggio. Il pubblico calabrese sembra crederci e torna ad incitare la squadra come nei primi minuti dell’incontro. Passano appena cinque minuti e Amoroso gonfia nuovamente la rete facendo andare letteralmente in estasi i propri tifosi che ora vedono la squadra nuovamente in corsa per ottenere un risultato positivo. Il pubblico empolese sembra ora un po’ preoccupato: il doppio colpo viene assorbito non troppo bene ma comunque lo zoccolo duro prosegue il proprio incitamento. Ora la partita sul campo si fa più viva che mai: la Reggina gioca con più verve mentre la banda-Cagni sembra un po’ stanca vista anche la mole di gioco espressa nel primo tempo ed il caldo piuttosto opprimente che accompagna i ventidue. Le emozioni non mancano e la più forte viene vissuta a circa dieci minuti dal termine dell’incontro quando il direttore di gara, Farina, decreta un rigore per una trattenuta su Alessandro Lucarelli. Sul dischetto si presenta Amoruso che segna ma l’arbitro fa ripetere il rigore che il bomber amaranto non sbaglia: è il 3-3! Difficile descrivere quel che succede nel settore ospite: euforia, gioia, speranza sono i sentimenti che scorrono sui gradoni. Il pubblico empolese è avvilito, ha visto la propria squadra dilapidare ben tre gol di vantaggio ma, nonostante questo, il risultato che arriva da Bergamo è comunque positivo. Gli ultimi minuti dell’incontro vengono giocati più che mai con gli orecchi incollati alle radioline e con le due squadre che ormai stazionano a centrocampo in attesa del triplice fischio finale. A partita conclusa comincia la festa: l’Empoli per la prima volta accede alla coppa Uefa ed i giocatori azzurri si precipitano sotto la Maratona per festeggiare insieme ai propri tifosi che sprizzano di gioia da tutti i pori. Anche sulla sponda Reggina è festa: nonostante la salvezza non sia conquistata, recuperare tre gol in un tempo è impresa non da poco ed i giocatori vanno a ringraziare i propri calorosi tifosi che non hanno mai smesso di credere nell’impresa. Mentre la gioia dei giocatori azzurri si sposta all’interno dello spogliatoio, quella dei tifosi si sposta nelle vie cittadine per festeggiare un impresa di una squadra che ha fatto del collettivo la propria forza.

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36 Dom 13/05/07 - 15,00 Siena - EMPOLI 2-0 Portanova - Maccarone 6216 (421) 53
Ascoli

-

Palermo 3 - 2
Catania - Milan 1 - 1
Fiorentina - Cagliari 1 - 0
Inter - Lazio 4 - 3
Livorno - Sampdoria 1 - 0
Parma - Messina 4 - 1
Reggina - Chievo 1 - 1
Roma - Torino 0 - 1
Siena - Empoli 2 - 0
Udinese - Atalanta 2 - 3

SIENA

Manninger; Negro (52' Gastaldello), Rinaudo, Portanova, Molinaro; Konko, Brevi (58' Codrea), Vergassola, Galloppa; Locatelli (66' Maccarone); Frick.

A disposizione: Benussi, Chiesa, Rossi, Eremenko. 

Allenatore: Mario Beretta

EMPOLI

Bassi; Buscé, Marzoratti, Vanigli, Ascoli; Marianini, Ficini; Matteini (80' Caturano), Vannucchi (46' Tosto), Eder; Saudati (64' Coralli).

A disposizione: Balli, Tonelli, Nicoletti, Mori.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  6216 (421)
Angoli
: 3-5  - Recupero 2' e 4'

Reti: 12' Portanova - 93' Maccarone

Arbitro: Morganti (Ascoli Piceno)   Ammoniti: Maccarone, Negro, Brevi, Matteini Espulsi: Vanigli (34')

Il biglietto di Siena-Empoli   1-0 (Portanova)   2-0 (Maccarone)   Coro empolese (Ferro)   I tifosi azzurri si preparano alla grande festa europea, ma un voce annuncia il gol dell'Atalanta... (Ferro)   Empolesi 1 (empolifc.com)   Gruppo 1 (Ferro)   Mani alte e bandierine al vento (Ferro)   Empolesi 2 (Gabriele Maltinti)   Curva senese (Ferro)
Empolesi 3 (Gabriele Maltinti)   Gruppo Rangers (Gabriele Maltinti)   Tifo empolese 1 (Gabriele Maltinti)   Empolesi 3 (Gabriele Maltinti)   Tifo empolese 2 (Gabriele Maltinti)   Il bellissimo striscione dedicato ad Emi degli Ultras Fighters fatto trovare all'esterno del nostro settore per riparare all'infamia di alcuni di loro all'andata (Ferro)

VISTA DA Sport People - Nell’ultimo derby toscano per l’anno 2006/07, scendono in campo Siena ed Empoli, le cui storie durante il campionato hanno preso strade opposte e contrarie. L’undici azzurro insegue la matematica che dovrebbe qualificarlo in coppa Uefa, mentre i bianconeri sono alla ricerca di punti pesanti per sanare la pericolosa situazione in classifica a ridosso del baratro della retrocessione. Emozioni distanti e quel qualcosa in più che un derby sa dare, fanno dell’incontro un mix accattivante. Il pubblico risponde abbastanza bene ed in curva Robur si notano meno spazi vuoti del solito, sarà per la pubblicità dell’evento o magari per l’impegno dei tifosi che, prima della gara, hanno organizzato una sorta di pranzo preparativo per scaldare gli animi e propiziare l’evento, un po’ come accade la notte prima del famoso Palio. Per arrivare allo stadio il popolo bianconero ha anche organizzato un mini corteo per le vie cittadine con tanto di bandiere e cori, come una sfilata storica tanto per rimanere sulla tradizioni senesi. Il settore ospiti si colora di azzurro con gli striscioni di Rangers e Desperados messi in bella vista ed accompagnati da bandierine con i rispettivi loghi che da un po’ di tempo fanno parte della coreografia degli azzurri. La partita è di quelle che si sente e, se da parte senese si chiede massimo impegno per una vittoria obbligata, i tifosi empolesi chiedono alla squadra di non adagiarsi sugli allori e quindi di dare come sempre il massimo, al fine non solo della Uefa ma anche per fare uno scherzetto ai rivali senesi. Nel riscaldamento dal settore ospite si levano singoli cori per i giocatori, in particolare per Ficini al rientro dopo un periodo di stop. Al fischio d’inizio nella curva senese si alzano alcune bandiere e cori per la squadra, mentre gli empolesi decidono di tenere gli striscioni in mano, cosa che faranno per tutto l’incontro: uno sforzo per loro, un’ottima iniziativa per i fotografi! Chi non partecipa al sostegno degli striscioni, ha in mano una bandierina oppure da vita ai discreti battimani che hanno contraddistinto il tifo empolese di oggi. Sul campo il Siena sembra avere una marcia in più e passa in vantaggio nel primo tempo con un gol che fa esplodere la curva Robur, fino ad allora ancora sonnecchiante. L’Empoli sembra non avere lo smalto che lo ha accompagnato per tutto il campionato e, in inferiorità numerica per oltre un’ora, difende la propria porta senza concretizzare più di tanto. Malgrado tutto questo, dal settore non manca mai l’appoggio ai colori ed ai giocatori ed i battimani azzurri saranno il refrain dell’assolato pomeriggio in quel di Siena. Nella ripresa gli azzurri di Cagni rielaborano un po’ il gioco e riescono ad arrivare vicini al pareggio in più di un’occasione, ma il pallone non valicherà mail la linea di porta. Il vigore del campo dà lustro alle voci del tifo che si fanno più intense e appassionate, considerato che le notizie dagli altri campi sorridono alla classifica degli empolesi tanto che, anche la sconfitta su suolo senese, darebbe la matematica qualificazione alla Coppa Uefa. Il fischio finale consegna al Siena una vittoria che riporta ossigeno e morale ai bianconeri, consapevoli tuttavia che dovranno lottare ancora per i 180 minuti mancanti con lo stesso cuore dimostrato in questa giornata. Per l’Empoli ed i suoi tifosi un piccolo giallo di fine gara perché lo speaker annuncia il pareggio dell’Atalanta ad Udine e quindi, di fatto, la matematica qualificazione. Ma la squadra non gioisce e, invece di festeggiare sotto il settore, si rintana negli spogliatoi. I tifosi restano un po’ attoniti ma poi si svela l’arcano, ossia il cambio di risultato a la vittoria degli orobici. Niente di fatto dunque e, per la Uefa, tutto rimandato alla domenica successiva, fra le mura amiche del Castellani, contro la Reggina anche lei in ricerca di punti salvezza.

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35 Dom 06/05/07 - 15,00 EMPOLI - Catania 2-1 POZZI - ALMIRON - Spinesi 4345 (150) 53
Atalanta

-

Siena 3 - 1
Cagliari - Udinese 2 - 1
Chievo - Parma 1 - 0
Empoli - Catania 2 - 1
Lazio - Livorno 1 - 0
Messina - Inter 0 - 1
Milan - Fiorentina 0 - 0
Palermo - Roma 1 - 2
Sampdoria - Reggina 0 - 0
Torino - Ascoli 1 - 0

EMPOLI

Bassi; Raggi, Adani (21' Vanigli), Pratali (63' Marzoratti), Ascoli; Almiron, Moro; Matteini, Vannucchi, Pozzi (36' Eder); Saudati.

A disposizione: Balli, Ficini, Marianini, Coralli.

