Le partite del Tifo - SERIE A  2007/2008
Campionato girone di andata

   - TIFO REPORTAGE -
Cronache, resoconti, risultati, tabellini, classifiche, notizie, foto, video filmati gol e altro sul tifo e sulle partite di calcio
a cura della
VECCHIA GUARDIA EMPOLI 1976

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CAMPIONATO DI SERIE A 2007/2008 - ANDATA

 

19 Dom 20/01/08 - 15,00 Livorno - EMPOLI 1-0 Tavano (R) 8428 (400) 16 19°
Fiorentina

-

Torino 2 - 1
Genoa - Atalanta 2 - 1
Inter - Parma 3 - 2
Juventus - Sampdoria 0 - 0
Livorno - Empoli 1 - 0
Napoli - Lazio 2 - 2
Palermo - Siena 2 - 3
Reggina - Cagliari 2 - 0
Roma - Catania 2 - 0
Udinese - MIlan 0 - 1

LIVORNO

Amelia; Grandoni, Galante, Knezevic; Balleri, Vidigal, De Vezze, Loviso (58' Filippini A.), Pasquale; Tavano (95' Diamanti), Tristan (73' Bogdani).

A disposizione: De Lucia, Rezaei, Pavan, Alvarez.

Allenatore: Giancarlo Camolese

EMPOLI

Balli; Raggi (62' Abate), Marzoratti, Pratali, Tosto; Buscé, Moro, Marianini (82' Budel); Vannucchi (65' Pozzi), Giovinco; Saudati.

A disposizione: Bassi, Vanigli, Piccolo, Antonini..

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  8428 (400)
Angoli
: 2-5  - Recupero 1' e 5'

Reti: 51' Tavano (r)

Arbitro: Damato (Barletta)   Ammoniti: Loviso, Pratali, Raggi

Il biglietto di Livorno-Empoli   1-0 (Tavano)

PARTITA DEL TIFO - L’ultima partita del girone di andata coincide con l’ultimo derby dell’anno da giocare in trasferta e stavolta rimane Livorno. In totale si tocca circa quota 400 empolesi: non tanti per una trasferta così agevole e che in passato aveva sempre fatto registrare una buona affluenza ma di questi lumi di luna possiamo anche essere soddisfatti. Chissà, magari avremmo anche potuto essere di più: molta gente infatti è rimasta senza biglietto perché non era al corrente del fatto che l’unico punto abilitato a Empoli per la vendita è chiuso al sabato pomeriggio! E questa mancanza è piuttosto grave: se la vendita è fino alle 18 del sabato, deve essere garantita fino a quell’ora. Noi ultras scegliamo il treno di linea per raggiungere la città labronica. La scena che si presenta alla stazione però non è delle migliori: siamo appena un centinaio a prendere il treno, praticamente tutto il resto dei partecipanti è venuto in macchina per conto suo. Arriviamo molto presto e trascorriamo più di un’ora all’interno del settore attendendo che si riempi. Il colpo d’occhio all’Ardenza non è poi così negativo, visto il periodo di magra di spettatori negli stadi e la loro curva è quasi tutta piena. Purtroppo dal campo arriva un risultato negativo che ci spinge verso il fondo della classifica ma c’è di che mangiarsi le mani visto che abbiamo praticamente giocato solo noi, ma traverse, miracoli del portiere e pochezza offensiva ci hanno fatto soccombere all’unico vero tiro in porta degli avversari, un calcio di rigore. Il nostro tifo è stato decisamente buono, quasi a voler cercare in tutti i modi di spronare la squadra alla ricerca del risultato positivo; sicuramente aiutati dal fatto che stavolta siamo un po’ di più. Positivo anche il tifo amaranto: nonostante da un punto di vista numerico gli ultras siano calati, riescono a coinvolgere la curva per un tifo che a tratti riesce ad essere anche potente, la continuità c’è e si sente. E’ da segnalare che ad alcuni cori partecipa anche tutto il rimanente pubblico livornese, cantando e ritmando con le mani. Di spiacevole c’è da dire che anche Livorno ha il suo gruppo puppa-puppa individuabile in cinque (di numero) ragazzetti che ci fanno i versi di continuo nella curva accanto alla nostra, strafregandosene dei buoni rapporti che ci sono fra le tifoserie. Non crediamo proprio che si tratti dei Compagni Livornesi. Ritorno a casa verso le 7, con musi lunghi e sconforto a fare da padroni sul treno.

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18 Sab 12/01/08 - 18,00 EMPOLI - Reggina 1-1 Ceravolo - SAUDATI (R) 5349 (200) 16 17°
Atalanta

-

Roma 1 - 2
Cagliari - Udinese 0 - 1
Catania - Juventus 1 - 1
Empoli - Reggina 1 - 1
Lazio - Genoa 1 - 2
Milan - Napoli 5 - 2
Parma - Fiorentina 1 - 2
Sampdoria - Palermo 3 - 0
Siena - Inter 2 - 3
Torino - Livorno 1 - 2

EMPOLI

Balli; Raggi, Vanigli (46' Abate), Marzoratti, Antonini; Buscé, Marianini, Giacomazzi (67' Tosto); Giovinco (73' Pozzi), Vannucchi; Saudati.

A disposizione: Bassi, Piccolo, Ascoli, Adani.

Allenatore: Alberto Malesani

REGGINA

Campagnolo; Lanzaro, Valdez, Cirillo; Vigiani, Cascione (72' Tognozzi), Barreto, Cozza, Modesto; Missiroli; Ceravolo (60' Stuani).

A disposizione: Novakovic, Stadsgaard, Cherubin, Alvarez, Montiel.

Allenatore: Renzo Ulivieri

Spettatori  5349 (200)
Angoli
: 7-5  - Recupero 1' e 3'

Reti: 2' Ceravolo - 5' Saudati (r)

Arbitro: Dondarini (Finale Emilia)   Ammoniti: Cascione, Cozza, Giovinco, Giacomazzi, Campagnolo, Tognozzi Espulsi: Ulivieri (70')

0-1 (Ceravolo)   1-1 (Saudati)

PARTITA DEL TIFO - Il 2008 riparte da Empoli. Al Castellani va di scena l’anticipo del sabato pomeriggio. Tra i tifosi c’è grande attesa per questa partita, dopo le ultime buone prestazioni e la serie positiva di risultati; contro una diretta avversaria arriva quindi una grandissima occasione per allontanarsi dalla zona calda. Purtroppo le premesse per questo pomeriggio non sono delle migliori, sia da un punto di vista del gioco che, non meno importante, da quello delle presenze sugli spalti vista l’intensa pioggia battente che insiste da diversi giorni e che non da cenni di interruzione. Ancora una volta il pubblico latita ed i motivi sono sempre gli stessi, ormai è inutile rigirarci intorno, rischieremmo di diventare noiosi. Però è triste dover vedere una Maratona che si riempie soltanto mentre le squadre che entrano in campo quando una volta si doveva fare a spintoni due ore prima per trovare un posto. Il campo orribile non aiuta le squadre ad offrire un bello spettacolo e purtroppo la partita finisce in parità, risultato che serve di più ai calabresi che non a noi. Avremmo meritato qualcosa in più nonostante l’essere passati in svantaggio in modo rocambolesco, ma peserà come un macigno quel rigore sbagliato da Saudati. A nulla è servito il forcing, peraltro nemmeno troppo convinto, del secondo tempo. Sugli spalti la Maratona risponde abbastanza bene con un tifo che si è dimostrato tutto sommato continuo mantenendosi sugli standard di quest’anno, forse un po’ meglio vista la pioggia che quest’anno sembra darci un pochina di spinta. Reggini in 200 circa, individuabili in poco meno della metà come ultras, presenti coi loro piccoli striscioni. Non li abbiamo praticamente mai sentiti ma abbiamo potuto capire che il tifo lo hanno fatto. A loro vanno in ogni modo tutti i nostri complimenti. A proposito di prime volte, dopo la partita è andato in scena sul campo il tanto sbandierato “terzo tempo”: in realtà si tratta di una semplice stretta di mano, gesto che in campo viene ripetuto svariate volte anche durante il confronto, che niente ha a che vedere col vero terzo tempo del rugby. Solo l’ennesimo brutto atto di ipocrisia della Lega, che pensa, così facendo, di dare il buon esempio mentre nel frattempo nel palazzo continuano a contare i guadagni che fanno. A questo gesto qualche fischio isolato ed ultras compatti in un unico coro: “Libertà per gli ultras”. Ci vogliono insegnare il fair play, la sportività e la tolleranza, dicono che siamo solo violenti ma siamo proprio sicuri che questi signori possano permettersi di insegnare a noi quali sono i veri valori? Prima di chiudere un doveroso ringraziamento alla numerosa rappresentanza dei Boys Parma che sono venuti in Maratona assieme a noi, visita che sarà ricambiata il giorno dopo per Parma-Fiorentina. La serata è stata conclusa con una cena assieme a loro.

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17 Dom 23/12/07 - 15,00 Udinese - EMPOLI 2-2 Dossena - RAGGI - Di Natale - MARZORATTI 13104 (41) 15 16°
Fiorentina

-

Cagliari 5 - 1
Genoa - Parma 1 - 0
Inter - Milan 2 - 1
Juventus - Siena 2 - 0
Livorno - Atalanta 1 - 1
Napoli - Torino 1 - 1
Palermo - Lazio 2 - 2
Reggina - Catania 3 - 1
Roma - Sampdoria 2 - 0
Udinese - Empoli 2 - 2

UDINESE

Handanovic; Zapata, Felipe, Lukovic; Mesto (69' Pepe), D'Agostino, Inler, Dossena; Floro Flores (87' Ferronetti), Quagliarella, Di Natale.

A disposizione: Chimenti, Coda, Isla, Obodo, Paolucci.

Allenatore: Pasquale Marino

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Pratali, Antonini; Buscé, Marianini, Moro; Giovinco (77' Abate), Vannucchi (60' Vanigli); Saudati.

A disposizione: Bassi, Rincon, Ascoli, Giacomazzi.

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  13104 (41)
Angoli
: 5-5  - Recupero 1' e 4'

Reti: 22' Dossena - 50' Raggi - 85' Di Natale - 94' Marzoratti

Arbitro: Valeri (Roma)   Ammoniti: Moro, Pratali, Floro Flores, Inler Espulsi: Pratali (57')

Il biglietto di Udinese-Empoli   1-0 (Dossena)   1-1 (Raggi)   2-1 (Di Natale)   2-2 (Marzoratti)  Video tifo

PARTITA DEL TIFO - L’anno si chiude con una trasferta che sul piano del risultato non promette nulla di buono, ad Udine contro la brillante squadra dell’ex Di Natale. Ma neanche le premesse per noi ultras non sono delle migliori stavolta: i problemi organizzativi a questo giro riguardano l’acquisto dei biglietti. Fino al venerdì infatti non sappiamo niente su dove possiamo li trovare, ci viene poi detto che l’unico centro abilitato a Empoli è una gelateria sulla statale (?!). In realtà però il punto vendita non è stato attivato in tempo da un punto di vista telematico. Di fatto, siamo senza biglietti e le nuove norme, si sa, vietano ai tifosi che vanno in trasferta di essere sprovvisti del biglietto per il settore ospiti. Ma stavolta non ci fermiamo, il sistema si troverà ci diciamo e alla domenica mattina partiamo tranquilli con un bus di soli ultras alla volta del Friuli. Siamo una quarantina, ormai a questi numeri siamo più che abituati; quest’anno proprio le presenze in trasferta stentano a decollare. Appena giunti ad Udine facciamo subito presente che nessuno di noi ha il biglietto per lo stadio ed il servizio d’ordine, senza problemi ci accompagna fino allo stadio dove, ci viene detto, potremo farlo là. Il nostro pullman viene quindi accompagnato fino alla biglietteria centrale nei pressi della curva Nord, cioè la curva degli udinesi. Inizialmente pensiamo di dover stare sul chi vive ma la poca gente che c’è ci fanno capire che possiamo stare tranquilli. E, per una volta, torniamo ai bei vecchi tempi, a fare i biglietti assieme ai tifosi di casa senza nessun tipo di problema, quando non c’erano tutte le restrizioni del giorno d’oggi. Il biglietto che ci viene fatto non è del settore ospiti, che oggi sarà chiuso visto che nessun biglietto è stato venduto (eccolo l’inghippo) ma della curva accanto, la sud. Per aggirare questo fatto siamo costretti a passare dai tornelli della sud, entrando quindi assieme ai tifosi di Udine ma non possiamo andare nello spicchio riservato agli ospiti ormai chiuso. Restiamo quindi nella curva sud. Al di là del casino che ne è venuto fuori, non ci è dispiaciuta del tutto questa parvenza di ritorno all’antichità. Nel nostro settore cantiamo per tutta la partita cercando di dare una buona impressione con stendardi e bandierine sempre sventolate e crediamo di riuscirci. La nostra passione è ripagata da un insperato pareggio a tempo scaduto quando ormai non ci credevamo più, risultato comunque giusto. La curva udinese risulta sempre di più in calo, sia da un punto di vista numerico che, di conseguenza, canoro. E questo è ancora una volta l’esempio di come il movimento ultras stia attraversando una grossa crisi dalla quale, almeno per il momento, non si intravede una via d’uscita. Ritorno a Empoli poco dopo le 22 con grande entusiasmo in corpo e pronti per le festività di fine anno!