Allenatore: Luigi Cagni

CATANIA

Pantanelli; Sardo, Stovini, Sottil, Vargas; Edusei; Baiocco, Caserta (69' Rossini); Lucenti (50' Izco), Spinesi, Mascara.

A disposizione: Spadavecchia, Falsini, Silvestri, Cesar, Corona.

Allenatore: Pasquale Marino

Spettatori  4345 (150)
Angoli
: 5-9  - Recupero 3' e 4'

Reti: 23' Pozzi - 26' Almiron - 28' Spinesi

Arbitro: Girardi (San Donà di Piave)   Ammoniti: Moro, Lucenti, Almiron, Vannucchi, Edusei

1-0 (Pozzi)   2-0 (Almiron)   2-1 (Spinesi)

VISTA DA Sport People - Quando si parte per una vacanza può accadere che la meta diventi un mero accessorio e che la nostra attenzione e attesa si concentrino tutte sul viaggio per raggiungere l’agognato traguardo. Così, alla fine, della vacanza ricorderemo più le avventure date dal viaggiare che il soggiorno nella meta destinata, un po’ come accade nella nostra vita di tutti i giorni dove i traguardi raggiunti non sono che check point parziali della nostra esistenza. Così è anche per i campionati di calcio che, come l’Araba Fenice, muoiono e rinascono nell’intervallo di una rovente estate. Ed è per questo che le ultime giornate del torneo, hanno il malinconico sapore di un qualcosa che finisce, di un punto di arrivo dove si tirano le somme di un viaggio, iniziato mesi prima, costellato di episodi, avvenimenti, gioie e tristi vicissitudini. Le ultime giornate del campionato emettono verdetti che, inevitabilmente, contrassegneranno per sempre il ricordo della stagione che si avvia alla conclusione. Sul campo del Castellani oggi si incontrano due squadre che serberanno memoria di questo campionato, anche se in modo e per ragioni totalmente diversi. Per i padroni di casa si sta infatti realizzando un sogno insperato, che fa tremare le ginocchia ed ha il profumo d’Europa; per gli ospiti la stagione sarà da tutti bollata come quella del post derby con il Palermo e dalla condanna all’impossibilità di giocare nel proprio stadio e con il proprio pubblico. Insomma per l’Empoli il campionato è stato di quelli quasi magici, per il Catania un calvario fatto di esoneri e richiamate che hanno destabilizzato l’ambiente. La differenza di animo si è notata anche nell’approccio al match dei due presidenti: ad un Corsi decisamente sereno faceva da contro altare un Pulvirenti teso, pensieroso ed immobile in tribuna… Gli spalti ripetono la dicotomia e, in Maratona, Desperados e Rangers animano il settore con bandierine e due aste dietro agli striscioni consueti. Il cattivo tempo e la pioggia hanno smorzato la loro prova che comunque è stata discreta e efficiente. Gli ospiti, circa cinquanta, hanno lasciato che le manate accompagnassero i loro cori che, nei primi minuti, hanno spezzato l’aria. Ripetuto più volte ed a gran voce il coro “Noi siamo il calcio Catania”, quasi a tono di sfida verso l’entourage rossoblu. Poi cori pro diffidati e, in genere, di sostegno alla maglia ed alla città. Per loro, comprensibilmente, nessun striscione ma una sciarpa appesa ed una bandiera. La loro partenza prometteva un buon tifo, ma a rovinare la giornata dei siciliani sono arrivati prima Pozzi e poi Almiron che hanno portato, nel giro di pochi minuti, l’Empoli al doppio vantaggio. La prova non ottima dei giocatori etnei ha fatto perdere lo slancio ai tifosi, che hanno di fatto smesso di cantare lasciando sfogare la rabbia con invettive verso i singoli giocatori (portiere per primo) rei, secondo la curva catanese, di non offrire il massimo impegno a difesa dei propri colori. Neppure il gol del 2 a 1 ha sanato la frattura fra la curva ed alcuni giocatori, oltre che con il mister apostrofato con parole che il compianto De Andrè direbbe “acute”. Per converso, morale alle stelle per l’Empoli e la Maratona, pronta sempre di più a festeggiare il traguardo Uefa che donerebbe al campionato degli azzurri il giusto premio. Al fine gara, mentre i giocatori azzurri si recavano per il solito saluto sotto la gradinata, alcuni esponenti della squadra etnea hanno salutato i loro tifosi donando magliette e pantaloncini. Dopo, mentre i tifosi ospiti sfilavano in silenzio verso la via del ritorno, nella curva di casa si è proiettati verso il futuro prossimo con l’Empoli di scena a Siena nell’ultimo derby della stagione e allora un solo coro “Tutti a Siena!”.

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34 Dom 29/04/07 - 20,30 Inter - EMPOLI 3-1 Cruz - SAUDATI - Recoba - Stankovic 61849 (114) 50
Ascoli

-

Reggina 2 - 3
Fiorentina - Chievo 0 - 0
Inter - Empoli 3 - 1
Livorno - Palermo 1 - 2
Messina - Atalanta 0 - 0
Parma - Cagliari 2 - 1
Roma - Lazio 0 - 0
Siena - Sampdoria 0 - 2
Torino - Milan 0 - 1
Udinese - Catania 0 - 1

INTER

Julio Cesar; Andreolli, Cordoba, Materazzi, Grosso; Dacourt (74' Maxwell), Cambiasso, Stankovic; Figo; Recoba (72' Zanetti), Cruz (39' Gonzalez).

A disposizione: Toldo, Solari, Figliomeni, Choutos.

Allenatore: Roberto Mancini

EMPOLI

Bassi; Raggi, Vanigli, Pratali, Lucchini (74' Marzoratti); Buscé (12' Eder), Almiron, Moro, Vannucchi; Pozzi (76' Marianini), Saudati.

A disposizione: Balli, Ficini, Coralli, Ascoli.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  61849 (114)
Angoli
: 7-5  - Recupero 3' e 2'

Reti: 27' Cruz - 57' Saudati - 59' Recoba - 60' Stankovic

Arbitro: Damato (Barletta)   Ammoniti: Stankovic

Il biglietto di Inter-Empoli   1-0 (Cruz)   1-1 (Saudati)   2-1 (Recoba)   3-1 (Stankovic)   Coreografia e celebrazioni ad inizio gara (Ferro)   Empolesi 1 (Ferro)   Empolesi 2 (Ferro)   Empolesi 3 (Ferro)   La Nord interista (Ferro)
Empolesi 4 (empolifc.com)   Empolesi 5 (milanonerazzurra.it)   Ecco la mascotte della trasferta: TOMBINO IL PULCINO. Salvato da morte certa, gli ultras lo hanno raccolto ed accudito per tutto il viaggio con amorevole cura (Ferro)

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33 Dom 22/04/07 - 15,00 EMPOLI - Torino 0-0   5201 (500) 50
Atalanta

-

Roma 2 - 1
Catania - Ascoli 3 - 3
Chievo - Livorno 2 - 1
Empoli - Torino 0 - 0
Lazio - Fiorentina 0 - 1
Milan - Cagliari 3 - 1
Palermo - Parma 3 - 4
Reggina - Udinese 1 - 1
Sampdoria - Messina 3 - 1
Siena - Inter 1 - 2

EMPOLI

Bassi; Raggi, Vanigli, Pratali (61' Marzoratti), Lucchini (75' Ascoli); Buscé, Almiron, Moro, Vannucchi; Pozzi, Saudati (70' Marianini).

A disposizione: Balli, Ficini, Coralli, Eder

Allenatore: Luigi Cagni

TORINO

Abbiati; Comotto, Brevi, Franceschini, Balestri; Barone (84' Muzzi), De Ascentis; Lazetic, Rosina, Coco (59' Martinelli); Abbruscato (46' Stellone).

A disposizione: Taibi, Ogbonna, Konan, Di Loreto.

Allenatore: Giovanni De Biasi

Spettatori  5201 (500)
Angoli
: 9-1  - Recupero 4' e 3'

 

Arbitro: Dondarini (Finale Emilia)   Ammoniti: Pratali, Barone, Moro, Stellone

Bandierine Rangers al vento (empolifc.com)