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16 Dom 16/12/07 - 15,00 EMPOLI - Genoa 1-1 GIOVINCO - Masiello 6483 (1200) 14 16°
Atalanta

-

Palermo 1 - 3
Cagliari - Inter 0 - 2
Catania - Udinese 2 - 0
Empoli - Genoa 1 - 1
Lazio - Juventus 2 - 3
Milan - Livorno   -  
Parma - Reggina 3 - 0
Sampdoria - Fiorentina 2 - 2
Siena - Napoli 1 - 1
Torino - Roma 0 - 0

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Pratali, Tosto; Buscé, Marchisio (86' Giacomazzi), Moro; Vannucchi (65' Antonini), Giovinco (75' Marianini); Pozzi.

A disposizione: Bassi, Vanigli, Abate, Saudati.

Allenatore: Alberto Malesani

GENOA

Rubinho; Masiello, Bovo, Santos; Konko (49' Leon), Paro, Juric, Fabiano (68' Milanetto); M. Rossi (63' Figueroa), Borriello, Sculli.

A disposizione: Scarpi, De Rosa, Lucarelli, M. Coppola.

Allenatore: Gian Piero Gasperini

Spettatori  6483 (1200)
Angoli
: 2-5  - Recupero 1' e 5'

Reti: 45' Giovinco - 86' Masiello

Arbitro: Giannoccaro (Lecce)   Ammoniti: Paro, Bovo, Tosto, Marchisio, Pozzi, Masiello, Leon 

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Genoa   1-0 (Giovinco)   1-1 (Masiello)

PARTITA DEL TIFO - Dopo l’importante e convincente vittoria nella sfida diretta con il Cagliari, le speranze e la fiducia del popolo empolese si riaccendono. Banco di prova oggi è il Genoa, riuscire a strappare un altro risultato positivo costituirebbe un altro bel passo in avanti. Durante la settimana si parla di un consistente arrivo di tifosi rossoblu, 2500 ne sono annunciati. In realtà, il numero dei presenti in curva ospite risulta di gran lunga inferiore, 1200 scarsi, comunque un numero di tutto rispetto, ma in passato la tifoseria genoana ci aveva abituato a numeri decisamente migliori. In Maratona abbiamo degli ospiti, due ragazzi belgi, appartenenti al gruppo ultras dei Drughi Genk. Da tempo avevano avviato contatti tramite il nostro sito e, alla fine, hanno scelto questo weekend per venire a Empoli. Arrivati al sabato mattina, sono stati accompagnati a visitare la zona e si sono uniti a noi la domenica per tutto il tempo della partita e anche dopo. Tornando ai novanta minuti, l’Empoli brillante e convincente è uno sprone per le corde vocali dei tifosi in Maratona che, anche grazie al vantaggio concretizzatosi, si mantiene buono per tutti i novanta minuti, anche dopo il pareggio beffa allo scadere. Il tifo genoano non è stato dei migliori: si è visto benissimo come per tutto il tempo la zona degli ultras abbia cercato, inutilmente a nostro avviso, di coinvolgere l’intero settore nei cori: la maggior parte della gente è rimasta in silenzio. Un vero peccato per una tifoseria che da sempre si è saputa distinguere per passionalità, calore e gran ritmo di tifo. Lodevole comunque lo sforzo degli ultras cui va tutto il nostro rispetto. Nel dopopartita, è continuata la visita dei ragazzi belgi, ospitati nella nostra sede per una visita che si è protratta fino al dopocena. E’ stato interessante mettere a confronto due realtà di tifo completamente diverse come quelle dell’Italia e del Belgio con discussioni ed approfondimenti. Insomma, dopo Saarbrücken, Grenoble, Bordeaux e Valladolid (tifoserie che in passato hanno allacciato rapporti e sono venute a trovarci), ancora una volta il nome di Empoli si è esteso oltre i confini dell’Italia e questo non può che fare un grande piacere. Ai ragazzi di Genk va il nostro saluto, nella speranza che si siano trovati bene e che questo rapporto possa rinforzarsi nel tempo.

VISTA DA Sport People - Un Empoli rivitalizzato dalla cura Malesani e da qualche infortunio in meno riceve il Genoa che, dopo un brillante inizio di stagione, ha fatto qualche mezzo passo falso facendosi risucchiare in classifica dalle diretti concorrenti per la salvezza. Nonostante ciò, durante la settimana il tamtam delle notizie provenienti dalla riviera rossoblù anticipavano la calata di 2500 grifoni al seguito della squadra, numero sicuramente impressionante e di tutto rispetto se andiamo a vedere con quale passione la tifoseria genoana segue le sorti della squadra, sia in serie cadetta, sia ora nell’olimpo della serie A. La giornata è decisamente fredda, con temperatura che sfiora fin dal primo pomeriggio gli zero gradi; il pericolo neve o ghiaccio è scongiurato, al contrario di altri campi dove le partite sono state rimandate, ma comunque, nonostante il sole, la colonnina del termometro non si sposta più di tanto dagli zero gradi, complice anche un forte vento che spira violentemente per tutta la durata dell’incontro. La maratona inferiore si presenta con qualche vuoto nelle zone laterali, mentre un buon numero di persone si compatta, pochi minuti prima dell’inizio della partita, dietro gli striscioni Rangers e Desperados, l’asse portante del tifo azzurro. I tifosi rossoblù si sistemano nel consueto settore ospite, andando ad occupare due spicchi dello stesso: il loro numero, pur essendo considerevole, non raggiunge quello che era stato preventivato in settimana. In effetti la stima che posso fare è di 1500 ospiti, non certo pochi anche se la trasferta è considerata tra le più agevoli sia per quanto riguarda la distanza chilometrica sia per i rapporti distesi che intercorrono tra le due tifoserie. Bella iniziativa prima dell’incontro, quando due classi di alunni di quinta elementare, con i rispettivi accompagnatori, hanno sfilato lungo la pista di atletica dello stadio Castellani con i colori sociali dei due club: applausi quando il mini corteo è passato sia sotto la maratona, sia sotto il settore ospite da dove sono partiti cori per il Genoa. Niente, come ormai è di consuetudine, da segnalare ad inizio partita, se non lo sventolio di bandiere e l’alzata dei due aste in zona Rangers-Desperados. Si parte così con i cori ma, sarà per il freddo o per altri fattori a me sconosciuti, entrambe le tifoserie non sfoggiano nei primi minuti il loro abituale repertorio. Prova ne è che nel settore ospite il lanciacori deve cambiare addirittura settore e posizionarsi sopra un piccolo striscione di un club (Firenze): da quella posizione riesce, in parte, a coinvolgere un maggior numero di persone, anche se nelle zone alte il mutismo resterà pressoché assoluto. Anche da parte empolese l’inizio gara non è travolgente come di solito e si fa fatica ad imbastire i cori anche se al colore ci pensano le bandierine tenute costantemente alte. Comunque dal settore ligure il tifo è continuo, sicuramente il settore dove è posizionato lo striscione del Genoa Club Firenze risulta essere più attivo e dopo i primi minuti di “studio” alcuni cori saranno incisivi: si parte dall’incitamento alla squadra fino ad arrivare ad alcuni sberleffi verso i cugini blucerchiati, mentre il top viene toccato quando si alza il coro “Forza vecchio cuore rossoblù”. Qualche bandierina, comunque di ridotte dimensioni, fa da contorno ai cori dei genoani che più di una volta cercano di coinvolgere l’intero pubblico presente che, a dire la verità, non recepisce le indicazioni provenienti dalla balaustra e si gode in maniera silente lo spettacolo offerto dai ventidue in campo. Sul terreno di gioco, l’Empoli prende in mano la partita e nel primo tempo porta diversi pericoli alla porta avversaria: un paio di pali ed alcune belle parate del portiere Rubinho non fanno capitolare un Genoa che comunque risulta essere vivo e prova ad imbastire il proprio gioco. La partita diviene, così, decisamente avvincente con diverse occasioni da gol. L’equilibrio viene spezzato verso la fine della prima frazione da un gol di Giovinco, abile a ribadire in rete un pallone vagante dentro l’aria di rigore. Il primo tempo si chiude con l’Empoli in vantaggio ma durante l’intervallo questo non arresta un gruppetto di genoani che continuano a tifare come se l’’incontro si stesse ancora giocando. La ripresa si apre con la maratona empolese che, come un motore diesel, comincia a carburare e ad offrire il consueto apporto alla squadra: cori per Vannucchi, per i giocatori in generale ed anche una sciarpata che proprio bene non riesce perché c’è chi, per la rigida temperatura, non se la sente neanche di staccarsela dal collo…. Anche da parte genoana viene provata la sciarpata ma anche in questo caso il risultato sarà scarso perché parteciperanno solo le prime file, mentre il restante pubblico continuerà con il proprio immobilismo. Dal settore genoano, anche in questo secondo tempo, l’apporto canoro sarà abbastanza continuo anche se non si arriveranno a toccare veri e propri picchi. Quando la partita sembrava conclusa, un gol del difensore Masiello fa esplodere il settore rossoblu e porta al pareggio il Genoa. C’è solamente il tempo per un paio di giocate, poi al fischio finale dell’arbitro i giocatori genoani corrono verso il settore per donare maglie e pantaloncini e per ricevere i meritati applausi mentre in maratona serpeggia il malumore per una vittoria sfumata sul filo di lana.

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15 Dom 09/12/07 - 15,00 EMPOLI - Cagliari 4-1 POZZI - POZZI - POZZI - POZZI - Conti 5200 (90) 13 17°
Empoli

-

Cagliari 4 - 1
Genoa - Siena 1 - 3
Inter - Torino 4 - 0
Juventus - Atalanta 1 - 0
Lazio - Catania 2 - 0
Livorno - Roma 1 - 1
Napoli - Parma 1 - 0
Palermo - Fiorentina 2 - 0
Reggina - Milan   -  
Udinese - Sampdoria 3 - 2

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Pratali, Tosto; Buscé, Marchisio (80' Marianini), Moro; Vannucchi, Giovinco (62' Antonini); Pozzi (67' Saudati).

A disposizione: Bassi, Vanigli, Abate, Giacomazzi.

Allenatore: Alberto Malesani

CAGLIARI

Marruocco; Ferri (57' Pisano), Lopez, Bizera, Agostini; Conti, Budel, Parola; Foggia (66' Mancosu), Fini (46' Matri); Larrivey.

A disposizione: Koprivec, Del Grosso, Canini, Magliocchetti.

Allenatore: Nedo Sonetti

Spettatori  5200 (90)
Angoli
: 2-5  - Recupero 1' e 4'

Reti: 2' Pozzi - 10' Pozzi - 50' Pozzi - 64' Pozzi - 82' Conti

Arbitro: Brighi (Cesena)   Ammoniti: Fini, Ferri, Giovinco, Bizera, 

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Cagliari   1-0 (Pozzi)   2-0 (Pozzi)   3-0 (Pozzi)   4-0 (Pozzi)   4-1 (Conti)

PARTITA DEL TIFO - La partita con il Cagliari non è mai una partita come tutte le altre, vista la forte rivalità con la tifoseria “sardegnola”, da cui ci si può sempre aspettare di tutto, vista la loro imprevedibilità dovuta al fatto di essere quasi sempre a giro per l’Italia senza alcun tipo di scorta. E difatti qualche piccola ansia viene vissuta nel prepartita: gira infatti voce che un discreto gruppo di cagliaritani si stia aggirando nei pressi della pasticceria La Perla , molto probabilmente senza controllo. Come arriva la notizia in Maratona ci raggruppiamo immediatamente restando molto prudenti. In realtà dopo una manciata di minuti, veniamo a sapere da chi li ha incrociati che si stavano dirigendo verso il settore ospiti per fare i biglietti e tutti scortati (sono arrivati a Empoli col treno da Livorno). Non c’è quindi nessuna possibilità di incontro ravvicinato. La giornata è molto brutta e piovosa, sono enormi gli spazi vuoti nello stadio, perfino in Maratona c’è carenza di pubblico, questo vuol dire che anche molti abbonati sono rimasti a casa. Sul campo va in scena una sfida da “dentro o fuori” e noi, fortunatamente, per adesso restiamo dentro visto che la stravinciamo per 4-1 con quattro gol di Pozzi (record per un giocatore dell’Empoli in serie A). Rinfrancati dall’importantissimo risultato facciamo un buon tifo per tutto l’incontro, ma se fossimo stati tutti forse avrebbe potuto essere ancora meglio. E’ sempre il solito discorso: quando siamo in meno ma ultra-convinti, tutto è in discesa. I cagliaritani ( 90 in tutto, una cinquantina gli ultras provenienti dall’isola) stavolta deludono, a differenza dagli anni passati. Partono bene (anche se più che altro offendono) poi, complice il risultato per loro sfavorevole, si zittiscono, fino al 4-1, quando evidentemente hanno uno scatto di orgoglio, riaccendendosi e dando solo allora una buona impressione. Comunque sono sempre rimasti uniti e compatti con gli striscioni davanti per tutta la partita.

VISTA DA Sport People - La pioggia battente porta bene all’esordio casalingo di mister Malesani, che vede il suo Empoli battere con un sonoro 4–1 un evanescente Cagliari, stroncato dalla quaterna dell’attaccante Pozzi scatenato come non mai. Neppure l’apporto dei tifosi sardi, giunti in Toscana in buon numero, ha potuto spingere i rossoblù verso non dico verso il pareggio, ma perlomeno verso una prestazione dignitosa. Sul campo non c’è stata storia: due gol per tempo e la pratica Cagliari è stata archiviata in scioltezza. A poco è servito il gol di Daniele Conti che ha solo accorciato una distanza ormai troppo lunga da ricolmare. Fin qui il rettangolo verde che ha dato il suo responso, per quanto riguarda invece gli spalti la faccenda è molto più complessa ed articolata. Da ormai qualche anno c’è una rivalità fra le due tifoserie legata ad un “incontro” in campo neutro che ha avuto anche conseguenze non certo piacevoli, leggasi diffide! Per questo i cori offensivi non si sono risparmiati, soprattutto da parte degli ospiti che a più riprese hanno invitato gli ultras azzurri ad un rendez-vous in stazione dopo la fine dell’incontro. Di risposta gli empolesi hanno marcato i cori offensivi ma poi, nel dopopartita, non sembra ci siano stati screzi di alcun genere. Sotto una pioggia a tratti davvero furiosa, la prova canora degli ospiti è stata eccellente: con sole poche pause, hanno intonato cori secchi ed altri più melodici anche ironici e originali. Il risultato del campo non ha pesato sulla voglia dei cagliaritani di cantare, ma di certo ne ha mutato l’umore. Già prima dell’inizio si sono levati alcuni cori contro la società ma, con il passare dei minuti e l’aumentare dei gol, la rabbia e la delusione si sono fatti più grandi così che tutto il tifo si è concentrato nell’esternare il disappunto di chi, come i tifosi sardi, si sobbarca chilometri e giornate intere al seguito dei colori rossoblù. Cori offensivi verso la società, la presidenza e la squadra in generale rea di non “sudare” la maglia hanno finito per prendere il sopravvento nel tifo sardo, lasciando i pochi minuti liberi a cori a favore dei diffidati e in genere contro il calcio moderno con il classico “assenti sempre presenti”. Poi, sul finale di gara, due cori più “intimi” dedicati a chi non c’è più: uno per Valery, l’altro per Davide, ricordati anche negli unici due striscioni presenti oggi nel settore e tenuti in mano per tutti i novanta minuti. Insomma niente da eccepire, una prova davvero al top considerato non solo il risultato del campo ma soprattutto le condizioni climatiche al dir poco avverse. La prova degli empolesi ricalca il classico binario che ormai hanno intrapreso gli azzurri. Bandiere e bandierine e poi i consueti battimani ad accompagnare i cori dei gruppi della Maratona. Da dire che il verdetto del terreno di gioco ha aiutato gli azzurri galvanizzati da una prestazione della squadra ineccepibile. Peccato per una stonatura finale che a mio avviso ha macchiato la prova del tifo empolese. Infatti il coro finale rivolto agli ospiti “cosa siete venuti a fare” è stato davvero troppo ingeneroso poiché dà molto più importanza al risultato del campo piuttosto che all’impegno ed alla dedizione con la quale i tifosi rossoblu hanno sempre dimostrato il loro credo ultras,credo che, ogni quindici giorni, li mette di fronte a chilometri, miglia marine e ore perdute.

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14 Dom 02/12/07 - 15,00 Parma - EMPOLI 1-0 Paci 12736 (120) 10 17°
Atalanta

-

Napoli 5 - 1
Cagliari - Livorno 0 - 0
Catania - Palermo 3 - 1
Fiorentina - Inter 0 - 2
Milan - Juventus 0 - 0
Parma - Empoli 1 - 0
Roma - Udinese 2 - 1
Sampdoria - Reggina 3 - 0
Siena - Lazio 1 - 1
Torino - Genoa 1 - 1

PARMA

Bucci; Coly, Falcone, Paci, Castellini (77' Zenoni); Morrone, Cigarini; Reginaldo (64' Matteini), Gasbarroni (71' Morfeo), Pisanu; Corradi.

A disposizione: Pavarini, Parravicini, Mariga, Paponi.

Allenatore: Domenico Di Carlo

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Pratali (80' Abate); Buscé, Giacomazzi (64' Marianini), Moro, Tosto; Vannucchi (71' Giovinco); Pozzi, Saudati.

A disposizione: Bassi, Vanigli, Marchisio, Antonini.

Allenatore: Alberto Malesani

Spettatori  12736 (120)
Angoli
: 4-8  - Recupero 1' e 4'

Reti: 21' Paci

Arbitro: Romeo (Verona)   Ammoniti: Morrone, Cigarini, Reginaldo, Moro, Pozzi, Buscé

Il biglietto di Parma-Empoli   1-0 (Paci)   Articolo da Il Tirreno

PARTITA DEL TIFO - Ecco la partita col Parma e come tutti gli anni, ecco una nuova occasione per rinsaldare lo storico gemellaggio che da 23 anni ormai ci lega con la tifoseria gialloblu-crociata. Per alcuni ultras azzurri la trasferta comincia con largo anticipo, con una delegazione dei due gruppi che si dirige a Parma già fin dal sabato pomeriggio. Sarà un lungo weekend di festeggiamenti che cominciano con la canonica partita di calcio: in campo è partita vera, che terminerà 2-2 (grosse contestazioni da parte empolese per un rigore inesistente…), e tutto intorno è un vero e proprio ambiente ultras con striscioni appesi, torce, fumogeni e cori, quello che nel calcio moderno ormai si sta cercando sempre più di eliminare e che noi vorremmo invece continuare a fare liberamente. Come al solito al punteggio non bada nessuno: troppa è la voglia di stare insieme e rinsaldare questo legame così forte. Dopo la partita la serata continua in un locale dove c’è una festa organizzata dai Boys in nostro onore e sono ore davvero piacevoli (bellissima la torta celebrativa). I festeggiamenti proseguono l’indomani, con un rinfresco organizzato al Bar Gianni: agli empolesi già lì dalla sera prima si aggiungono un pullman e diverse macchine di ultras per una mangiata davvero piacevole. Intorno a noi ci sono due striscioni molto belli e al contempo carichi di significato: “Tino, Zivo, Emiliano, Gabriele vivrete per sempre nelle vostre curve” firmato dai tre gruppi presenti e “23 anni di amicizia e rispetto: dove li trovate nel vostro mondo ‘perfetto’?”. Il pranzo è stato anche arricchito dalla presenza del presidente del Parma Ghirardi e del dirigente Melli, dando una dimostrazione di cosa vuol dire coesione e collaborazione fra società e tifoseria. Tipo alla mano, ha pranzato tranquillamente insieme a noi, insieme agli ultras; in un momento come questo, in cui gli ultras sono visti come un male da estirpare, così facendo lui ha fatto vedere il vero lato del mondo ultras. Il prepartita è concluso con un altro momento molto importante e allo stesso modo davvero coinvolgente: tutti assieme, dietro lo striscione “23 anni di amicizia” abbiamo sfilato in corteo dal bar allo stadio, compatti e sventolando bandieroni, sì proprio quei bandieroni che il decreto Amato ci proibisce di portare allo stadio, il tutto accompagnato da tanti cori, anche contro il calcio moderno. Ad una manciata di minuti dalla partita ci separiamo ed ognuno va ad occupare il proprio settore. Noi tocchiamo quota 120, pochine davvero per una trasferta così importante e soprattutto tranquilla come questa. Problemi ancora una volta per lo striscione che non viene fatto nuovamente passare, per il nostro simbolo (tutte le volte una motivazione diversa, ma prima o poi finiranno) optando quindi come a Genova per lo stendardo col pullman. Il tifo risente della scarsità numerica utilizzando molto spesso per cori secchi e decisi durante tutti i novanta minuti con un risultato discreto tenuto conto del nostro numero. Peccato che non serva a trovare la vittoria neanche questa volta anche se il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto: esordio sfortunato per Malesani, beccato numerose volte dal pubblico parmigiano. Buono il tifo dei nostri fratelli che nella zona centrale della curva si fanno sentire e vedere ma a differenza del passato non sono supportati molto dal resto della curva. Tanto di cappello a loro anche per aver alzato lo striscione in onore del gemellaggio. Naturalmente si sono alzati spesso da entrambe le parti cori di saluto. Subito dopo la gara l’ultimo momento per poter stare ancora un poco insieme per i saluti, dandoci appuntamento alla prossima occasione possibile. Ai Boys Parma va, ancora una volta, il nostro più sentito ringraziamento per questo meraviglioso weekend che abbiamo passato da loro ospiti. EMPOLI E PARMA ALE’, FRATELLI ULTRAS!!!

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13 Dom 25/11/07 - 15,00 EMPOLI - Torino 0-0   5579 (250) 10 17°
Cagliari

-

Milan 1 - 2
Empoli - Torino 0 - 0
Genoa - Roma 0 - 1
Inter - Atalanta 2 - 1
Juventus - Palermo 5 - 0
Lazio - Parma 1 - 0
Livorno - Sampdoria 3 - 1
Napoli - Catania 2 - 0
Reggina - Fiorentina 0 - 0
Udinese - Siena 2 - 0

EMPOLI

Bassi; Raggi, Marzoratti, Pratali, Tosto; Abate (61' Giovinco), Marianini, Moro; Vannucchi; Pozzi (46' Antonini), Saudati (78' Volpato).

A disposizione: Pelagotti, Rincon, Marchisio, Giacomazzi.

Allenatore: Luigi Cagni

TORINO

Sereni; Comotto, Dellafiore, Di Loreto, Lanna; Grella, Corini, Barone; Rosina (80' Zanetti), Vailatti (73' Recoba); Ventola (70' Bjelanovic).

A disposizione: Fontana, Natali, Motta, Malonga.

Allenatore: Walter Alfredo Novellino

Spettatori  5579 (250)
Angoli
: 7-4  - Recupero 3' e 3'

 

Arbitro: Girardi (San Donà di Piave)   Ammoniti: Lanna, Barone, Corini, Comotto, Moro, Tosto

Articolo da Il Tirreno

PARTITA DEL TIFO - Ancora una volta riparte il clima di caccia alle streghe nei confronti degli ultras dopo i fattacci dell’11 novembre: di nuovo l’attenzione dei media si è concentrata di più sulle violenze di Roma che non sul grave fatto dell’uccisione di Gabriele Sandri, puntando l’indice accusatorio contro gli ultras, ancora di più mostrati come l’unico male da estirpare in questo calcio. Come sempre succede nell’immediatezza di gravi eventi, si è innescato l’ennesimo processo di stato di emergenza con misure “preventive” che superano l’assurdo e vanno nell’incostituzionalità più palese. Incredibili le decisioni di vietare le trasferte ad un sacco di tifoserie, alcune delle quali neanche sono stati coinvolte in episodi di violenza (per esempio proprio i torinesi che non sono potuti venire a Empoli oggi), così come le restrizioni sull’acquisto dei biglietti per andare in trasferta, ma anche per chi lo acquista saltuariamente. Il clima è surreale oggi allo stadio con il settore ospiti. In realtà però alcuni tifosi torinesi (non crediamo si tratti di ultras però) hanno giustamente voluto cercare di essere presenti e ce l’hanno fatta sistemandosi in circa 200 in tribuna laterale, nonostante il ferreo “divieto di trasferta per i tifosi del Torino”. In questo caso pessima figura fin da subito delle nuove norme. La partita è un vero squallore, 0-0 giusto che acuisce le nostre difficoltà di classifica e che non lascia ben sperare per il futuro. Dopo due giorni poi, arriva la doccia fredda dell’esonero di Gigi Cagni che viene sostituto da Alberto Malsani. Un fulmine a ciel sereno per tutti gli sportivi empolesi che resteranno in ogni caso grati e legati per quello che il mister è riuscito a fare e conquistare in questi due anni sulla panchina azzurra. A Gigi Cagni va il nostro più sincero saluto e un calorosissimo: GRAZIE DI TUTTO MISTER, NON TI DIMENTICHEREMO MAI!!!

VISTA DA Sport People - Nella domenica del ritorno al calcio giocato le determinazioni dell’Osservatorio hanno decimato le presenze negli stadi, diventati organismi monchi con curve e settori ospiti chiusi e desolatamente vuoti. Il nuovo corso dei vertici del Calcio valuta adesso la pericolosità non solo della partita, ma anche della singola tifoseria, così che anche un match come Empoli–Torino rientra nell’elenco degli incontri messi all’indice, con il divieto alla tifoseria ospite di effettuare trasferta di massa, vietando la vendita dei biglietti fuori dalla città toscana e serrando i cancelli del settore. Insomma nuovo corso ma provvedimenti che mai cambiano, penalizzando la passione ed il colore, penalizzando, insomma, il tifo prettamente detto a favore del surrogato di calcio veicolato dallo schermo televisivo. Settore vuoto ma i colori granata sono comunque giunti in Toscana, anzi a dire la verità vi erano già presenti. Infatti alcuni sportivi tifosi del Torino hanno acquistato i tagliandi di tribuna laterale e, alla fine, un gruppetto di circa trenta persone, quasi tutte toscane, ha fatto da portavoce al resto del tifo restato a casa. Nulla a confronto con la Maratona , ma come si dice, questo passa il convento. Gli sportivi di fede torinista hanno comunque cercato di farsi sentire. …smanacciando all’ingresso dei giocatori ed intonando alcuni cori tipici della Maratona con un risultato certo poco incisivo. Questo comunque la dice lunga: nonostante tutto, ancora una volta, anche il semplice tifoso non può fare a meno di citare il mondo ultras, riprendendo da questo stile e modo di intendere la partita riproponendone i cori e gli atteggiamenti. Di fronte l’altra Maratona, quella azzurra. Nella giornata del dopo stop gli ultras empolesi si mostrano inizialmente divisi. I Rangers decidono di non cantare per i primi venti minuti, allineandosi alla scelta di altre tifoserie che hanno voluto ricordare Gabriele e,  nello stesso tempo, essere critici sulle scelte dei vertici del calcio nelle ore e nei giorni seguenti i tristi fatti di Arezzo. I Desperados invece preferiscono iniziare fin da subito a tifare per i propri colori, cercando di spronare i giocatori verso un risultato positivo, così da smuovere la classifica poco felice. Non so quanto questa divisione abbia inciso sui rapporti fra i due gruppi, comunque, dopo i primi venti minuti, il tifo azzurro si è compattato e tutti hanno iniziato a cantare. Classici cori e bandiere al vento per la Maratona che in tutti i modi ha cercato di spingere l’undici di Cagni alla vittoria. Peccato che la profusione del tifo toscano non sia stata ripagata a dovere e che la partita, alla fine, abbia decretato un pareggio molto più utile ai granata piuttosto che agli azzurri inchiodati nelle parti basse della classifica. Così a far festa è il piccolo drappello di tifosi del Toro ai quali alcuni giocatori hanno lanciato le magliette: fortunati davvero! Più sfortunato sarà invece, nella settimana a venire, mister Cagni esonerato dal presidente Corsi dopo il pareggio contro il Torino. Al suo posto l’esuberante Malesani, che deve subito far muovere la classifica per evitare all’Empoli, dopo l’avventura Uefa, lo smacco del ritorno in B.