VISTA DA Sport People - Domenica 22 aprile è una data importante per il campionato di serie A: l’Inter vince lo scudetto, quest’anno sul campo, senza passare dai vari gradi di giudizio. Nella stessa domenica il Parma fa uno sgambetto al Palermo, creando nei piani bassi della classifica un “tutti contro tutti” davvero avvincente che coinvolge nella lotta per non retrocedere ben 7-8 squadre. A causa di qualche risultato un po’ inaspettato, il sorprendente Empoli è ancora in piena corsa per l’ingresso nelle coppe europee. Come si può vedere, spunti di riflessione ce ne sono a bizzeffe, eppure, a distanza ormai di una settimana circa, ancora non si spengono le polemiche sull’assegnazione degli Europei del 2012 all’accoppiata Ucraina-Polonia. E le polemiche non sono alimentate dagli ultras, credo abbastanza d’accordo e soddisfatti della decisione presa da Platini & Company, ma dai rappresentanti di Figc (Abete, il presidente) e personaggi della politica. Imprecando la sempre valida (?!) ragion di Stato, anche il presidente dello Stato Giorgio Napolitano si è sentito in dovere di dire la propria opinione sugli Europei 2012 che gran parte degli addetti ai lavori, pronosticavano assegnati all’Italia. Come volevasi dimostrare, Napolitano ha spiegato, durante la “Festa di Primavera”, che non ci sono stati assegnati gli Europei a causa della dilagante violenza negli stadi italiani. Ci risiamo. Ancora gli ultras nel mirino, ancora gli ultras sul banco degli imputati, ancora gli ultras si dovrebbero addossare quelle colpe che, almeno in questo caso, hanno sicuramente altri. Personalmente penso che Napolitano sia scivolato sulla classica buccia di banana. In Italia abbiamo presidente della Lega Calcio un certo Antonio Matarrese, capo della Figc fino ad un anno fa è stato Franco Carraro sostituito poi da Abete, abbiamo una classe arbitrale che è risultata corrotta, siamo usciti da Calciopoli (o Moggiopoli, fate voi) con le ossa rotte ed ancora si viene a sapere che le indagini non sono concluse e c’è già un nuovo filone che porterebbe a scoprire altri misfatti ed illeciti. Abbiamo inoltre il massimo campionato falsato da penalizzazioni, abbiamo una squadra pluridecorata come la Juventus sbattuta in serie B non certo per demeriti sportivi, abbiamo fior di dirigenti indagati per aver falsato i campionati e con tutto ciò ci sono ancora persone che pensano (o hanno la faccia di bronzo di dire, ndr) che gli Europei non ci sono stati assegnati a causa della violenza negli stadi? Voglio pensare che si tratti di un assurdo gioco per mascherare i tanti e troppi sprechi che hanno accompagnato (parole del ministro Melandri) Italia ’90 e che molto probabilmente sarebbero stati ripetuti se l’Italia avrebbe ospitato l’evento. Comunque, dopo il primo evidente momento di stupore, nessuno si è dichiarato vittima e almeno a parole hanno cercato di portare avanti quel disegno per far sì che gli stadi diventino come teatri, con spettatori a sedere al proprio posto, assenza di torce, fumi, striscioni, tamburi, megafoni e chi ne ha di più, più ne metta: tutto questo in nome della sicurezza personale per riportare finalmente le famiglie allo stadio. Un bel disegno, non c’è dubbio, peccato che nessuno abbia chiesto alla gente che frequenta gli stadi italiani cosa voglia. Peccato, perché oggi al Castellani di Empoli è di scena il Torino, squadra che lotta seriamente per non retrocedere visti i risultati un po’ a sorpresa delle concorrenti. Quando si parla delle casacche granata la mente corre subito all’attaccamento che c’è tra il popolo torinista e la squadra: una tifoseria che ha dovuto mandare giù bocconi amari ma che si è sempre contraddistinta per un tifo vecchia maniera, fedele e passionale. Se l’obiettivo è quello di riportare le famiglie allo stadio, quelle di fede granata hanno già colto l’invito, ma invece di sedersi a vedere lo spettacolo preferiscono esserne i protagonisti ed urlare la propria gioia e la propria rabbia nei 90 minuti della partita. I tifosi del Toro prendono posto nel settore centrale dedicato alla tifoseria ospite e danno fin da subito un bel colpo d’occhio con le tante magliette di colore granata indossate. La temperatura è decisamente estiva, perciò saranno tanti i ragazzi che preferiscono seguire l’incontro a torso nudo. Attaccano sulla balaustra tre bandiere e dietro questi vessilli riescono a far gruppo davvero bene. La maratona empolese si riempie man mano che si avvicina l’inizio della partita ed al fischio iniziale dell’arbitro Dondarini sarà buono il colpo d’occhio offerto, dominato dallo sventolio delle bandierine di Rangers e Desperados. Nel settore ospiti niente da citare per salutare l’ingresso delle squadre sul terreno di gioco, ma solo cori di incitamento agli undici in campo. Stupisce, positivamente, che a partecipare ai cori è l’intero settore, senza distinzioni di età o sesso tutti i presenti seguono le indicazioni del vocalist che, spalle al campo e senza l’ausilio di megafono, detta un coro dietro l’altro. Bello davvero veder partecipare al tifo qualche signora non più in verdissima età accanto a ragazzi decisamente più vicini all’ottica ultras. Per i torinisti mai un coro di protesta verso una squadra che in questa stagione ha regalato ben poche gioie, ma anche durante il riscaldamento cori ripetuti verso i singoli giocatori che non hanno potuto far altro che ringraziare con un gesto quella curva che li ha seguiti in terra toscana. Il primo tempo vede le due tifoserie affrontarsi a colpi di cori: la gradinata empolese non fa mancare il proprio incitamento e, dietro gli striscioni Rangers e Desperados, un buon numero di persone si dimena in cori e battimani sventolando quasi costantemente le bandierine dei gruppi. Tifo un po’ più “asciutto” quello dei granata, che per tutto il primo tempo alterneranno cori di incitamento alla maglia granata. Le due tifoserie si scambiano anche qualche coro offensivo, dovuto più che altro al gemellaggio che lega Toro e Fiorentina, così quando dal settore ospite partono un paio di cori inneggianti ai viola, la risposta del pubblico di casa non si fa attendere e si passa qualche minuto a scambiarsi gesti e parole che rientrano nel normale trend. Le squadre rientrano negli spogliatoi con il risultato ancora inchiodato sullo 0-0, ma malgrado questo in campo non si è vista una brutta partita: le due squadre, nonostante la calura estiva, hanno infatti prodotto un buon gioco con alcune azioni di rilievo. Qualcosa di più ha fatto l’Empoli che ha protestato per un fallo subito in area, ma comunque il risultato sembra giusto. Il secondo tempo si apre con l’ingresso di Stellone per il poco concreto Abbruscato ed il Torino sembra avere la meglio sull’Empoli che paga probabilmente la fatica del turno infrasettimanale. Sugli spalti i granata continuano ad incitare la squadra, non hanno un attimo di pausa ed anche in questa seconda frazione di gioco la gran parte dei presenti segue i cori che provengono dalla balconata. Il gran caldo incide negativamente sui giocatori in campo, che si dissetano continuamente, ma non spenge assolutamente la voglia di tifare dei granata e della maratona empolese. In campo il Torino crea qualche azione pericolosa mentre l’Empoli sembra subire un po’ il gioco della squadra allenata da mister De Biasi: ne beneficiano gli ultras granata che cercano di spingere ad una insperata vittoria i loro beniamini con cori e battimani. La gradinata empolese capisce il momento non troppo felice della squadra e la sospinge comunque ad un meritato pareggio. A fine partita niente corsa sotto la gradinata per la squadra azzurra, che comunque centra un buon pareggio, mentre i giocatori granata applaudono i propri sostenitori che li hanno incitati per tutta la partita: applausi quanto mai meritati!!

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22 Mer 18/04/07 - 17,30 EMPOLI - Atalanta 2-0 SAUDATI - ALMIRON 4083 (100) 49
Ascoli

-

Milan 2 - 5
Catania - Palermo 1 - 2
Empoli - Atalanta 2 - 0
Inter - Roma 1 - 3
Lazio - Chievo 0 - 0
Livorno - Cagliari 2 - 1
Parma - Fiorentina 2 - 0
Reggina - Messina 3 - 1
Siena - Torino 1 - 0
Udinese - Sampdoria 1 - 0

EMPOLI

Bassi; Raggi, Adani, Pratali, Lucchini (65' Tosto); Buscé, Almiron, Moro, Vannucchi; Pozzi, Saudati (57' Matteini, 83' Marianini).

A disposizione: Balli, Ficini, Vanigli, Marzoratti.

Allenatore: Luigi Cagni

ATALANTA

Calderoni; Bellini, Talamonti, Loria, Ariatti; Migliaccio, Bernardini (46' Rivalta), Donati; Defendi, Bombardini; Ventola (71' Vieri).

A disposizione: Ivan, Abeijon, Ferreira Pinto, Carrozzieri.

Allenatore: Stefano Colantuono

Spettatori  4083 (100)
Angoli
: 3-5  - Recupero 1' e 4'

Reti: 35' Saudati - 54' Almiron

Arbitro: Herberg (Messina)   Ammoniti: Pozzi, Bellini Espulsi: Bellini (44')

1-0 (Saudati)   2-0 (Almiron)