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12 Sab 10/11/07 - 18,00 Sampdoria - EMPOLI 3-0 Giacomazzi (a) - Montella - Sammarco 19327 (150) 9 16°
Atalanta

-

Milan 2 - 1
Fiorentina - Udinese 1 - 2
Inter - Lazio 3 - 0
Palermo - Napoli 2 - 1
Parma - Juventus 2 - 2
Reggina - Genoa 2 - 0
Roma - Cagliari 2 - 0
Sampdoria - Empoli 3 - 0
Siena - Livorno 2 - 3
Torino - Catania 1 - 1

SAMPDORIA

Castellazzi; Campagnaro (88' Lucchini), Sala, Gastaldello; Maggio, Volpi, Franceschini, Ziegler; Sammarco, Bellucci (85' Kalu); Montella (79' Caracciolo).

A disposizione: Mirante, Bonazzoli, Bastrini, Zenoni.

Allenatore: Walter Mazzarri

EMPOLI

Bassi; Raggi, Vanigli (59' Abate), Piccolo (70' Volpato); Antonini, Marianini (46' Giovinco), Giacomazzi, Moro, Tosto; Vannucchi; Pozzi.

A disposizione: Pelagotti, Marzoratti, Adani, Ascoli.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  19327 (150)
Angoli
: 2-8  - Recupero 5' e 3'

Reti: 5' Giacomazzi (a) - 40' Montella - 90' Sammarco

Arbitro: Palanca (Roma)   Ammoniti: Vannucchi, Pozzi, Vanigli, Bellucci, Caracciolo

Il biglietto di Sampdoria-Empoli   1-0 (Giacomazzi-autorete)   2-0 (Montella)   3-0 (Sammarco)   Coro empolese

PARTITA DEL TIFO - A Genova si gioca di sabato pomeriggio: gli empolesi che si mettono in viaggio per questa trasferta sono 150 (due pullman degli ultras e diverse auto), numero abbastanza basso per una trasferta così vicina ma di questi lustri poteva andare anche peggio, quindi non ci lamentiamo. L’unica vera emozione del viaggio di andata c’è quando al casello, al momento di ripartire, al nostro pullman si ingolfa il sistema frenante in discesa, invadendo la corsia opposta in piena discesa. Istanti terrificanti ma con un po’ di fortuna va tutto liscio ed il freni ripartono. Arrivati sotto il settore ecco la doccia fredda: lo striscione Rangers non può entrare. Motivazione? Non è stato accettato il simbolo che non ha niente a che vedere con l’Empoli. Fortuna che qualcosa può ugualmente entrare e per rimarcare la nostra presenza attacchiamo lo stendardo col pullman. Lo stadio non presenta un bel colpo d’occhio, 18mila spettatori in uno stadio così si perdono, ma si ritorna al solito discorso. Solo la gradinata doriana mostra un buon colpo d’occhio: non ci sono più i mega-bandieroni che da sempre l’hanno contraddistinta ma il modo per fare colore lo trovano ugualmente grazie ad alcune bandiere di minore dimensione ed una strisciata orizzontale a centro curva a formare i colori blucerchiati. Da parte nostra c’è grande attesa dopo l’ottima rimonta con la Roma, invece anche a questo giro dobbiamo incassare un’altra delusione. Gioco deludente e poca convinzione in campo, avvilente veder giocare così questa squadra che tante soddisfazioni ci ha regalato. Becchiamo due gol senza mai reagire; solo nella ripresa tentiamo l’assalto ma il risultato è solo un leggero miglioramento e becchiamo il terzo in contropiede. Disarmante. Noi abbiamo cercato di cantare per tutta la partita ma anche il nostro risultato non è stato dei migliori, più che altro perplessi da quello a cui stiamo assistendo. Buono invece il tifo vocale dei padroni di casa, anche se forse con un po’ meno di intensità rispetto al passato.

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11 Dom 04/11/07 - 15,00 EMPOLI - Roma 2-2 Giuly - Brighi - VANNUCCHI - GIOVINCO 7499 (2700) 9 16°
Cagliari

-

Sampdoria 0 - 3
Catania - Atalanta 1 - 2
Empoli - Roma 2 - 2
Genoa - Palermo 3 - 3
Juventus - Inter 1 - 1
Lazio - Fiorentina 0 - 1
Livorno - Udinese 0 - 0
Milan - Torino 0 - 0
Napoli - Reggina 1 - 1
Parma - Siena 2 - 2

EMPOLI

Bassi; Raggi, Adani (73' Antonini), Piccolo, Tosto; Marianini (27' Giovinco); Marchisio, Moro (53' Giacomazzi); Vannucchi; Pozzi, Saudati.

A disposizione: Pelagotti, Marzoratti, Ascoli, Abate.

Allenatore: Luigi Cagni

ROMA

Doni; Cicinho, Ferrari, Juan, Cassetti; Brighi, Pizarro; Giuly (46' Tonetto), Perrotta (68' Barusso), Mancini (86' Mexes); Vucinic.

A disposizione: Curci, Antunes, Pit, Esposito.

Allenatore: Luciano Spalletti

Spettatori  7499 (2700)
Angoli
: 7-8  - Recupero 2' e 4'

Reti: 13' Giuly - 32' Brighi - 67' Vannucchi - 91' Giovinco

Arbitro: Banti (Livorno)   Ammoniti: Raggi, Saudati, Marchisio, Cassetti, Brighi, Ferrari, Barusso

Leggi On Line la fanzine Rangers contro la Roma   0-1 (Giuly)   0-2 (Brighi)   1-2 (Vannucchi)   2-2 (Giovinco)   Articolo da La Gazzetta dello Sport   Articolo da La Nazione   Articolo da La Nazione   Articolo da La Nazione

PARTITA DEL TIFO - Dopo la sconfitta con la Juve, ecco un altro impegno piuttosto proibitivo stavolta con la Roma che insegue l’Inter in cima alla classifica. Generalmente, ogni volta che arrivava questa sfida negli anni passati, la settimana di vigilia era sempre contraddistinta da un clima di allarmismo (il ricordo dell’86 è sempre vivo). Stavolta però niente di tutto questo avviene nell’ambiente empolese. Pensiamo tutti all’ennesima invasione giallorosa, invece no, soltanto 2700 circa i romani presenti e anche questo dato la dice lunga sul calo dei tifosi al seguito che sta sempre più vertiginosamente aumentando. Che quindi anche la partita con la Roma sia diventata una partita qualunque lo si vede anche da la situazione che si respira fuori dallo stadio: poche persone intorno alla Maratona e situazione molto tranquilla. Decisamente non c’è più il frizzo di qualche anno fa. Al primo tempo disastroso del nostro Empoli (sotto per 2-0) corrisponde una Maratona un po’ spenta e quasi svogliata, come se non ne valesse la pena di cantare per una partita che non potrà mai regalarci soddisfazioni. Ed in effetti in campo non c’è partita. Si cambia totalmente musica nel secondo tempo: vediamo un Empoli trasformato che si getta alla ricerca del pareggio e riesce ad accorciare le distanze. E qui diventa fondamentale l’apporto del tifo della Maratona che si risveglia dal torpore fornendo una eccellente prova fino ala fine. Quando ormai tutto sembrava ormai perduto ecco la magia di Giovinco a tempo scaduto che ci regala un insperato quanto prezioso pareggio. Scene di delirio collettivo in Maratona: non ci si credeva più e quindi è ancora più bello. Di contro la prestazione dei tifosi romani non è stata affatto buona: si sono fatti sentire, anche bene, ma solo in certi momenti, per giunta col risultato a favore loro, per poi rimanere in silenzio per gran parte della ripresa. Il tifo di oggi quindi è stato molto umorale da entrambe le parti.

VISTA DA Sport People - Fare dei paragoni tra la piccola Empoli e l’immensa Roma è decisamente improprio. Classifica alla mano, c’è una squadra, quella toscana, che dopo la bella esperienza europea deve tornare a guardare il suo traguardo più importante che è la salvezza, e c’è la Roma che con il suo organico, rinforzato in tutti i reparti durante l’estate, ha il dovere di provare ad insidiare la corazzata Inter per la vittoria del campionato. Fare paragoni, soprattutto sul lato numerico, tra la curva sud di Roma, che ha fatto la storia del panorama ultras italiano ed estero, e la maratona inferiore empolese, dove tutti, o almeno molti, si conoscono per nome e soprannome è altrettanto improprio. Questo per dire che la partita tra Empoli e Roma sembra decisamente scritta ed in effetti, almeno nella prima parte, la Roma ha fatto il bello e cattivo tempo sembrando di far di un sol boccone la squadra di casa. Come avviene sempre in questi casi, l’arrivo dei tifosi romanisti ad Empoli è una vera e propria invasione. Anche in questo pomeriggio la presenza romanista è veramente corposa: vengono occupati quasi interamente i quattro blocchi che compongono il settore ospite, ma altri, famiglie o singoli tifosi, trovano posto anche in tribuna centrale, tribuna laterale e curva Cambiano, aperta occasionalmente proprio per i big match. La maratona inferiore, territorio dei tifosi azzurri più accesi, è ben piena anche sui lati, mentre nella parte centrale, dietro le insegne Rangers e Desperados, si ritrova chi, oltre a seguire la partita, sostiene i colori azzurri. Il contingente romanista arriva alla spicciolata e già nel pre partita si alzano diversi cori per la squadra e contro i cugini laziali. Qualche coro viene rivolto anche agli empolesi ma in gran parte sono dettati da singoli tifosi e non partono direttamente dal gruppo. All’ingresso delle squadre in campo, dal settore ospite si alzano le sciarpe creando un bel colpo d’occhio anche perché tutti e quattro i blocchi partecipano alla coreografia. Da parte empolese si sventolano le bandierine dei gruppi e si alza qualche due aste. Parte così la gara del tifo, con i romanisti che si possono vantare di portare un gran bel numero di tifosi in quel di Empoli e così è immaginabile una prova gagliarda; l’inizio è davvero buono per i lupacchotti, che cominciano a far partire un coro dietro l’altro, alcuni davvero originali. La squadra di mister Spalletti parte decisamente bene, mette l’Empoli in difficoltà con un Mancini super ed infiamma i propri tifosi che non smettono un attimo di sostenere la Magica. Il sostegno è quasi interamente sulle spalle del settore occupato dal binomio Ultras Romani e Fedayn, mentre gli altri settori, a parte la zona occupata dal XXI Aprile, sono decisamente più interessate al campo che al cantare. Comportamento questo più che immaginabile visto che molti sono gli striscioni dei Roma Club esposti e, cosa fondamentale, mancano i drappi di alcuni gruppi che compongono il variegato mondo della curva sud romanista. Gli empolesi cercano di non sfigurare al cospetto dell’avversario ed anche loro partono bene con il loro classico repertorio: bandierine sempre al vento e cori abbastanza continui accompagnati dai battimani. In questa fase le due tifoserie, nonostante la rivalità che le separa, pensano a sostenere ognuna la propria squadra. La Roma riesce ad andare per ben due volte in vantaggio nei primi quarantacinque minuti, sciupando anche diverse altre occasioni da gol: questo mette le ali alla tifoseria giallorossa che in alcune occasioni, quando sono almeno due i settori a cantare, riesce ad alzare dei cori veramente potenti. Per i romanisti, poche bandiere chè, a quanto ho potuto intuire, il servizio d’ordine deve aver proibito l’ingresso delle aste di bandiera all’interno del settore, la cosa si evince anche perché i due aste, invece che essere alzati, vengono tenuti in mano ed esposti in diverse occasioni. La prima frazione finisce con i romanisti in completa euforia mentre il pubblico empolese sembra non credere alla rimonta; ma la cosa più interessante è l’arrivo, nel settore ospite, degli striscioni dei Boys e Ultras più qualche altra sigla che si riconosce dietro ad un paio di pezze attaccate alla recinzione. L’arrivo del nuovo contingente romanista porta nuova linfa al tifo che anche nel secondo tempo parte riprendendo i ritmi della prima frazione di gioco: cori continui, alcuni seguiti dalla massa altri, invece, cantati solo dal settore centrale e da pochi altri. Comunque alcuni cori risultano davvero potenti come da effetto sono alcuni battimani davvero ben fatti. Da parte empolese, solo la parte centrale della maratona continua a sostenere gli azzurri, mentre c’è chi, un po’ sconsolato, preferisce seguire la gara, e chi, un po’ ingenuamente, battibecca a distanza con i rivali. Ci pensa Vannucchi, con un bel tiro dalla distanza, a riportare l’Empoli in partita e a dare nuova linfa al proprio pubblico che vede più vicino la conquista di un risultato positivo. I romanisti non smettono di sostenere la squadra, ma la Roma non riesce più a far male. Su un calcio di punizione è il giovane Giovinco a ristabilire la parità e da questo momento in poi la maratona inferiore vivrà un periodo favorevole: ora a partecipare ai cori sono la maggior parte dei presenti che seguono le direttive di Desperados e Rangers. La partita volge alla fine ed il pubblico empolese può gioire per un risultato insperato, visto anche l’inizio non buono; mentre i romanisti, nonostante l’amarezza, trovano il tempo per lanciare qualche altro coro. Al termine le due tifoserie si lanciano qualche offesa ma sembra che tutto fili liscio.

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10 Mer 31/10/07 - 20,30 Juventus - EMPOLI 3-0 Trezeguet (r) - Trezeguet - Trezeguet 19075 (60) 8 17°
Atalanta

-

Cagliari 2 - 2
Fiorentina - Napoli 1 - 0
Inter - Genoa 4 - 1
Juventus - Empoli 3 - 0
Palermo - Parma 1 - 1
Reggina - Livorno 1 - 3
Roma - Lazio 3 - 2
Sampdoria - Milan 0 - 5
Siena - Catania 1 - 1
Udinese - Torino 2 - 1

JUVENTUS

Buffon; Birindelli, Grygera, Criscito, Molinaro; Salihamidzic (85' Marchionni), Tiago, Zanetti, Palladino (73' Camoranesi); Iaquinta (60' Del Piero), Trezeguet.

A disposizione: Belardi, Zebina, Almiron, Olivera.

Allenatore: Claudio Ranieri

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Piccolo; Antonini (63' Abate); Marianini (55' Giovinco), Marchisio, Moro, Tosto; Vannucchi (65' Volpato); Saudati.

A disposizione: Bassi, Rincon, Ascoli, Pozzi.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  19075 (60)
Angoli
: 3-5  - Recupero 0' e 3'

Reti: 51' Trezeguet (r) - 63' Trezeguet - 70' Trezeguet

Arbitro: Celi (Campobasso)   Ammoniti: Marianini, Balli

Il biglietto di Juventus-Empoli   1-0 (Trezeguet)   2-0 (Trezeguet)   3-0 (Trezeguet)   Gruppo empolese 1   Gruppo empolese 2   Sciarpata Drughi   Lo stadio si svuota e noi ripieghiamo gli striscioni: nonostante tutto ORGOLIOSI DI ESSERCI

PARTITA DEL TIFO - Stasera per moltissimi ragazzi è la serata di Halloween, da festeggiare insieme. Per gli ultras empolesi è solo e soltanto una serata da turno infrasettimanale, una serata da trasferta come molte altre ce ne saranno nei prossimi mesi. Da Empoli si mette in viaggio il pullman degli ultras e anche qualche macchina; grazie poi ai tifosi del nord Italia che ci raggiungeranno lassù riusciamo a raggiungere le 60 unità in trasferta. C’è da considerare che comunque si tratta di una giornata lavorativa e quindi il numero può considerarsi accettabile. Nonostante il ritardo sulla partenza, sull’autostrada si vola e alle 19 abbiamo già raggiunto Torino. Il tragitto che ci viene fatto fare allunga di parecchio ed attraversiamo mezza Torino per arrivare allo stadio (da antologia durante il tragitto il dito medio fattoci da un vigile nei pressi dello stadio). Per avere accesso all’“area prefiltraggio” si deve passare attraverso un pertugio fra le barriere strettissimo, uno alla volta (chissà se sarà così anche quando arriveranno le grosse tifoserie). Alla perquisizione viene fatto passare tutto fatta eccezione per un bandierone perché ha l’asta troppo grossa, questo nonostante sia stato regolarmente autorizzato. Arrivando con un po’ di anticipo possiamo notare come nei grandi stadi il calcio moderno, quello come lo vogliono i padroni del palazzo, abbia preso sempre più piede: interviste ai tifosi sul maxischermo, telecamera che poi inquadra persone del pubblico a caso, addirittura il numero di telefono dove mandare sms ed è un continuo vedere apparire messaggi sullo schermo. Il settore è abbastanza grosso, noi ci raggruppiamo dietro gli striscioni cercando di dare il più possibile idea di compattezza e crediamo di riuscirci. Dopo un primo tempo positivo confidiamo di riuscire a portare a casa qualcosa di positivo ma così purtroppo non è: dopo 10 minuti c’è l’immancabile rigore per la Juve (netto stavolta, ma quando parte l’azione Trezeguet sembra in chiaro fuorigioco) ed è l’inizio della disfatta. Emblema della sconfitta su tutti i fronti è il terminare la partita in 9, con due infortunati e Saudati in porta al posto di Balli. A fine gara avremmo gradito una partecipazione più massiccia da parte dei giocatori per salutarci: il solo Saudati si è spinto sotto di noi a lanciarci la maglia, qualcun altro ci ha solo salutato da lontano (Tosto capofila). Il nostro tifo complessivamente è stato proporzionato al nostro numero, senza infamia e senza lode ma qualche volta ci siamo fatti sentire. Per quanto riguarda i gobbi due curve a cantare: quella dei Drughi e l’altra accanto a noi dove ci sono i vecchi Fighters ed altri gruppi minori di una volta. Ogni curva ha fatto il tifo per conto proprio con cori sempre diversi l’una dall’altra. Di conseguenza abbiamo sentito molto di più quella accanto a noi che non quella che dovrebbe essere la principale. Da parte dei Drughi esposto uno striscione per ricordare il compleanno della Juve di stasera : “110 anni e non sentirli”. Il nostro ritorno avviene anche questo a tempo di record e alle 3,30 siamo di nuovo a casa.

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9 Dom 28/10/07 - 15,00 EMPOLI - Atalanta 0-1 Doni 5616 (400) 8 16°
Catania

-

Sampdoria 2 - 0
Empoli - Atalanta 0 - 1
Genoa - Fiorentina 0 - 0
Lazio - Udinese 0 - 1
Milan - Roma 0 - 1
Napoli - Juventus 3 - 1
Palermo - Inter 0 - 0
Parma - Livorno 3 - 2
Siena - Reggina 0 - 0
Torino - Cagliari 2 - 0

EMPOLI

Balli; Raggi, Piccolo, Pratali (21' Marzoratti), Tosto; Buscé (62' Abate), Moro, Giacomazzi, Antonini (46' Giovinco); Pozzi, Saudati.

A disposizione: Bassi, Volpato, Marianini, Marchisio.

Allenatore: Luigi Cagni

ATALANTA

Coppola; Capelli, Carrozzieri, Pellegrino, Rivalta; Ferreira Pinto, Tissone (80' Guarente), De Ascentis, Padoin; Doni (83' Inzaghi); Zampagna (90' Floccari).

A disposizione: Ivan, Bernardini, Muslimovic, Defendi.

Allenatore: Luigi Delneri

Spettatori  5616 (400)
Angoli
: 7-3  - Recupero 1' e 4'

Reti: 75' Doni

Arbitro: Brighi (Cesena)   Ammoniti: Saudati, Carrozzieri, Pozzi, Capelli

Leggi On Line la fanzine Rangers contro l'Atalanta   0-1 (Doni)   Sciarpata (Matteo Papini)

PARTITA DEL TIFO - Con l’entusiasmo alle stelle dopo la vittoria di Milano, il popolo azzurro si avvicina a questa sfida contro l’Atalanta con molto ottimismo, la posta in palio è molto alta: è uno scontro diretto. L’unica speranza è che nessuno, sia nella squadra che tra gli stessi tifosi, si sia montato la testa. Sugli spalti non ci esibiamo in un grande tifo, forse condizionati dallo scialbo spettacolo offerto in campo da entrambe le squadre: c’è grande delusione perché tutti si aspettavano molto di più. Un passo indietro rispetto alle ultime volte visto che finora il tifo casalingo non stava andando poi così male. Una partita da sbadigli di solito implica uno 0-0 che a conti fatti sarebbe stato anche un risultato positivo, ma gli orobici trovano un gol per caso e vincono senza neanche sapere come abbiano fatto. Un brutto passo falso. Ad ulteriore riprova del nostro pessimo tifo casalingo, dobbiamo invece evidenziare la grande prestazione atalantina sugli spalti. Tifo continuo e potente, li sentiamo molto molto spesso e grande prova di compattezza (ma non è certo una novità). Presenti in 400, sembrano praticamente tutti ultras dando quindi un grandissimo colpo d’occhio. Il loro coro iniziale “Rivogliamo i nostri striscioni” sembra sia riferito al loro striscione “Bergamo” che non è stato fatto passare dalle forze dell’ordine al prefiltraggio.

VISTA DA Sport People - Domenica di passaggio autunnale, contraddistinta dal ritorno all’ora solare e da un tempo diviso fra minaccia di pioggia e sole. Quest’ultimoinfine avrà la meglio, un po’ come la gara odierna al Castellani di Empoli. Protagonista assoluto l’arbitro, che ha frammentato la partita fischiando, di fatto, una serie innumerevole di volte quasi si giocasse a calcetto e rendendo il gioco frammentario e privo di idee. Solo verso la fine della gara gli ospiti riescono ad avere la meglio, concretizzando, con il gol di Doni, l’unica azione degna di nota. In campo una delle partite più brutte e noiose della stagione, mentre secondo le previsioni gli spalti hanno offerto uno spettacolo più che decente visto l’arrivo dei i tifosi orobici, da sempre noti per il loro attaccamento alla maglia nerazzurra. Inizio scoppiettante già nel riscaldamento, con il settore ospiti a reclamare un po’ di attenzione dai propri giocatori, partendo dal portiere fino alle punte Doni e Zampagna, che hanno ricambiato con saluti e applausi. Subito compattati a centro settore, i bergamaschi hanno proposto buoni battimani e cori contro il famigerato decreto Amato, a favore dei diffidati e degli ultras in generale. Pur non portandosi dietro numeri da capogiro, i tifosi della Dea hanno saputo proporre un bel tifo compatto e la sciarpata iniziale ne è la prova. Quello che colpisce è la grande partecipazione di tutto il settore ai cori e ai battimani che, soprattutto nel primo tempo, sono stati continui e ben coordinati. Lo sgolarsi dei lanciacori ha anche aiutato a riscaldare gli animi e nessuno si è sottratto all’impegno nel sostenere i nerazzurri. Sul fronte opposto, i tifosi di casa sono sembrati un po’ sottotono, non tanto nei numeri quanto nell’apporto vocale anche se Rangers e Desperados non hanno mai fatto mancare cori e battimani agli undici azzurri. Peccato che proprio dal campo non sia uscito fuori uno spettacolo degno di nota ma solo una somma di azioni vane e poco incisive da entrambe le parti: il fischio dell’arbitro per la fine dei primi quarantacinque minuti è giunto come una liberazione. Come per il primo, il secondo tempo ha offerto un partita molle e spenta, a risentirne il tifo rado e svogliato in linea con lo svolgimento di quanto offerto dal campo. Ad accendere il finale il già citato gol di Doni che sveglia dal torpore i tifosi orobici, rinvigoriti dal vantaggio, e gli empolesi, che nella speranza di spingere la squadra azzurra verso il pareggio accelerano sui cori: i minuti finali si tramutano così da noiosi a gradevoli sia in campo che sugli spalti. Alla fine l’Atalanta avrà la meglio e i festeggiamenti in campo danno l’idea di quanto questi punti siano graditi a mister Del Neri, che per l’occasione si coccola Zampagna come un bambino. Poi tutti i giocatori nerazzurri in strip-tease sotto il settore, con lancio di magliette e pantaloncini ai tifosi: tutti, panchinari inclusi, prendono parte alla festa. Mentre gli orobici tornano a Bergamo soddisfatti e rincuorati, per gli azzurri empolesi si prospetta una settimana di riflessione in attesa del doppio confronto di fuoco, prima contro la Juventus e poi contro la Roma.

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8 Dom 21/10/07 - 15,00 Milan - EMPOLI 0-1 SAUDATI 50991 (80) 8 14°
Atalanta

-

Torino 2 - 2
Cagliari - Catania 0 - 1
Fiorentina - Siena 3 - 0
Juventus - Genoa 1 - 0
Livorno - Lazio 0 - 1
Milan - Empoli 0 - 1
Reggina - Inter 0 - 1
Roma - Napoli 4 - 4
Sampdoria - Parma 3 - 0
Udinese - Palermo 1 - 1

MILAN

Dida; Oddo, Nesta, Maldini (67' Kaladze), Jankulovski; Gattuso (63' Brocchi), Pirlo, Ambrosini; Seedorf; Inzaghi (63' Gourcuff), Gilardino.

A disposizione: Kalac, Cafu, Emerson, Favalli.

Allenatore: Carlo Ancelotti

EMPOLI

Balli; Raggi, Vanigli, Piccolo; Buscé, Marianini, Marchisio, Moro, Antonini (63' Tosto); Pozzi (56' Giacomazzi), Saudati (79' Giovinco).