VISTA DA Sport People - Nel giorno della beffa europea di Cardiff, mentre tutti piangevano l’esito della proposta che la delegazione italiana ha presentato di fronte alla Uefa, in Italia si gioca il recupero del turno di serie A non disputato a causa dei noti, ma mai chiariti, fatti di Catania. Ironia della sorte, o forse semplice coincidenza, chissà che magari i nostri vertici pallonari pensavano di festeggiare l’assegnazione degli europei accostando il tutto alla morte dell’ispettore Raciti, con tanto di clamori e proclami altisonanti. Invece... Invece lo smacco di Cardiff ha evidenziato ancora una volta lo sbando del nostro pallone e la considerazione che il resto dell’Europa ha del nostro paese. E come dar torto ai delegati Uefa che si sono trovati di fronte ad una delegazione che, a parte il campione del mondo Lippi, ripresentava per l’ennesima volta i soliti noti che da decenni gravitano e “vivacchiano” all’interno del “sistema” calcio? Come dar torto ai delegati Uefa che hanno dovuto scegliere fra una proposta portata avanti da due nazioni emergenti dell’ex blocco est, ed un’Italia uscita, forse, da calciopoli e subito rituffatasi con il nuovo scandaletto degli arbitri e delle schede telefoniche... Un’Italia dove il nuovo che avanza è lo stesso di dieci anni fa, dove i vertici del pallone sono i soliti della triste stagione dei mondiali, delle notti magiche delle tangenti e delle opere incompiute, dello spreco di denaro pubblico (di noi cittadini) e delle mazzette che ancora pesano sulle casse delle nostre finanze. E allora perché tanto scandalo, perché le lacrime – rimmel del Ministro Melandri, perché le parole di invettiva nei confronti dei vincitori, perché gufare e proporsi come riserva nel caso in cui l’accoppiata Polonia–Ucraina fallisca nel suo progetto!? Siamo una nazione poco affidabile, poco credibile e poco seria e lo schiaffo di Cardiff dovrebbe farci riflettere, fare ammenda e mea culpa e far ripartire tutto da capo, partendo da una bella e seria pulizia ai vertici, come peraltro da tempo chiedeva buona parte del mondo ultras. Inutile ripetere che la lungimiranza di certe posizioni andava perlomeno presa in considerazione, ma comunque meglio così e, nel giorno della beffa di Cardiff non mi è certo dispiaciuto sentire i tifosi atalantini intonare goliardici cori in ricordo del “fu” euro 2012, cori che ricordano a tutti lo scampato pericolo. È stata infatti questa la colonna sonora degli orobici giunti in Toscana per questo anomalo turno pomeridiano infrasettimanale. Armati di un solo drappo nerazzurro con la sigla BG, gli atalantini hanno iniziato il loro tifo con diversi motivetti canzonatori per la figuretta gallese e poi hanno proseguito, quasi in un continuum di pensieri, con cori contro forze dell’ordine e pro diffidati a racchiudere in toto le difficoltà del nostro mondo del pallone. I tifosi di casa, dietro ai classici striscioni Rangers e Desperados, autorizzati all’ingresso, hanno fatto gruppo e, nonostante l’orario sfavorevole, alla fine hanno presentato un buon colpo d’occhio e una discreta prova di tifo. Aiutati da diverse bandierine e dall’uso di sciarpe hanno colorato il settore e sostenuto la squadra con cori continui e a tratti potenti. Gli ospiti hanno proseguito puntando tutto sui battimani ma, anche sull’onda del risultato del campo, hanno avuto dei momenti di silenzio, riempiti solo dai cori azzurri. Solo verso la fine dell’incontro hanno ripreso a tifare in modo più continuo tanto che, a fine gara, non hanno smesso di intonare cori alla squadra e contro i vertici del pallone. Il campo ha una regina, l’Empoli di mister Cagni sempre più lanciato in zona Uefa portando a termine un campionato incredibile sia per i giocatori, per i tifosi e per tutta la città orgogliosa del suo gioiellino di squadra.

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32 Sab 14/04/07 - 18,00 Cagliari - EMPOLI 0-0   8000 (37) 46
Ascoli

-

Lazio 2 - 2
Cagliari - Empoli 0 - 0
Fiorentina - Siena 1 - 0
Inter - Palermo 2 - 2
Livorno - Reggina 1 - 1
Messina - Milan 1 - 3
Parma - Catania 1 - 1
Roma - Sampdoria 4 - 0
Torino - Atalanta 1 - 2
Udinese - Chievo 2 - 1

CAGLIARI

Chimenti; Pisano (46' Ferri), Lopez, Bianco, Del Grosso; D'Agostino (85' Marchini), Biondini, Conti, Budel (46' Agostini); Suazo, Pepe.

A disposizione: Fortin, Canini, Conticchio, Puddu.

Allenatore: Marco Giampaolo

EMPOLI

Bassi; Raggi, Adani (58' Vannucchi), Marzoratti (88' Ficini), Vanigli, Tosto; Buscé, Moro, Almiron, Matteini (74' Ascoli); Saudati.

A disposizione: Balli, Marianini, Iacoponi, Coralli.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  8000 (37)
Angoli
: 6-2  - Recupero 1' e 3'

 

Arbitro: Gervasoni (Mantova)   Ammoniti: Marzoratti, Almiron, Ferri

Il biglietto di Cagliari-Empoli   I 37 empolesi presenti a Cagliari (empolifc.com)

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31 Sab 07/04/07 - 20,30 Milan - EMPOLI 3-1 Ronaldo - SAUDATI - Gilardino - Favalli 45556 (220) 45
Atalanta

-

Chievo 1 - 0
Catania - Roma 0 - 2
Fiorentina - Ascoli 4 - 0
Lazio - Messina 1 - 0
Milan - Empoli 3 - 1
Palermo - Cagliari 1 - 3
Parma - Livorno 1 - 0
Reggina - Inter 0 - 0
Sampdoria - Torino 1 - 0
Siena - Udinese 2 - 2

MILAN

Dida; Cafu, Bonera, Kaladze (46' Simic), Favalli; Gattuso, Pirlo, Gourcuff; Kakà (77' Jankulovski); Ronaldo (87' Serginho), Gilardino.

A disposizione: Kalac, Oliveira, Inzaghi, Oddo.

Allenatore: Carlo Ancelotti

EMPOLI

Balli; Raggi, Adani, Pratali, Tosto; Buscé, Almiron, Moro; Vannucchi; Pozzi (59' Marianini), Saudati (87' Matteini).

A disposizione: Bassi, Lucchini, Vanigli, Marzoratti, Ficini.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  45556 (220)
Angoli
: 6-3  - Recupero 1' e 2'

Reti: 12' Ronaldo - 43' Saudati - 44' Gilardino - 78' Favalli

Arbitro: Trefoloni (Siena)   Ammoniti: Moro, Pozzi, Gilardino, Gattuso

Il biglietto di Milan-Empoli   1-0 (Ronaldo)   1-1 (Saudati)   2-1 (Gilardino)   3-1 (Gilardino)   Il nuovo coro degli ultras azzurri (Ferro)   Articolo da Il Tirreno   Un intero stadio privo di striscioni (Ferro)   Il tifo empolese (Ferro)

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30 Dom 01/04/07 - 15,00 EMPOLI - Ascoli 4-1 POZZI - Soncin - SAUDATI (r) - SAUDATI - POZZI 4151 (120) 45
Atalanta

-

Fiorentina 2 - 2
Cagliari - Messina 2 - 0
Chievo - Sampdoria 1 - 1
Empoli - Ascoli 4 - 1
Inter - Parma 2 - 0
Livorno - Catania 4 - 1
Reggina - Siena 0 - 1
Roma - Milan 1 - 1
Torino - Palermo 0 - 0
Udinese - Lazio 2 - 4

EMPOLI

Balli; Raggi (68' Adani), Pratali, Lucchini; Buscé, Marianini, Almiron (78' Moro), Tosto; Vannucchi; Pozzi, Saudati (73' Matteini).

A disposizione: Bassi, Ficini, Vanigli, Eder.

Allenatore: Luigi Cagni

ASCOLI

Eleftheropoulos; Melara, Corallo, Nastase; Vastola (56' Bonanni), Foglio, Boudianski, Pesce (62' Delvecchio); Fini; Soncin, Paolucci.

A disposizione: Boccolini, Minieri, Di Biagio, Guberti, Perrulli.

Allenatore: Nedo Sonetti

Spettatori  4151 (120)
Angoli
: 8-5  - Recupero 1' e 3'

Reti: 44' Pozzi - 50' Soncin - 53' Saudati (r) - 71' Saudati - 74' Pozzi

Arbitro: Tagliavento (Terni)   Ammoniti: Corallo, Pesce, Fini, Bonanni, Tosto Espulsi: Delvecchio (66')

1-0 (Pozzi)   1-1 (Soncin)   2-1 (Saudati)   3-1 (Saudati)   4-1 (Pozzi)   Così si presenta la Maratona dopo l'entrata in vigore della legge del TUTTO PROIBITO (Gabriele Maltinti))

VISTA DA Sport People - Al Castellani di Empoli è di scena il fanalino di coda Ascoli ma, più della rivalità tra le due tifoserie, l’interesse della partita è concentrato sulle nuove disposizioni del Decreto Amato e di come cambierà l’estetica dello stadio. E qualcosa è cambiato, e sinceramente non in meglio. All’esterno nuove cancellate e barriere semi-movibili fanno sembrare il piccolo stadio empolese assomigliante ad un lager: pazienza per l’estetica, in definitiva lo stadio non è propriamente un opera d’arte, ma comunque le nuove norme fanno sì che l’accoglienza negli stadi italiani non sia proprio al top. Anche all’interno dell’impianto si assiste a piccole ma importanti trasformazioni: quello che ci interessa di più è sicuramente l’esposizione degli striscioni dei padroni di casa, tutti presenti, ma attaccati alla balaustra invece che alla vetrata. Mi viene spiegato che se fossero stati attaccati alla vetrata come finora fatto, le prime 2-3 file di persone avrebbero avuto la visuale parzialmente occupata; da qui l’idea di cambiare posizione e di attaccarli in balaustra in modo da renderli comunque visibili e rispettare il decreto. Certo che a nessuno è venuto in mente che generalmente dietro agli striscioni degli ultras ci sono proprio gli ultras stessi che sicuramente, preferirebbero avere la visibilità del proprio drappo anche a costo di vedere la partita in posizione un po’ scomoda. Gli ascolani si presentano ad Empoli in buon numero, vista la posizione in classica ed il periodo non proprio dei più felici. Nel settore attaccano un piccolo striscione con la scritta “Ascoli Piceno” invece del consueto striscione da trasferta, poi un paio di bandiere ed uno stendardo con su scritto “Solo Rozzi”. Non so se a loro è stato negato il permesso di esporre qualche striscione: in effetti l’assenza del Settembre Bianconero non è affatto voluta, almeno questo si evince da qualche sciarpa marcata SBN che si vede di tanto in tanto alzarsi come a testimoniare la presenza del gruppo. Ovviamente nella curva di casa niente esposizione di Che Guevara, simbolo che gli ultras empolesi hanno portato in giro per l’Italia e che anche in questo pomeriggio avrebbe fatto presenza se non ci fossero state le nuove leggi. Il pubblico non è quello delle grandi occasioni, l’avversario non è di quelli da infiammare le platee, ma la squadra allenata da mister Cagni sta facendo in questa stagione decisamente bene, tanto che qualcuno parla, a ragione, di Coppa Uefa: la Gazzetta dello Sport riporterà solo 634 paganti, pochi per una partita di serie A ma testimoniano il periodo decisamente infelice che sta vivendo il calcio italiano ed il pubblico in particolare schiacciato tra televisioni e repressione. Vecchi discorsi ma sempre attuali. Dietro gli striscioni di Rangers e Desperados si posiziona comunque un buon numero di ragazzi che accolgono l’ingresso delle squadre sul terreno di gioco con lo sventolio di diverse bandierine. Nel settore ospiti, invece, si bada alla sostanza e, una volta attaccati i drappi alla balaustra, si parte con il sostegno canoro. Il primo tempo, a livello di tifo, non è dei migliori: entrambe le fazioni alternano buoni cori a qualche pausa decisamente troppo lunga e si assiste a dei silenzi inusuali, finora, durante una partita di calcio. Gli ascolani preferiscono cori secchi, si “aiutano” con le mani quasi sempre alte per far partire i treni, mentre il pubblico di casa si cimenta in cori prolungati e ripetuti. Per gli ascolani anche qualche sporadico coro politico e saluti che ricordano il ventennio, anche se si tratta di isolati gesti che probabilmente non vengano neanche recepiti dai dirimpettai. Del resto le divergenze politiche tra le due curve sono arcinote e saranno il “la” per qualche siparietto tra singoli individui che risulta essere anche un po’ stucchevole. L’Empoli finisce il primo tempo in vantaggio di una rete ma comunque il pubblico ospite saluta la squadra con cori di incitamento in attesa del rientro in campo. I secondi quarantacinque minuti sono decisamente più avvincenti, sia sul campo che sugli spalti: ad inizio ripresa l’Ascoli pareggia, ma l’illusione dura solo qualche minuto perché Saudati trasforma un rigore solare per atterramento dello scatenato Buscè e riporta in vantaggio l’Empoli. Sugli spalti si prende coraggio e, mentre la maratona empolese sale di giri, il settore ospite un po’ si affloscia, come del resto la squadra di mister Sonetti. Alla fine il risultato sarà di 4-1 e la parte da leoni, come si può intuire, è della maratona empolese che prende vigore ed incita la squadra padrona del terreno di gioco. Agli ascolani non rimane che indirizzare qualche coro di protesta verso il presidente Benigni, reo di non aver allestito una squadra all’altezza del campionato. A fine partita i giocatori azzurri vanno a prendere gli applausi, ricambiati, di Rangers e Desperados, mentre lo stato d’animo dei supporters del Picchio è diametralmente opposto ed allontanano con eloquenti gesti i propri giocatori che si stavano dirigendo sotto il settore. Per l’ Empoli una vittoria che permette di continuare a sognare, per l’Ascoli una sconfitta che complica maledettamente il cammino verso la salvezza.

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29 Dom 18/03/07 - 20,30 Lazio - EMPOLI 3-1 Pandev - Rocchi - Manfredini - ALMIRON 25527 (70) 42
Ascoli

-

Inter 1 - 2
Cagliari - Chievo 0 - 2
Catania - Reggina 1 - 4
Fiorentina - Roma 0 - 0
Lazio - Empoli 3 - 1
Messina - Torino 0 - 3
Milan - Atalanta 1 - 0
Parma - Siena 1 - 0
Sampdoria - Palermo 1 - 1
Udinese - Livorno 4 - 0

LAZIO

Peruzzi (80' Ballotta); Behrami, Siviglia, Stendardo, Zauri; Mudingayi, Ledesma, Manfredini; Mauri (76' Belleri); Pandev, Rocchi (66' Makinwa).

A disposizione: Bonetto, Baronio, Jimenez, Tare.

Allenatore: Delio Rossi

EMPOLI

Balli; Raggi, Lucchini, Vanigli (65' Eder), Tosto; Almiron, Moro; Buscé, Vannucchi, Matteini (46' Pozzi); Saudati (80' Adani).

A disposizione: Bassi, Marzoratti, Marianini, Ficini.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  25527 (70)
Angoli
: 0-4  - Recupero 1' e 3'

Reti: 8' Pandev - 27' Rocchi - 74' Manfredini - 93' Almiron

Arbitro: Giannoccaro (Lecce)   Ammoniti: Almiron, Moro, Mudingayi

Il biglietto di Lazio-Empoli   1-0 (Pandev)   2-0 (Rocchi)   3-0 (Manfredini)   3-1 (Almiron)   Lo striscione Rangers appeso per l'ultima volta? (Ferro)   Gruppo storico 1976: anche per lui sarà l'ultima apparizione? (Ferro)   Empolesi 1 (Ferro)   Empolesi 2 (Ferro)   Sciarpata laziale (Ferro)

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28 Dom 11/03/07 - 15,00 EMPOLI - Livorno 2-2 PRATALI - ALMIRON - Rezaei - Lucarelli 4925 (1200) 42
Atalanta

-

Parma 1 - 1
Chievo - Messina 1 - 1
Empoli - Livorno 2 - 2
Inter - Milan 2 - 1
Palermo - Fiorentina 1 - 1
Reggina - Lazio 2 - 3
Roma - Udinese 3 - 1
Sampdoria - Cagliari 1 - 1
Siena - Ascoli 0 - 1
Torino - Catania 1 - 0

EMPOLI

Balli; Raggi, Lucchini (60' Marzoratti), Pratali, Tosto; Buscé, Almiron (71' Marianini), Moro; Vannucchi; Saudati, Pozzi (80' Matteini).

A disposizione: Bassi, Vanigli, Ficini, Coralli.

Allenatore: Luigi Cagni

LIVORNO

Amelia; Grandoni, Rezaei, Galante; Balleri (74' Cesar), Morrone (84' Vidigal), Passoni, Filippini, Pasquale; Fiore; Lucarelli.

A disposizione: Manitta, Kuffour, Pfertzel, Coppola, Paulinho.

Allenatore: Daniele Arrigoni

Spettatori  4925 (1200)
Angoli
: 5-3  - Recupero 5' e 5'

Reti: 29' Pratali - 50' pt Almiron - 58' Rezaei - 93' Lucarelli

Arbitro: Trefoloni (Siena)   Ammoniti: Lucchini, Pratali, Grandoni, Raggi, Amelia Espulsi: Pasquale (26')

1-0 (Pratali)   2-0 (Almiron)   2-1 (Rezaei)   2-2 (Lucarelli)

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27 Dom 04/03/07 - 15,00 Udinese - EMPOLI 0-1 POZZI 13652 (0) 41
Ascoli

-

Roma 1 - 1
Cagliari - Atalanta 2 - 0
Catania - Siena 1 - 1
Fiorentina - Torino 5 - 1
Lazio - Sampdoria 1 - 0
Livorno - Inter 1 - 2
Messina - Palermo 2 - 0
Milan - Chievo 3 - 1
Parma - Reggina 2 - 2
Udinese - Empoli 0 - 1

UDINESE

De Sanctis; Coda (36' Siqueira), Natali, Zapata; Zapotocny (67' D'Agostino), Obodo, Pinzi (74' Tiboni), Muntari, Dossena; Asamoah, Di Natale.

A disposizione: Casazza, Lukovic, Gotti, De Martino.

Allenatore: Alberto Malesani

EMPOLI

Balli; Raggi, Vanigli, Lucchini; Buscé, Marianini, Almiron, Moro, Tosto; Vannucchi; Pozzi.

A disposizione: Bassi, Ascoli, Rincon, Ficini, Matteini, Eder, Marzoratti.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  10000 (0)
Angoli
: 12-1  - Recupero 3' e 4'

Reti: 18' Pozzi

Arbitro: Brighi (Cesena)   Ammoniti: Lucchini, Coda, Muntari, D'Agostino

0-1 (Pozzi)

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26 Mer 28/02/07 - 15,30 EMPOLI - Messina 3-1 SAUDATI - MARZORATTI - SAUDATI - Alvarez 3517 (0) 38
Ascoli

-

Parma 0 - 0
Chievo - Roma 2 - 2
Empoli - Messina 3 - 1
Inter - Udinese 1 - 1
Lazio - Catania 3 - 1
Palermo - Milan 0 - 0
Reggina - Fiorentina 1 - 1
Sampdoria - Atalanta 2 - 1
Siena - Livorno 0 - 0
Torino - Cagliari 1 - 0

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Pratali, Tosto; Buscé, Almiron (71' Marianini), Moro (71' Ficini); Vannucchi; Pozzi (68' Matteini), Saudati.

A disposizione: Bassi, Vanigli, Ascoli, Coralli.

Allenatore: Luigi Cagni

MESSINA

Caglioni; Lavecchia, Zanchi, Rea, Parisi (60' Iuliano); Candela; Masiello (49' Alvarez), Cordova (87' Pestrin), De Vezze, Giallombardo; Floccari.

A disposizione: Paoletti, Iliev, Morello, D'Aversa.