A disposizione: Bassi, Marzoratti, Abate, Volpato.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  50991 (80)
Angoli
: 4-1  - Recupero 0' e 5'

Reti: 55' Saudati

Arbitro: Giannoccaro (Lecce)   Ammoniti: Vanigli

Il biglietto di Milan-Empoli   0-1 (Saudati)

PARTITA DEL TIFO - Ecco subito un altro impegno proibitivo, in casa del Milan che non ha ancora vinto in casa (ma guarda un po’). Importante o no, anche stavolta il numero degli empolesi al seguito è incredibilmente basso, 80 unità, giunti con un pullman (ultras) ed un pulmino (club) più qualche tifoso del nord Italia che ci ha raggiunto allo stadio. Mai in così pochi per una trasferta così ricca di fascino come quella allo stadio di San Siro. L’impressione è che vada sempre a peggiorare più avanti che si va, forse sarà impossibile far tornare il pubblico empolese in trasferta come ai bei tempi. Solo l’eccezionalità dell’evento della Uefa ci ha portati in 1200 in Svizzera a dimostrazione che le potenzialità ci sarebbero ancora …... volendo. Temiamo che quest’anno dovremo fare sempre di più i conti con bassi numeri di presenza. Comunque, quelli che ci sono non se la dimenticheranno tanto facilmente, perché alla fine siamo stati ripagati da una grandissima quanto insperata vittoria, almeno di partenza visto che i valori in campo sono sembrati ribaltati e ciò ci ha riempito di orgoglio. Arriviamo a Milano con un po’ di anticipo e all’ingresso gli striscioni vengono controllati e fatti passare senza alcun problema: questo è stato molto positivo se si pensa a quello che successe lo scorso anno. Dopo la scalata della torre ci ritroviamo lassù in cima sul terzo anello, soli e sperduti, in compagnia dei piccioni milanesi e degli stewart. Sappiamo già che sarà tosta farsi sentire ma ben corredati di bandierine ci distribuiamo compatti sbandierando con continuità. Aiutati dalla grande partita dell’Empoli, che senza alcun timore reverenziale affronta il Milan a viso aperto, riusciamo anche a farci sentire qualche volta grazie a cori secchi nelle pause della Sud rossonera. Sud che per tutta la partita si è comportata abbastanza bene come tifo raggiungendo però il massimo quando si è trattato di infamare romani ed interisti. Il gol di Saudati ci galvanizza e, di contro, affievolisce il tifo rossonero: gli ultras continuano a cantare ma sporadicamente, il resto del pubblico fischia. E al fischio finale 80 persone in delirio al terzo anello chiamano a gran voce la squadra che, puntualmente, nonostante la distanza, risponde facendo ampi cenni da lontano. Bene così. Una vittoria storica che ci rilancia in classifica dopo i mugugni delle settimane passate. Da ricordare due striscioni degli ultras milanisti: “Cristina sempre nel cuore” e l’altro, più grande, “Dal 1968 al 2005 onore alla Fossa”. Ritorno a Empoli alle 22 circa assieme al pullman della squadra: che giornata ragazzi!

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7 Dom 07/10/07 - 15,00 Siena - EMPOLI 3-0 Maccarone (r) - Locatelli - Galloppa 8189 (300) 5 18°
Atalanta

-

Udinese 0 - 0
Catania - Livorno 1 - 0
Fiorentina - Juventus 1 - 1
Genoa - Cagliari 2 - 0
Inter - Napoli 2 - 1
Lazio - Milan 1 - 5
Palermo - Reggina 1 - 1
Parma - Roma 0 - 3
Siena - Empoli 3 - 0
Torino - Sampdoria 1 - 0

SIENA

Eleftheropoulos; Rossettini, Portanova, Loria, Grimi; Vergassola, Codrea (46' Locatelli), Galloppa (84' Forestieri); Jarolim, Bucchi, Maccarone (84' De Ceglie).

A disposizione: Manninger, Bertotto, Alberto, Corvia.

Allenatore: Andrea Mandorlini

EMPOLI

Balli; Raggi, Vanigli, Adani, Tosto (42' Ascoli; 73' Abate); Moro, Marchisio; Antonini, Vannucchi, Giovinco; Saudati (66' Piccolo).

A disposizione: Bassi, Marianini, Giacomazzi, Volpato.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  8189 (300)
Angoli
: 4-2  - Recupero 2' e 2'

Reti: 65' Maccarone (r) - 79' Locatelli - 82' Galloppa

Arbitro: Farina (Novi Ligure)   Ammoniti: Adani, Vanigli Espulsi: Adani (64')

Il biglietto di Siena-Empoli   1-0 (Maccarone)   2-0 (Locatelli)   3-0 (Galloppa)

PARTITA DEL TIFO - Appena tre giorni dopo la storica trasferta di Zurigo (che racconteremo in altro momento) e conseguente eliminazione in UEFA, siamo di nuovo impegnati in trasferta. Fortuna che stavolta si tratta del sentito derby col Siena e quindi più facile da organizzare. Fortuna già… Non si direbbe proprio visto il numero degli empolesi presenti, soltanto la miseria di 300 divisi fra treno (ultras) e pullman (club). E’ successo quello che da tempo pensavamo: la massa ha puntato solamente alla trasferta di Zurigo, fregandosene altamente della trasferta di campionato, che pure è molto molto importante. Sicuramente andrà aggiunta anche l’estromissione dall’Europa ma tutto ciò non può giustificare la presenza empolese di oggi. Noi del treno giungiamo a Siena abbastanza presto, attorno alle 12,40 e fin da subito e, soprattutto, lungo il tragitto ci rendiamo conto dell’imponente spiegamento di forze dell’ordine per tutta le strade: Siena pare una città blindata. Mai visto un numero così elevato di agenti per una partita come questa. Forse agevolato dal fatto che a Firenze c’è il settore degli juventini chiuso e tutte le energie già attivate sono state concentrate nella città del Palio. Stesso copione allo stadio dove il muro umano di polizia e carabinieri è impressionante. All’ingresso poi solito battibecco per gli striscioni: non possono entrare benché autorizzati regolarmente, avrebbero dovuto essere messi alcune ore prima, saremmo dovuti arrivare prima delle 11 (?!). Solita storia dello scorso maggio, ma siccome qualche mese fa eravamo un po’ di più, ci riuscì di raggiungere il compromesso di tenerli in mano, a questo giro, che siamo molti meno, il dirigente non vuole sentire storie. Tutto conferma quello che sempre diciamo: il numero conta molto. Per questo alle grosse tifoserie spesso è permesso di fare quello che a noi spesso viene vietato. Per noi niente striscioni benché autorizzati. Ai vetri, per rimarcare la nostra presenza, appendiamo una bandierina di ciascun gruppo, meglio che niente. La partita è un vero disastro, buona partenza ma poi arriva il calo alla distanza seguito dal tracollo del secondo tempo che ci fa uscire meritatamente sconfitti. Continua la maledizione del derby col Siena, tutte le volte in casa loro è un’umiliazione. Noi sugli spalti cerchiamo di distaccarci dal risultato e ci riusciamo senza però dare moltissima continuità ma visto il numero deficitario ed il morale sotto i tacchi meglio di così proprio non riusciamo. Tifo così così anche dei padroni di casa: più che altro nel primo tempo spesso sentivamo distintamente dieci persone che cantava grazie all’impianto di casse acustiche girate verso il campo di gara………. che ridicoli …… che squallore ….. e poi …. o non erano vietati gli impianti? La curva intera si è svegliata nel secondo tempo dopo i gol (irritante quel “Massimo, Massimo” ripetuto all’inverosimile idolatrando Caccarone). Ancora una volta un derby sottotono anche sugli spalti. Tutto tranquillo nel tragitto verso la stazione, dove, per la prima volta in tanti anni, viene controllato prima di salire il biglietto per il ritorno. Non tutti ce l’hanno e allora si perde parecchio tempo per farlo, ma tanto il treno ci aspetta. Delusione e sconforto fanno da padroni nella strada verso casa e anche la paura che tutto questo possa essere un preludio a qualcosa di molto negativo.

VISTA DA Sport People - Con ben quattro toscane ai nastri di partenza della serie A, non è davvero troppo difficile imbattersi in un derby che, malgrado quello che si dice o si sente dire, non è mai una partita come le altre ma, soprattutto per i tifosi, è una di quelle partite che vincerle dà tutta un’altra soddisfazione. Per avere una testimonianza, provate a chiedere ad un allenatore scarso o ad un giocatore di seconda fascia, cosa si prova a vincere un derby da protagonisti malgrado una stagione che poi si rivela senza acuti: alcuni giocatori, come alcuni mister, vengono ricordati per “quella” partita, per un gol, un rigore parato o una condotta della gara da dieci e lode. Il derby tra Siena ed Empoli non è certo di quelli più noti nel panorama ultras italiano e, malgrado vincendo o perdendo la partita, non penso che si possa essere ricordati per qualcosa. Comunque, visto il momento non proprio felicissimo delle due compagini, la gara di oggi ha un significato importante e conta poco essere solo all’inizio del campionato. Le rispettive tifoserie chiedono una prova d’orgoglio ai propri beniamini: il pubblico di casa da troppo tempo non gioisce per una vittoria, magari larga, ottenuta sul terreno amico dell’Artemio Franchi, mentre per il pubblico empolese, passata l’euforia della trasferta europea, c’è bisogno di rituffarsi nel campionato di serie A con la consapevolezza che salvarsi ancora una stagione equivale a vincere lo scudetto. L’attesa non è spasmodica, lo stadio si riempie man mano che si avvicina l’orario di inizio dell’incontro e son lontani i tempi in cui arrivare quindici-venti minuti prima significava vedere la partita dietro un paio di file di persone. Non che le cose siano migliorate, anzi: tornelli, filtraggi, prefiltraggi, biglietti nominativi e leggi anti-ultras, antitifosi, anti-sportivi, non hanno fatto altro che abbassare notevolmente il pubblico negli stadi, malgrado quest’anno in serie A siano arrivate delle corazzate come Juventus, Napoli e Genoa. La curva Robur si presenta con un lungo striscione “Ghibellini Robur 1904” che sembra raccogliere tutte le identità che fino ad oggi stazionavano in curva dopo l’abbandono, non so se temporaneo o definitivo, degli storici “Ultras Fighters”. Nel settore ospiti, gli empolesi non sono molti, ma comunque la gran parte di loro sono ultras che seguono la partita in piedi e partecipano ai cori. Per loro niente striscioni, non fatti entrare per un assurdo cavillo del Decreto Amato, così al gruppo non rimane che attaccare alla vetrata due bandierine marcate Desperados e Rangers. Ad inizio partita niente di coreografico da segnalare in nessuna delle due curve e dispiace un po’ non vedere più il colore che potevano esprimere queste due tifoserie in un derby come questo, giocato nella massima divisione. Nonostante la mancanza di torce, fumi, bandieroni ed altri artifizi coreografici nel settore ospite si vedono sventolare quasi continuamente le bandierine targate Rangers e Desperados. Anche nella curva di casa fanno belle mostra di sé, almeno ad inizio incontro, un paio di bandiere di dimensioni abbastanza consistenti. La partita, sul terreno di gioco, non è che sia delle più avvincenti: le due squadre sembrano studiarsi ed il gioco ristagna prevalentemente a centrocampo. Anche il tifo ne risente e, a parte un paio di cori per parte, non riesce a decollare come si deve; testimonianza del momento non proprio favorevole, si ha verso la mezz’ora del primo tempo, quando la curva di casa chiede in maniera rabbiosa di mettere in campo più impegno. Le due tifoserie si scambiano qualche coro offensivo, del resto le occasioni di incontro-scontro, anche negli ultimi anni, non sono mancate e ciò rende la rivalità sempre accesa. Nel secondo tempo si ha un miglioramento sul piano canoro delle due tifoserie, forse per effetto della partita che si anima e non poco: il Siena riesce a prendere le redini del gioco e l’Empoli sembra mostrare qualche lacuna sul piano agonistico. La curva Robur spinge sull’acceleratore cercando di portare la squadra alla vittoria. Il settore empolese ribatte colpo su colpo, malgrado la squadra non dia segni di risveglio e venga sopraffatta dai ragazzi guidati da mister Mandolini. A vittoria conquistata, grande euforia per i padroni di casa che ringraziano la squadra per la prova offerta ed intensificano gli sfottò verso i rivali che a loro volta rispondono per le rime. Per gli empolesi un plauso per non aver smesso di cantare neanche sotto di tre gol. Nonostante il passivo, a fine partita, non sono mancati i cori di incitamento per una squadra che, risultato a parte, ha regalato fino ad oggi grandi soddisfazioni come l’ingresso nella Coppa Uefa.

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6 Dom 30/09/07 - 15,00 EMPOLI - Palermo 3-1 Cavani - POZZI - GIOVINCO - VANNUCCHI (R) 6002 (1000) 5 16°
Cagliari

-

Siena 1 - 0
Empoli - Palermo 3 - 1
Livorno - Fiorentina 0 - 3
Milan - Catania 1 - 1
Napoli - Genoa 1 - 2
Reggina - Lazio 1 - 1
Roma - Inter 1 - 4
Sampdoria - Atalanta 3 - 0
Torino - Juventus 0 - 1
Udinese - Parma 2 - 1

EMPOLI

Balli; Raggi, Vanigli, Adani (49' pt Piccolo); Buscé, Moro, Giacomazzi (73' Marchisio), Tosto; Vannucchi; Pozzi, Saudati (65' Giovinco).

A disposizione: Bassi, Marianini, Antonini, Volpato.

Allenatore: Luigi Cagni

PALERMO

Fontana (35' Agliardi); Diana, Rinaudo, Barzagli, Zaccardo; Migliaccio, Guana, Caserta; Jankovic (60' Simplicio), Cavani (78' Cassani); Amauri.

A disposizione: Tedesco, Biava, Bresciano, Miccoli.