Allenatore: Alberto Cavasin

Spettatori  3517 (0)
Angoli
: 5-5  - Recupero 2' e 2'

Reti: 14' Saudati - 35' Marzoratti - 62' Saudati - 89' Alvarez

Arbitro: De Marco (Chiavari)   Ammoniti: Saudati, Giallombardo, Iuliano Espulsi: De Vezze (55')

1-0 (Saudati)   2-0 (Marzoratti)   3-0 (Saudati)   3-1 (Alvarez)

VISTA DA Sport People - Le nuove norme condizionano sempre di più il campionato e, fra stadi chiusi, ingressi riservati, trasferte vietate mancava solo giocare di mercoledì pomeriggio e poi le abbiamo viste tutte. Mercoledì lavorativo si intende, alle 15.00 quando anche i negozi riaprono e chi lavora già dal mattino guarda l’orologio in attesa della sirena delle diciassette o delle diciotto. Insomma un orario perfetto per tutti… tutti quelli che non hanno da far niente. Beh in fondo, forse nelle belle teste di chi pensa e decide, non aver pubblico risolve un problema alla faccia del tanto decantato “riportiamo le famiglie allo stadio”, famiglie che, naturalmente, possono prendere ore di ferie o permesso dal lavoro per portare i pargoli a vedere giocare i propri beniamini, famiglie che, comunque, devono aver fatto l’abbonamento ad inizio anno altri menti beh, visto che ormai hanno perso un giorno di lavoro, possono anche scatafasciarsi sul loro divano e accendere la pay tv e per tornare allo stadio c’è tempo… forse!! Insomma nelle intenzioni di chi legifera si predica il ritorno allo stadio delle famiglie, mentre nei fatti si vieta e si impedisce a tutti di rientrare nelle mura amiche a sostenere dal vivo gli undici in campo. In fondo non c’è da stupirsi l’Italia è il Belpaese del predicar bene e mal razzolare… Comunque gli sportivi empolesi hanno un grosso cuore e rinunciano al lavoro per dar sostegno ai propri colori. Vedere la Maratona discretamente piena fa tanta gioia, anche perché i poco più che tremila abbonamenti di inizio anno non facevano ben sperare. Rangers e Desperados sono al loro posto e tutti sanno con che fatica e sacrificio. Né non si lasciano intimorire dall’assurdo silenzio del resto dello stadio e, compattatosi, riescono a produrre un tifo discreto e ben orchestrato anche se l’eco del vuoto attorno sembra quasi surreale. Per loro consueto uso di bandiere e battimani. Il settore ospiti è vuoto e, se non cambia qualcosa, mi sa che lo sarà a lungo: purtroppo il Castellani ha una logistica particolare che non sembra adatta alle nuove normative salvo deroghe altrove già concesse in impianti forse più blasonati. La buffa situazione è che i benamati tornelli sono presenti nel settore ospiti e vengono usati per far entrare gli spettatori abbonati alla tribuna, poichè tutt’ora ne è priva. Ma di fatto gli spettatori raggiungono il loro settore passando da un pezzo di pista delineato dagli stewards infagottati nelle loro divise arancioni. Detto della logistica, non resta che fare un plauso ai tifosi di casa che non hanno lesinato il fiato al fine di sostenere un Empoli gagliardo e combattivo che ottiene una netta vittoria contro un Messina spuntato e poco convincente, incapace di reggere i ritmi dell’undici di mister Cagni sempre più lanciato in classifica verso traguardi inimmaginabili ad inizio anno. Peccato che a gioire del dolce risultato fossero solo gli abbonati, peccato perché un così bello spettacolo doveva essere contornato dal giusto pubblico sia per il maggior sostegno alla squadra, sia perché delle cose belle è legittimo che tutti coloro che lo desiderano ne siano partecipi. In fondo è essere partecipi di qualcosa che rende questo qualcosa migliore.

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25 Dom 25/02/07 - 15,00 Fiorentina - EMPOLI 2-0 Mutu - Toni 23300 (0) 35
Atalanta

-

Palermo 1 - 1
Cagliari - Lazio 0 - 2
Catania - Inter 2 - 5
Chievo - Torino 3 - 0
Fiorentina - Empoli 2 - 0
Livorno - Ascoli 0 - 0
Messina - Siena 1 - 0
Milan - Sampdoria 1 - 0
Roma - Reggina 3 - 0
Udinese - Parma 3 - 3

FIORENTINA

Frey; Ujfalusi, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Liverani (79' Pazienza), Blasi, Montolivo; Jorgensen, Mutu (83' Reginaldo), Toni (76' Pazzini).

A disposizione: Lupatelli, Kroldrup, Brivio, Kuzmanovic.

Allenatore: Claudio Cesare Prandelli

EMPOLI

Balli; Raggi, Lucchini (25' Vanigli), Pratali (78' Marzoratti), Ascoli; Moro, Almiron; Buscé, Vannucchi, Matteini (46' Marianini); Pozzi.

A disposizione: Bassi, Eder, Ficini, Coralli.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  23300 (0)
Angoli
: 6-6  - Recupero 2' e 3'

Reti: 27' Mutu - 75' Toni

Arbitro: Paparesta (Bari)   Ammoniti: Ascoli, Montolivo, Raggi, Blasi

1-0 (Mutu)   2-0 (Toni)   Articolo da Il Tirreno

VISTA DA Sport People - Si torna a giocare al Franchi di Firenze e questa volta con la presenza del pubblico, infatti possono essere presenti all’incontro gli abbonati: rimarchevole l’impegno profuso dalla società viola, che ha fatto in modo che venisse disputato solo un incontro di campionato a porte chiuse. Così, come promesso, per il derby contro il sorprendente Empoli l’impianto fiorentino riapre i battenti. L’area adiacente allo stadio toscano è un vero e proprio cantiere: numerose transenne separano i vari settori e già quando ancora manca più di un ora all’inizio dell’incontro sono molti i tifosi in coda muniti di documento di identità. La fede per questa squadra e questi colori sono immensi e non basta certo un tornello per scoraggiare il tifoso viola, abituato a combattere da sempre battaglie ben più dure. Quando entro sul rettangolo da gioco comincia a piovere, mentre la Fiesole è gremita e presenta come sempre un colpo d’occhio davvero splendido. Certo che se non fossero successi gli episodi di Catania quest’oggi sarebbe stata nutrita la presenza empolese, fatto sta che vedere i due settori ospiti vuoti mi lascia davvero basito. Già nel pre partita la Fiesole si scalda con cori e battimani e la voglia di tifare dei presenti è davvero notevole. Dopo la lettura delle formazioni parte da consuetudine la sciarpata viola, è davvero impressionante il muro creato dalle sciarpe tese verso il cielo. Anche la Ferrovia vuol rendersi partecipe ed allora sciarpata anche per loro. Inizia l’incontro e la squadra allenata da mister Prandelli si porta subito in avanti a voler dimostrare la propria forza. I cori quest’oggi sono assordanti , particolarmente lasciano il segno “Sei una squadra fantastica” e “Per sempre resteremo qua“. Proprio mentre i tifosi viola si divertono fra loro, la Fiorentina passa in vantaggio con il “Fenomeno“ Mutu: è proprio azzeccato l’appellativo che viene adoperato per chiamare il fuoriclasse rumeno! La ripresa è sulla falsariga dei primi 45 minuti, con la Fiorentina autentica padrona della situazione. Se sul campo è un bel vedere, anche sugli spalti lo show è notevole: ancora una sciarpata ed il coro “Forza viola vinci per noi“ letteralmente strabiliante. Toni segna il 2 a 0 prima di uscire e fare spazio a Pazzini: in questo campionato la coppia d’oro sale a 24 reti e la Champions League si avvicina sempre di più. Il tifo gigliato è letteralmente splendido così come il “Sarà perché ti amo“ cantato a squarciagola dai presenti. Nel frattempo ricomincia a piovere anche se in Fiesole sembra non farci caso nessuno: gli ultrà sono intenti ad abbracciarsi in un lungo serpentone, pronti ad accogliere la compagine viola al triplice fischio finale.

VISTA DA gruppostoricouv1973.com - È il nuovo tormentone della Fiesole, che tutti, ma proprio tutti i presenti, hanno cantato a squarciagola. Un ringraziamento ancora una volta per tutto quello di buono che sta facendo il mister, il condottiero di questo gruppo di ragazzi eccezionali che ci stanno facendo divertire e godere. Lo cantiamo, e speriamo di continuare a cantarlo fino alla fine di questa stagione, in maniera spensierata, consapevoli che se poi alla fine per qualsiasi motivo la nostra corsa si dovesse fermare alla Coppa Uefa, sicuramente noi saremo i primi a festeggiare. Abbiamo sempre tutti ben in mente l’estate che abbiamo passato, i punti di penalizzazione e la paura che quest’annata potesse diventare una rincorsa disperata verso la salvezza. Adesso, che il peggio sembra veramente passato, sarebbe scorretto nei confronti della squadra e della società scordarsi di tutto ciò che è stato e magari lamentarsi nel caso un cui alla fine manchi un punto per raggiungere la competizione europea più importante. La partita con l’Empoli è stata come dovrebbe essere ogni volta che affrontiamo una di queste squadrette di periferia: senza storia. Dominati dal punto di vista del gioco, della tattica, sconfitti in ogni singolo duello individuale, affossati da due capolavori da parte dei due nostri realizzatori: una delle migliori coppie d’attacco del mondo. Sarà veramente difficile, anche per il più incallito dei polemici, trovare qualche pecca nella prestazione della squadra viola. Se proprio vogliamo aiutare i mai contenti possiamo dire che il nostro bomber avrebbe potuto essere molto più cinico e cattivo sotto rete, e arrotondare un risultato che comunque ci soddisfa pienamente. Ottima la prestazione della Fiesole: ancora una volta un gran tifo senza dubbio aiutato dalle giocate di tutta la squadra. Speriamo che al più presto sia data a tutti la possibilità di venire allo stadio, perché in questo rush finale ci sarà da divertirsi. L’assenza dei tifosi dell’Empoli sinceramente non s’è notata, e anche se la partita fosse stata a porte aperte il sostegno che sarebbero stati in grado di dare sarebbe stato più o meno lo stesso. Si torna in campo mercoledì, per una partita tutt’altro che facile. Andiamo a fare visita alla Reggina, probabilmente la vera rivelazione del campionato. Una squadra costruita per salvarsi, che, almeno sulla carta, avrebbe già dovuto faticare duro per raggiungere il proprio obiettivo se fosse partita alla pari delle altre squadre e che dopo la penalizzazione iniziale già in molti davano per spacciata. Andiamo invece a Reggio Calabria e troveremo la squadra di casa che ha completamente azzerato l’handicap iniziale ed è sempre più lanciata verso l’obiettivo salvezza. Per fortuna la stadio di Reggio è stato dichiarato agibile e quindi le porte saranno aperte a tutti, tifosi ospiti compresi. Non sarà certo una trasferta agevole, ma la curva Fiesole e gli UV73 saranno presenti ad incitare la squadra nel settore ospiti del Granillo. E’ una nostra scelta in questo momento delicato per il movimento ultras italiano. Ogni curva, ogni gruppo ha deciso di reagire a questa “tolleranza zero” in vari modi, che poi ancora cosa c’è di nuovo tranne le porte chiuse in qualche stadio dobbiamo ancora capirlo. Chi sciogliendo il gruppo fino a fine stagione per poter prendere poi una decisione per il prossimo anno con calma, chi rimanendo fuori dallo stadio sotto la curva per tutta la durata dell’incontro, chi con comunicati ufficiali di protesta. Non critichiamo nessuna di queste scelte, ogni gruppo si sarà sicuramente confrontato per decidere sul da farsi e tutte le iniziative prese sono senza dubbio comprensibili. La nostra linea però per adesso è quella di continuare a sostenere i colori viola come abbiamo sempre fatto, in casa e fuori. NOI NON TI LASCEREMO MAI DA SOLA

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24 Sab 17/02/07 - 15,00 EMPOLI - Roma 1-0 POZZI 400 PAPPONI 35
Ascoli

-

Udinese 2 - 2
Catania - Fiorentina 0 - 1
Empoli - Roma 1 - 0
Inter - Cagliari 1 - 0
Lazio - Torino 2 - 0
Livorno - Messina 2 - 1
Palermo - Chievo 1 - 1
Parma - Sampdoria 0 - 1
Reggina - Atalanta 1 - 1
Siena - Milan 3 - 4

EMPOLI

Balli; Raggi, Lucchini, Pratali, Tosto; Buscé, Almiron, Moro, Matteini (89' Vanigli); Vannucchi; Pozzi (87' Marianini).

A disposizione: Bassi, Ficini, Adani, Marzoratti, Coralli.

Allenatore: Luigi Cagni

ROMA

Doni; Cassetti (80' Mancini), Ferrari, Panucci, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Wilhelmsson (56' Taddei), Perrotta, Tavano; Totti (65' Vucinic).

A disposizione: Curci, Faty, Defendi, Rosi.

Allenatore: Luciano Spalletti

Spettatori  PORTE CHIUSE (400 PAPPONI)
Angoli
: 4-9  - Recupero 1' e 6'

Reti: 5' Pozzi

Arbitro: Dondarini (Finale Emilia)   Ammoniti: Tosto, Pratali, Almiron, Cassetti Espulsi: Tosto (89')

1-0 (Pozzi)   Il tifo si riversa agli spogliatoi (Ferro)   Gli ultras si accendono (Ferro)   Trafiletto da Il Tirreno   La desolazione del Castellani a porte chiuse   L'attesa agli spogliatoi   Il gruppo di empolesi che non ha voluto rinunciare a stare vicino all'Empoli (Ferro)   Un'istantanea di partita vista dai cancelli (Ferro)   Porte chiuse solo per noi, in tribuna solo papponi. Lor signori sono entrati grazie agli accrediti senza sganciare un centesimo mentre gli abbonati che avevano già pagato restano fuori. VERGOGNATEVI!!! (Ferro)   I tifosi azzurri si accalcano agli spogliatoi (Ferro)

VISTA DA Sport People - Anticipo della quinta giornata di ritorno è Empoli–Roma, giocata in una bella giornata soleggiata che di invernale non ha davvero niente, neanche la temperatura che dire gradevole è un eufemismo. Quando l’avversario è la Roma, ad Empoli la data è sempre segnata con il bollino rosso: del resto è difficile gestire l’arrivo dei supporters dalla Capitale, il grosso del contingente infatti arriva con mezzi propri e ci vuole un bel daffare per incolonnare tutta la truppa giallorosa verso il parcheggio ospiti. Bello il colpo d’occhio che oggi presenta il settore ospiti del Castellani: i romanisti sono davvero tanti, inseguono l’Inter sempre più capolista, ma con quella voglia di giocare uno scherzetto alla truppa Mancini. Per inseguire il sogno del primo posto occorre strappare la vittoria in un campo che è decisamente ostico come quello di Empoli, infatti, classifica alla mano, la squadra azzurra è l’autentica sorpresa del campionato e una volta acciuffata la salvezza potrebbe strizzare l’occhio alla più nobile Coppa Uefa. Vedremo. La Maratona risponde decisamente presente all’evento: sarà per il buon andamento della squadra, sarà per l’avversario “nobile”, sarà per la bella giornata che invoglia a passare un bel pomeriggio sui gradoni, ma lo stadio presenta davvero un bel colpo d’occhio. La Maratona inferiore è piena e Rangers e Desperados, già nel riscaldamento pre gara dei giocatori, intonano qualche coro per “caricare” la squadra. Lo stesso si può dire del settore occupato dai gruppi romanisti che non fanno certo la parte delle vittime sacrificali, infatti rispondono ben presto colpo su colpo ai dirimpettai e anche loro inciteranno la squadra ben prima del fischio d’inizio del match. I giocatori romanisti capiscono l’importanza dell’evento e salutano a più riprese la folta rappresentanza venuta dalla Capitale. Qualche coro di sfottò dovuto più alle divergenze politiche delle due fazioni fa da apripista alle coreografie iniziali: dal settore ospite si alzano sciarpe e bandiere in quantità industriale e nella zona laterale vengono accesi anche un paio di fumogeni che creano un bell’effetto ottico. La Maratona alza bandiere e bandiere a due aste, le nuove normative hanno proibito l’uso dei fumogeni ed hanno tolto il “marchio di fabbrica” ad una Maratona che ci aveva abituato a belle fumate multicolori. Inizia la partita…. Inizia la partita ed è doveroso riavvolgere il nastro. Quello finora detto è quanto poteva accadere e non è accaduto. Quanto finora descritto in realtà non è mai avvenuto, almeno in questo pomeriggio. Di vero c’è solo la partita, effettivamente giocata dalle due squadre, il clima, decisamente primaverile, ma del colore e del calore del pubblico c’è solo una lontana traccia. Ebbene, le vicende sono note, i “rimedi” adottati dal Governo pure e per i fatti di Catania anche Empoli–Roma si gioca a porte chiuse. Nonostante l’installazione dei tornelli anche il Castellani tiene ben chiuse le porte aprendosi solo a fotografi, forze dell’ordine e qualche centinaio di fortunati che hanno ricevuto l’invito delle società di Empoli e Roma e possono comunque assistere all’evento seduti comodamente in tribuna coperta. Al mio ingresso nello stadio vedo Maratona, curva nord e settore ospiti desolatamente vuoti, mentre qualche centinaio di persone trovano posto in una tribuna centrale molto più vuota del normale. Durante il riscaldamento non un grido, non un coro, neppure un incitamento, insomma sembrava di non essere neanche ad una partita di calcio. Entrano le squadre in campo e niente, silenzio assoluto rotto dal clic delle macchine fotografiche e dal saluto dei singoli giocatori. Giocatori che quasi in trance, si volgono verso le gradinate a salutare ma i loro occhi non incrociano nessuno, perciò il saluto di rito diviene un gesto insulso, senza senso. Le due tifoserie ci tengono comunque ad essere presenti, ognuna a modo suo: il contingente empolese segue la partita su un maxi schermo posto a poche centinaia di metri dallo stadio ed un manipolo di fedelissimi addirittura si porta vicino alla Maratona per intonare cori alla squadra: i cori arrivano all’interno dello stadio, un po’ smorzati dai piloni di cemento che fanno da barriera, ma un orecchio un po’ allenato capisce che fuori delle mura perimetrali c’è vita, c’è una certa forma di sostegno di chi non si vuole piegare al trittico divanotelecomando-televisore. Come gli empolesi anche i romanisti cercano di fare la loro parte: giunti in prossimità del settore ospiti, espongono i loro striscioni sulle ringhiere poste come divisori con il resto dello stadio e cominciano ad intonare qualche coro. Un plauso va a chi si è sobbarcato qualche centinaio di chilometri solo per attaccare il proprio striscione avendo la consapevolezza di non riuscire in nessun modo a vedere la partita. Partita che sul campo è piacevole, le due squadre giocano piuttosto bene anche se è l’Empoli, dopo una manciata di minuti, a gonfiare la rete con un bel gol dell’attaccante Pozzi. Il silenzio irreale mette in evidenza qualche parola di troppo tra i giocatori delle due squadre che si scambiano occhiate minacciose e qualche gesto che non è proprio da lord. Comunque il calcio è anche questo, si può insistere fino alla fine sulla sportività e sulle galanterie, ma bisogna cambiare il modo di pensare degli attori e di chi “gira” attorno a questo mondo: niente polemiche create ad hoc da qualche giornalista in vena di scoop, niente simulazioni che creano solo tensione sugli spalti, niente vigliaccate del tipo sputo o colpo violento a palla lontana. La scena più bella che si svolge sul terreno di gioco al Castellani, è quella che vede protagonisti Mancini e Taddei che, nell’intervallo tra i due tempi, trovano la voglia di divertirsi a fare il torello in compagnia di tre giovanissimi appartenenti alla scuola calcio empolese: potete immaginare il volto dei ragazzini intenti a giocare con due campioni conclamati!