Allenatore: Stefano Colantuono

Spettatori  6002 (1000)
Angoli
: 11-2  - Recupero 3' e 4'

Reti: 40' Cavani - 47' Pozzi - 82' Giovinco - 92' Vannucchi (r)

Arbitro: Orsato (Schio)   Ammoniti: Caserta, Moro, Saudati, Amauri, Migliaccio, Rinaudo Espulsi: Caserta (75')

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Palermo   0-1 (Cavani)   1-1 (Pozzi)   2-1 (Giovinco)   3-1 (Vannucchi)   Il tifo della Maratona (Matteo Papini)

PARTITA DEL TIFO - Dopo il clamoroso furto di Catania, con la classifica che sta andando a peggiorare, urge assolutamente fare punti contro un Palermo in ottima posizione di classifica. Il pubblico empolese non risponde bene, pochi i biglietti venduti e, l’ambiente intorno alla squadra resta incomprensibilmente freddino. L’Empoli invece smentisce tutti con una stupenda prestazione che toglie finalmente il numero zero dalla casella delle vittorie in campionato. E dire che dopo il primo tempo c’era da preoccuparsi per un Palermo andato in vantaggio soltanto a causa di un errore di Balli. Ma nel secondo tempo, grazie anche alla spinta degli ultras della maratona, che mai hanno smesso di sostenere, la partita si è raddrizzata. Come già detto, buono il tifo azzurro che si è fatto sempre sentire, esplodendo letteralmente dopo il gol di Giovinco e mantenendosi su grandi livelli fino agli ultimi istanti. Ad ulteriore conferma che è proprio vero, il risultato aiuta davvero, ma quest’anno stiamo facendo dei passi avanti rispetto all’anno passato quando, nonostante l’alta classifica il tifo decollava raramente. Da antologia, veramente, l’esultanza di Giovinco sotto la Maratona , che è corso con addosso un’euforia che raramente abbiamo visto in tutti questi anni. E questo è un bene, vorremmo che ogni volta fosse una festa in questo modo, da condividere con i tifosi. I palermitani sparsi in tutto lo stadio erano un migliaio circa, dei quali poco più della metà in curva ospiti. Il loro tifo è stato buono facendosi sentire anche spesso nella prima parte di gara e mostrando una discreta compattezza.

VISTA DA Sport People - Settembre di fuoco per Empoli e Palermo che in questo inizio di stagione tra campionato e coppa si sono ritrovate a giocare una partita ogni tre giorni. In questa domenica di caldo afoso, entrambe vorrebbero cogliere l’intera posta in palio, infatti il Palermo si presenta con la formazione tipo con in avanti Amauri e Cavani pronti ad impensierire il portiere empolese, di contro rispondono al meglio i toscani con il gioiellino Giovinco rilegato in panchina. Il caldo opprimente inviterebbe tutti alla classica gita al mare, invece con sorpresa le tribune saranno ben gremite, con la Maratona al gran completo, compresi i suoi striscioni che garantiranno la presenza ultras, che nel cercare di movimentare un po’ il settore improvviserà ad inizio partita una coriandolata, mentre i palermitani compatti in curva sostituiranno i drappi dei gruppi con una maglia da gioco ufficiale. Con i decreti a farla da padrone, la Maratona sostituisce le classiche fumogenate e torciate con i battimani che accompagneranno i cori d’incitamento, esattamente come i palermitani che risponderanno con cori che a tratti coinvolgeranno l’intero settore. Solo con il passare dei minuti il loro tifo continuerà compatto, ma solo nella parte centrale del gruppo che in più di una occasione dedicherà un pensiero ai propri diffidati. Entrambe le tifoserie, al cospetto di un primo tempo di gioco poco incisivo, hanno offerto una prova più che dignitosa, con gli ospiti leggermente su di giri per il gol siglato dal proprio undici. Il secondo tempo sarà di caratura completamente differente: gioco veloce, tante occasioni da gol e soprattutto un Empoli più coraggioso che arriverà al pareggio prima con Pozzi e poi passerà in vantaggio con Giovinco, appena entrato. Un rigore di Vannucchi spegnerà poi definitivamente le speranze di pareggio del Palermo. Verso la fine della partita il tifo della Maratona crescerà in modo esponenziale e, tralasciando la pratica odierna, tutto il tifo sarà dirottato sul prossimo impegno, l’ennesimo derby toscano che vedrà di fronte l’Empoli ed il Siena, mentre i ragazzi arrivati dalla Sicilia assistono desolati all’epilogo della loro squadra. La partita si conclude con tutta la squadra azzurra sotto la Maratona, cori e applausi da entrambe le parti mentre gli ultras rosanero delusi per l’ennesima prova opaca della loro squadra, in pochi minuti svuoteranno il loro settore.

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5 Mer 26/09/07 - 20,30 Catania - EMPOLI 1-0 Martinez 15887 (18) 2 18°
Catania

-

Empoli 1 - 0
Fiorentina - Roma 2 - 2
Genoa - Udinese 3 - 2
Inter - Sampdoria 3 - 0
Juventus - Reggina 4 - 0
Lazio - Cagliari 3 - 1
Napoli - Livorno 1 - 0
Palermo - Milan 2 - 1
Parma - Torino 2 - 0
Siena - Atalanta 1 - 1

CATANIA

Polito; Sardo (85' Silvestri), Terlizzi, Stovini, Vargas; Izco, Edusei, Tedesco; Martinez (85' Colucci), Mascara (80' Babù); Spinesi.

A disposizione: Bizzarri, Sabato, Biagianti, Morimoto.

Allenatore: Silvio Baldini

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Piccolo, Tosto (55' Buscé); Abate, Marianini (69' Saudati), Marchisio, Moro (56' Vannucchi), Antonini; Volpato.

A disposizione: Bassi, Vanigli, Adani, Giacomazzi

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  15887 (18)
Angoli
: 8-6  - Recupero 2' e 5'

Reti: 48' Martinez

Arbitro: Marelli (Como)   Ammoniti: Sardo, Saudati, Marchisio, Terlizzi, Vannucchi Espulsi: Tedesco (89'), Marzoratti (93')

Il biglietto di Catania-Empoli   1-0 (Martinez)   Empolesi 1 (Matteo Papini)   Empolesi 2 (Matteo Papini)

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4 Dom 23/09/07 - 15,00 EMPOLI - Napoli 0-0   11985 (7000) 2 16°
Atalanta

-

Lazio 2 - 1
Cagliari - Palermo 0 - 1
Catania - Fiorentina 0 - 1
Empoli - Napoli 0 - 0
Livorno - Inter 2 - 2
Milan - Parma 1 - 1
Roma - Juventus 2 - 2
Sampdoria - Genoa 0 - 0
Torino - Siena 1 - 1
Udinese - Reggina 2 - 0

EMPOLI

Balli; Raggi, Adani, Vanigli (53' Marzoratti), Tosto; Buscé, Moro, Giacomazzi, Giovinco (53' Marchisio); Vannucchi (75' Pozzi); Saudati.

A disposizione: Bassi, Piccolo, Abate, Antonini.

Allenatore: Luigi Cagni

NAPOLI

Gianello; Cupi, Cannavaro, Domizzi; Grava (89' Contini), Blasi, Gargano, Hamsik (76' Bogliacino), Savini; Lavezzi (67' Calaiò), Zalayeta.

A disposizione: Del Giudice, Montervino, De Zerbi, Sosa.

Allenatore: Edoardo Reja

Spettatori  11985 (7000)
Angoli
: 2-2  - Recupero 0' e 4'
 

Arbitro: Rizzoli (Bologna)   Ammoniti: Vanigli, Marchisio, Marzoratti, Gargano, Blasi, Giacomazzi

Leggi On Line la fanzine Rangers contro il Napoli

PARTITA DEL TIFO - Una delle giornate più brutte degli ultimi anni a Empoli, senza alcun dubbio, da cancellare. I gruppi della Maratona come al solito si ritrovano prima della partita e stazionano sotto il loro settore di Maratona. Normale routine, ma visto la caratura dell’avversario ed i “numeri” che i napoletani sono soliti fare a giro per l’Italia, il livello di guardia è molto alto. Tempo poco, e si capisce che sarà una giornata difficile. Avviene infatti una cosa molto strana: dal settore ospiti arrivano continuamente gruppi di tifosi napoletani, più o meno folti, che tranquillamente dal piazzale della curva Sud vengono sotto la Maratona per fermarsi dai paninari a mangiare. Mai successo prima. Una situazione molto pericolosa: chi ci assicura che tra questi non ci si possa infilare qualche gruppo ultras in cerca di rogna? La situazione si mantiene così per tutto il prepartita finché, quasi inevitabilmente, avviene una zuffa sotto la Maratona. Un semplice bisticcio e un empolese si becca un casco in faccia da un napoletano mentre altri empolesi intervengono per vendicare il compagno ferito. Parte una carica di alleggerimento da parte della polizia per disperdere la baruffa. Tutto finisce senza alcuna conseguenza. Intanto, dietro la curva Sud, c’è molta tensione ed un nutrito gruppo di napoletani, molti senza biglietto e alcuni con il biglietto falso, sta dando filo da torcere a carabinieri e steward per poter riuscire ad entrare, aiutati da quelli già dentro che aprono continuamente le uscite di sicurezza. Risultato? Tornelli danneggiati e napoletani senza regolare biglietto che entrano tranquillamente prendendo posizione nell’unico settore rimasto vuoto. E sono proprio loro ad appendere lo striscione “Curva A” (come volevasi dimostrare) insieme ad un altro “Gemello libero”. Stupisce (si fa per dire) la loro tranquillità nell’accendere torce a ripetizione e a far partire i cori con un megafono, tutti oggetti che in teoria dovrebbero essere proibiti. Il loro tifo è stato ottimo, con poche pause, grazie anche all’apporto del resto del pubblico di fede partenopea. In Curva Sud nell’intervallo c’è una grossa rissa fra due gruppi ultras napoletani che dura qualche minuto. Nessuno interviene. Come tre giorni prima con lo Zurigo, la Maratona offre una buona prova, forse stimolata dal fatto di avere di fronte una tifoseria dal grande potenziale, e, quel che è bene, mantiene anche un’ottima continuità nel cantare. Eccoci al dopo partita. Dopo pochi minuti dalla fine molti empolesi, ovviamente, sono sotto la Maratona a discutere della partita così come tanti altri se ne stanno andando. Ad un certo punto altri gruppi di napoletani vengono dal settore ospiti e passano tra gli empolesi. C’è qualche diverbio, qualche insulto, un accenno di rissa, niente di grave, la calma sembra tornare. Improvvisamente arriva la carica dei carabinieri del reparto di Firenze che giungono di corsa da sotto la Curva Sud. Non guardano in faccia a nessuno e caricano chi gli capita davanti. Persino persone che non erano alla partita e che, tranquille, si stavano dirigendo alla fiera. I militi caricano almeno 3 volte, poi tutto pian piano si stempera. Ma il bilancio alla fine è piuttosto pesante. Ci sono diversi feriti e contusi tra cui, purtroppo, anche un ragazzo empolese che si è amputato un dito incastratosi nelle barriere di prefiltraggio mentre cercava di allontanarsi. Una cosa del genere a Empoli non siamo abituati a vederla e speriamo soltanto che non ricapiti mai più. Ha fatto grande rabbia il giorno dopo leggere su giornali nazionali e Ansa e sentire in TV (TG3 Regione compreso) la notizia che gli incidenti sono avvenuti perché “gli ultras empolesi hanno assalito a colpi di pietre un pullman di tifosi napoletani che passava sotto la Maratona “….. questi pseudo giornalisti dovrebbero informarsi meglio prima di scrivere certe cazzate e non trattare le notizie con tutta questa superficialità: lo sanno tutti che sotto la Maratona non possono mai passare i pullman dei tifosi ospiti.

VISTA DA Sport People - Quando si muovono particolari tifoserie è inevitabile che spesso la trasferta si trasformi in vero e proprio esodo e, ad oggi, con nuove leggi e decreti, è sempre un bene vedere sugli spalti più di quattromila tifosi di una squadra i quali, chi da vicino chi da molto lontano, sono giunti ad incitare i propri colori. Napoli è una realtà grande e variegata e, come ben si sa, muove grossi numeri di pubblico ed anche oggi non si smentisce, portando dietro alla squadra azzurra più di quattromila appassionati tifosi, che riempiono i quattro spicchi del settore ospiti oltre le due tribunette laterali e la Curva Cambiano dello stadio Castellani di Empoli. A baluardo della fede empolese resta la Maratona, tana del tifo azzurro di toscana circondata dagli azzurri partenopei. La calda giornata di fine estate offre un bel colpo d’occhio e, in poco tempo, gli ospiti scaldano i motori con diversi cori. Tutti i quattro settori cercano di coordinare fra loro il tifo, anche se è difficile gestire grossi numeri; comunque i lanciatori, alcuni armati di megafono altri di sola voce, hanno animato al meglio il tifo, riuscendo a predisporre un apporto vocale unito e davvero ben realizzato. In soli due dei quattro spicchi del settore sono stati esposti striscioni: in uno il classico “CURVA A”, nell’altro uno “uso e getta” con la scritta “GEMELLO LIBERO”. Mentre in tutti i settori, a ritmi e tempi alternati, sono state accese alcune torce e fumogeni lasciati, come è uso ad oggi, spegnere sulle gradinate anonimamente per restringere al minimo il rischio di incappare nelle maglie strettissime del nuovo decreto. Il tifo degli azzurri è stato contraddistinto da cori secchi e poco ritmati accompagnati da battimani e manate in generale ben realizzate, marcando ancora una volta il nuovo corso del tifo partenopeo, davvero lontanissimo da quello degli anni ottanta e novanta. Un rinnovamento che, tutto sommato, ha seguito quello di molti gruppi e che, con il nuovo decreto, è stato intrapreso anche controvoglia dal resto del mondo ultras limitato nelle coreografie e nella libera espressione. Ai cori degli ospiti hanno risposto i fedelissimi empolesi, barricati dietro i classici striscioni Rangers e Desperados. Per loro battimani, cori ed una sciarpata ben realizzata. Non hanno certo sfigurato di fronte alla marea partenopea ed hanno retto il colpo proponendo diversi momenti di tifo, soprattutto nel secondo tempo nel quale i campani hanno affievolito i decibel seguendo le fasi alterne della partita sul terreno di gioco. Il campo ha regalato un match a corrente alternata, terminato in parità e che ha lasciato forse un po’ di amaro in bocca ai padroni di casa, sembrati più frizzanti e concreti. A fine gara qualche coro di sfottò fra le due tifoserie ma nel complesso è filato tutto liscio, almeno per quanto riguarda il grosso della tifoseria campana che lentamente è sciamata verso le auto e i bus. Nella cronaca del giorno dopo invece si viene a sapere che dietro la Maratona ci sono stati alcuni battibecchi fra tifosi di casa e tifosi napoletani che avevano scelto quel settore per vedere la gara. Niente di che se non fosse intervenuta la polizia con una carica di alleggerimento inaspettata. Il bilancio è di alcuni feriti fra i tifosi toscani, il più grave rischia di perdere parte di un dito rimasto incastrato, mentre cercava di riparare dalla carica, nelle grate usate per il prefiltraggio.