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23 Dom 11/02/07 - 15,00 Palermo - EMPOLI 0-1 ALMIRON 19144 (0) 32
Atalanta

-

Lazio 0 - 0
Cagliari - Siena 2 - 2
Chievo - Inter 0 - 2
Fiorentina - Udinese 2 - 0
Messina - Catania 1 - 1
Milan - Livorno 2 - 1
Palermo - Empoli 0 - 1
Roma - Parma 3 - 0
Sampdoria - Ascoli 2 - 0
Torino - Reggina 1 - 2

PALERMO

Fontana; Zaccardo, Barzagli, Biava, Pisano; Guana (58' Tedesco), Corini, Simplicio (85' Giacomazzi); Di Michele, Bresciano (58' Brienza); Caracciolo.

A disposizione: Agliardi, Cassani, Ciaramitaro, Capuano.

Allenatore: Francesco Guidolin

EMPOLI

Balli; Raggi, Pratali, Lucchini (90' Vanigli), Tosto; Almiron, Moro; Buscé, Vannucchi (75' Saudati), Matteini; Pozzi (54' Marianini).

A disposizione: Bassi, Marzoratti, Ficini, Ascoli.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  19144 (0)
Angoli
: 9-2  - Recupero 1' e 5'

Reti: 47' Almiron

Arbitro: Girardi (San Donà)   Ammoniti: Pratali, Balli, Biava, Di Michele

0-1 (Almiron)

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21 Dom 28/01/07 - 15,00 Chievoverona - EMPOLI 0-0   5071 (196) 29
Atalanta

-

Catania 1 - 1
Cagliari - Reggina 0 - 2
Chievo - Empoli 0 - 0
Fiorentina - Livorno 2 - 1
Messina - Ascoli 2 - 1
Milan - Parma 1 - 0
Palermo - Lazio 0 - 3
Roma - Siena 1 - 0
Sampdoria - Inter 0 - 2
Torino - Udinese 2 - 3

CHIEVOVERONA

Sicignano; Fabio Moro, Mantovani, Mandelli, Lanna; Sammarco, Italiano, Brighi (64' Cesar Prates); Semioli, Bogdani (58' Cossato), Obinna (72' Pellissier).

A disposizione:: Passarini, Rickler, Malagò, Marcolini.

Allenatore: Luigi Delneri

EMPOLI

Balli; Raggi, Vanigli, Lucchini, Tosto; Almiron, Davide Moro; Buscé, Vannucchi (62' Marianini), Matteini; Pozzi (85' Saudati).

A disposizione: Bassi, Rincon, Ascoli, Ficini, Eder.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  5071 (196)
Angoli
: 8-2  - Recupero 2' e 3'

 

Arbitro: Damato (Barletta)   Ammoniti: Tosto, Lucchini, Sammarco, Semioli, Mantovani

Il biglietto di Chievo-Empoli   Videotifo empolese (Ferro)   Bandiere Rangers (Gabriele Maltinti)   Bandieroni e stendardo Rangers (Gabriele Maltinti)   Gruppo empolese 1 (Ferro)   Bandiere al vento (Ferro)   Gruppo empolese 2 (Ferro)   Rangers (Gabriele Maltinti)   La curva clivense (Ferro)   

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20 Dom 21/01/07 - 15,00 EMPOLI - Sampdoria 2-0 SAUDATI (r) - MATTEINI 4905 (1500) 28
Ascoli

-

Atalanta 1 - 3
Catania - Cagliari 0 - 1
Empoli - Sampdoria 2 - 0
Inter - Fiorentina 3 - 1
Lazio - Milan 0 - 0
Livorno - Roma 1 - 1
Parma - Torino 1 - 0
Reggina - Palermo 0 - 0
Siena - Chievo 2 - 1
Udinese - Messina 1 - 0

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Pratali, Lucchini (59' Ascoli); Buscé, Almiron, Moro; Vannucchi; Saudati (63' Matteini), Pozzi (81' Vanigli).

A disposizione: Bassi, Ficini, Gasparetto, Marianini.

Allenatore: Luigi Cagni

SAMPDORIA

Zotti; Maggio, Sala, Accardi, Zenoni; Quagliarella, Palombo, Delvecchio (59' Parola), Franceschini (76' Olivera); Flachi, Bazzani (68' Bonazzoli).

A disposizione: Di Gennaro, Ferrari, Bastrini, Pieri.

Allenatore: Walter Alfredo Novellino

Spettatori  4905 (1500)
Angoli
: 8-10  - Recupero 2' e 5'

Reti: 56' Saudati (r) - 87' Matteini

Arbitro: Marelli (Como)   Ammoniti: Moro, Accardi, Sala, Vanigli, Bonazzoli Espulsi: Vitale (86') dalla panchina

Leggi On Line la fanzine Rangers contro la Sampdoria   1-0 (Saudati)   2-0 (Matteini)

VISTA DA Sport People - Ci sono molti parametri per giudicare una tifoseria: la fedeltà ai colori, il numero di persone che muove, la vena coreografica, il sostegno vocale… e così si potrebbe continuare quasi all’infinito. In tutte le occasioni che mi sono trovato davanti la tifoseria blucerchiata, ho sempre avuto la fortuna di ammirarla in splendida forma; come per tutte le tifoserie non sono certo mancati i periodi bui, quelli caratterizzati da qualche problema interno che si è riflettuto in modo negativo sull’andamento di tutta la curva, però quello che non si può imputare ai doriani è di avere abbandonato la squadra anche nei periodi più difficili. Il mio giudizio estremamente positivo sulla tifoseria doriana verrà rafforzato in questo pomeriggio che vede la Sampdoria impegnata sul difficile campo del terribile Empoli, squadra di provincia che zitta zitta comincia a strizzare l’occhio all’Europa, malgrado in estate abbia venduto il suo gioiello, Tavano, poi prontamente tornato nella capitale sponda Roma dopo il breve soggiorno in Spagna. Ma l’Empoli è una squadra che gioca, diverte e soprattutto vince, complice un tecnico dalle idee chiare e qualche giocatore che, seppur poco sponsorizzato, si sta dimostrando di valore assoluto. Comincia l’incontro in campo ed anche le due tifoserie si danno da fare: i doriani incitano la squadra in maniera passionale, gran parte dei presenti partecipano ai cori lanciati dai ragazzi al megafono che coordinano decisamente bene il pubblico “Made in Genova”. Le bandiere sono alzate costantemente ed i cori sono decisamente incisivi ed arrivano senza problemi ai giocatori in campo. Anche la Maratona  empolese parte decisamente bene ed il primo tempo offre davvero una bella prestazione, fatta di cori piuttosto continui e rare pause, bandiere alzate costantemente ed un gran movimento che cerca di coinvolgere anche la parte più esterna del settore. Le squadre rientrano negli spogliatoi con le rispettive tifoserie che continuano a cantare per la maglia. Al rientro in campo torna a farsi sentire il popolo blucerchiato, che intona cori decisamente buoni. Colore e calore non mancano davvero nel settore ospite: sono da applausi, vista la passione che ci mettono nel sostenere una Samp che, è bene ricordare, non vive neanche un momento estremamente positivo. Sarà per la caratura dell’avversario che si trovano di fronte, sarà per l’andamento della partita, ma anche il pubblico di casa non si fa trovare impreparato e sostiene con poche soste la casacca azzurra. L’Empoli sul terreno di gioco sembra prendere il sopravvento spinto da un Vannucchi decisamente ispirato, ma è tutto il collettivo che sbaglia poco e corre davvero tanto. Il primo gol empolese arriva su un calcio di rigore realizzato da Saudati che fa esplodere la Maratona, che poi si copre delle solite bandiere e bandieroni. Nel settore ospite cala il gelo per circa 3-4 secondi: una volta preso atto che il pallone è andato in rete si continua comunque a tifare come se nulla fosse successo, anzi quasi come fosse passata in vantaggio la Samp. La partita del tifo continua sui soliti ritmi: qualche torcia accesa su Fedelissimi, bandiere e bandieroni alzati in maniera maniacale dai Fieri Fossato e gli Ultras Tito a coordinare un tifo che a tratti è realmente trascinante: prova ne è che anche il classico tifoso-medio non può fare a meno di battere le mani e partecipare in qualche modo al sostegno alla squadra. Dopo il vantaggio anche la Maratona trova nuova linfa e sostiene la squadra decisamente bene. Sul terreno di gioco la Samp spinge sull’acceleratore per cercare di portare a casa almeno un punto ma, fatalmente, si espone al contropiede della banda-Cagni e, proprio su una ripartenza, il neo entrato Matteini firma la rete del raddoppio che fissa il risultato sul 2-0. Malgrado la sconfitta quasi certa, gli ospiti non si rassegnano e continuano a cantare: davvero da applausi! Verso la fine della partita, dal settore occupato dagli Ultras Tito, viene nuovamente esposto lo striscione in onore dei diffidati e nuovamente vengono alzate le bandiere: non c’è modo migliore per terminare la loro prestazione. Sul campo finisce 2-0 per l’Empoli, sugli spalti è sostanziale pareggio ma decisamente scoppiettante!

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