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3 Sab 15/09/07 - 20,30 Lazio - EMPOLI 0-0   19460 (54) 1 18°
Fiorentina

-

Atalanta 2 - 2
Genoa - Livorno 1 - 1
Inter - Catania 2 - 0
Juventus - Udinese 0 - 1
Lazio - Empoli 0 - 0
Napoli - Sampdoria 2 - 0
Palermo - Torino 1 - 1
Parma - Cagliari 1 - 1
Reggina - Roma 0 - 2
Siena - Milan 1 - 1

LAZIO

Muslera; Behrami, Stendardo, Crobari, Zauri; Mudingayi, Ledesma, Mutarelli; Del Nero (46' Meghni); Pandev (70' Makinwa), Rocchi (77' Tare).

A disposizione: Ballotta, Scaloni, De Silvestri, Manfredini.

Allenatore: Delio Rossi

EMPOLI

Balli; Raggi, Vanigli, Marzoratti; Buscé, Moro, Marchisio, Giacomazzi, Tosto; Vannucchi (77' Giovinco); Saudati (83' Volpato).

A disposizione: Bassi, Piccolo, Rincon, Antonini.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  19460 (54)
Angoli
: 4-5  - Recupero 0' e 3'

 

Arbitro: De Marco (Chiavari)   Ammoniti: Ledesma, Balli

Il biglietto di Lazio-Empoli   Ultras azzurri in azione

PARTITA DEL TIFO - Torniamo ancora una volta a giocare al sabato sera. Stavolta si va a Roma con la Lazio , prosegue il terribile ciclo iniziale. Le premesse non sono delle migliori nemmeno per quanto riguarda il tifo: soltanto un pullman con 54 ultras si mette in viaggio, minimo storico, mai così pochi in una trasferta così abbordabile. Per la prima volta in tanti anni riusciamo ad arrivare all’Olimpico con un pochino di anticipo (e non all’ultimo tuffo come sempre). Stavolta nessun problema per quanto riguarda l’ingresso degli striscioni che sono stati solamente guardati, letti e fatti passare, come una volta. L’aspetto dell’Olimpico fronte Lazio è sempre stato squallido, ma stasera ancor di più con sempre meno gente, nemmeno la curva Nord è piena. Il nostro livello di tifo non è stato eccelso ma buono in rapporto al numero, buon effetto visivo con bandierine che sventolano incessantemente, ormai diventate il nostro punto di forza. Molto brutto invece il tifo laziale, sempre più in pauroso declino: gli unici momenti in cui li abbiamo sentiti è stato quando mandavano in culo Lotito e il possibile stadio a Valmontone. Forse è per questo che spesso ci hanno detto i nostri cori si sentivano in TV e in tutto lo stadio …… li fischiavano sempre Sul campo arriva il primo punto dell’anno, dopo una partita da noia mortale. Forse, vista la Lazio di questa sera, si poteva provare a cercare di osare di più. Ma il punto era troppo importante e va bene così. Dopo il triplice fischio chiamiamo la squadra perché vengano sotto il nostro settore… e vengono, ma dopo esserci sgolati anche troppo. Vorremmo che questa cosa fosse spontanea e non perché lo richiediamo noi. Non c’è niente di più bello per un tifoso che di essere ripagato in questo modo dopo i sacrifici che ha fatto per essere lì presente. Comunque grazie a Tosto che si è dato da fare per richiamare i compagni e che è sempre il primo a presentarsi sotto di noi. Partenza dopo mezz’ora nello stadio totalmente vuoto e ritorno a Empoli per le 3,10.

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2 Sab 01/09/07 - 20,30 EMPOLI - Inter 0-2 Ibrahimovic - Ibrahimovic 16326 (10000) 0 18°
Atalanta

-

Parma 2 - 0
Cagliari - Juventus 2 - 3
Catania - Genoa 0 - 0
Empoli - Inter 0 - 2
Livorno - Palermo 2 - 4
Milan - Fiorentina 1 - 1
Roma - Siena 3 - 0
Sampdoria - Lazio 0 - 0
Torino - Reggina 2 - 2
Udinese - Napoli 0 - 5

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti, Adani (66' Abate), Tosto; Buscé, Giacomazzi, Moro, Antonini (58' Giovinco); Vannucchi; Saudati (46' Pozzi).

A disposizione: Bassi, Vanigli, Marianini, Marchisio.

Allenatore: Luigi Cagni

INTER

Toldo; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell (75' Chivu); Zanetti, Stankovic, Cambiasso, Cesar (88' Dacourt); Ibrahimovic, Suazo (73' Figo).

A disposizione: Orlandoni, Burdisso, Cruz, Crespo.

Allenatore: Roberto Mancini

Spettatori  16326 (10000)
Angoli
: 4-5  - Recupero 2' e 3'

Reti: 14' Ibrahimovic - 83' Ibrahimovic

Arbitro: Ayroldi (Molfetta)   Ammoniti: Giacomazzi, Cesar, Marzoratti

Leggi On Line la fanzine Rangers contro l'Inter   0-1 (Ibrahimovic)   0-2 (Ibrahimovic)   Sciarpata in Maratona (Matteo Papini)   Gruppo (Matteo Papini)   La sciarpata vista dagli intertristi (brianza-alcoolica.com)

PARTITA DEL TIFO - La prima partita interna di questo nuovo campionato di serie A viene anticipata al sabato sera e dopo la sconfitta nel derby ecco un’altra partita difficilissima, stavolta contro l’Inter campione in carica. Il prepartita è vissuto però da tutti quanti con pensieri ben diversi che quelli a strisce nerazzurre: da poco più di 24 ore abbiamo conosciuto il nostro primo avversario europeo, lo Zurich FC e già si comincia a respirare l’aria delle grandi occasioni con la macchina organizzativa che comincia piano piano a mettersi in moto per il giorno in cui saremo noi a varcare i confini italiani. Intanto scambiamo due chiacchiere coi ragazzi di Berna, che anche quest’oggi hanno voluto essere a Empoli, che ci danno informazioni sulla tifoseria elvetica che tra poche settimane ci troveremo davanti. Oggi il colpo d’occhio dellla Maratona fa capire che c’è stato finalmente un incremento di abbonamenti anche se non siamo certo ai livelli di una decina d’anni fa; la politica dei prezzi bassi è sempre la soluzione migliore. Incuranti del risultato che sta maturando sul campo cerchiamo di cantare il più possibile ma, almeno nel primo tempo, purtroppo il risultato non è dei migliori. Nella ripresa cambia totalmente musica ed improvvisamente ci accendiamo tirando fuori voce, bandierine e sciarpe dando per almeno un quarto d’ora di fila una grande intensità al nostro tifo e ciò coincide con l’inizio dell’arrembaggio dei nostri alla porta nerazzurra. Il pareggio potrebbe arrivare da un momento all’altro pensiamo e ciò ci sprona ancor di più, ma poi un contropiede regala il raddoppio spengendo la nostra speranza. Ma non noi ultras che continuiamo a farci sentire. Gli interisti si sono presentati senza striscioni proseguendo la loro protesta verso le nuove leggi anti-tifo ma ugualmente sono riusciti a cantare, in pochi però. Sempre meglio rispetto al passato ma ancora non raggiungono la piena sufficienza. Interessante la loro tattica di accensione torce: appena accesa viene gettata in terra per poter così evitare di essere identificati. In chiusura un dovuto ringraziamento ai gemellati di Parma e Perugia presenti venuti a farci visita.

VISTA DA curvanordmilano.net - Nella prima trasferta di campionato la Nord ha dato tutte le risposte che ci si attendeva. Nessuno striscione nel settore Ospiti e nessuna forma di colore sulle tribune occupate dai Tifosi Interisti. Grandissima la partecipazione invece dimostrata da tutti nell'incitare i Ragazzi per tutto il corso dell'incontro e grande anche il colpo d'occhio mostrato da tutti coloro cha hanno accolto l'invito ad indossare la maglia Crociata da trasferta. La Curva Nord rimane in attesa di segnali da parte della Nostra Dirigenza ed auspica una presa di posizione in qualsiasi forma riguardo l'ingiusta applicazione di leggi che castrano la Libertà di poter esprimere l'attaccamento alla Squadra.

VISTA DA Sport People - L’anticipo notturno della seconda giornata di campionato mette di fronte la corazzata Inter all’Empoli dei miracoli di mister Cagni quest’anno chiamato ad onorare anche l’impegno europeo della Uefa. Il clima dentro lo stadio Castellani è buono, il settore ospiti è ben riempito e, nella parte centrale, pur senza striscioni, è possibile riconoscere lo zoccolo duro del tifo meneghino, contraddistinto cromaticamente da diverse t–shirts bianche con la croce rossa di Milano. Già molto prima del fischio d’inizio, dal settore iniziano a levarsi diversi cori, in primis per i singoli giocatori che si apprestano ad entrare in campo per il riscaldamento. Il settore non ha risparmiato fiato e quasi tutto l’undici di Mancini, riserve comprese, è stato omaggiato con cori di apprezzamento. Certo è inevitabile non omaggiare panchinari che si chiamano Figo, Solari, Crespo e, a proposito di quest’ultimo, da segnalare la sua cortesia e disponibilità nel dispensare autografi e sorrisi ai fortunati ragazzini a bordo campo che, tutti contenti, sono riusciti a collezionare la firma di un campione d’Italia. Ritornando sugli spalti, già prima del fischio di inizio, dal settore si sono levati anche alcuni cori offensivi nei confronti dei tifosi di casa che stavano lentamente riempiendo la Maratona. La coincidenza è stata l’occasione per dar vita ad un siparietto “botta e risposta” che si è ripetuto anche a partita in corso ed è continuato poi nelle volontà dei singoli spettatori che, a turno, si sono rinfacciati, separati dalla rete divisoria, offese e sfottò. Niente di preoccupante, solo una nota stucchevole e che sa troppo di usuale deja vue. Con l’ingresso delle squadre in campo, anche sugli spalti si sono accesi definitivamente i motori e, mentre gli azzurri empolesi hanno lasciato che bandiere e due aste facessero da apripista, gli ospiti si sono subito prodigati in battimani accompagnati da cori secchi e ben eseguiti. Poi, con naturalezza, ma in modo anonimo, hanno acceso in tempi diversi due torce lasciate a consumarsi sui gradoni. Certo nulla a che vedere con le rimpiante torciate di un tempo, ma è stata comunque cosa gradita. Speriamo solo che per questo revival inaspettato non ne debba rispondere nessuno, anche se le nuove norme ahimè sono chiare e fin troppo precise. Parentesi a parte, il tifo nerazzurro è stato molto efficace ed ha toccato picchi intensi anche se a cantare era solo una parte del settore che comunque non ha certo risparmiato fiato. Di rimpetto la Maratona azzurra ha un po’ faticato ma, nel complesso, ha offerto una bella prova con il continuo agitarsi delle bandierine di Desperados e Rangers e con il ricorso a manate. Realizzata anche una discreta sciarpata. Il campo ha offerto una bella prova delle due squadre, soprattutto nel primo tempo quando l’Empoli non solo è riuscito a arginare e contenere l’Inter, ma ha anche tentato di proporsi in avanti. Poi la forza dei singoli nerazzurri è uscita e l’Inter ha dilagato dopo essere passata in vantaggio nel primo tempo. Con il triplice fischio dell’arbitro, la partita si è conclusa, lasciando spazio alla festa dei nerazzurri in campo e sugli spalti dove a più riprese si è ricordato la passata stagione e la vittoria dello scudetto. Per l’Empoli invece un po’ di rammarico ma anche la consapevolezza che la posizione in classifica, zero punti, è data più dal calendario infausto che dalla mancanza di gioco e condizione e che, in ogni caso, l’undici azzurro può sempre contare sull’apporto dei propri tifosi che certo non si faranno demoralizzare da un avvio non troppo felice.

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1 Dom 26/08/07 - 15,00 Fiorentina - EMPOLI 3-1 Pazzini - Mutu - Montolivo - SAUDATI 31280 (1000) 0 15°
Fiorentina

-

Empoli 3 - 1
Genoa - Milan 0 - 3
Inter - Udinese 1 - 1
Juventus - Livorno 5 - 1
Lazio - Torino 2 - 2
Napoli - Cagliari 0 - 2
Palermo - Roma 0 - 2
Parma - Catania 2 - 2
Reggina - Atalanta 1 - 1
Siena - Sampdoria 1 - 2

FIORENTINA

Frey; Potenza, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Pazienza (46' Kuzmanovic), Liverani, Montolivo; Santana (61' Donadel), Pazzini, Mutu (75' Vieri).

A disposizione: Lupatelli, Kroldrup, Vanden Borre, Gobbi.

Allenatore: Claudio Cesare Prandelli

EMPOLI

Balli; Raggi, Marzoratti (72' Vanigli), Adani, Tosto; Giacomazzi, Marianini (60' Marchisio); Buscé, Vannucchi, Antonini (60' Giovinco); Saudati.

A disposizione: Bassi, Ascoli, Pozzi, Volpato.

Allenatore: Luigi Cagni

Spettatori  31280 (1000)
Angoli
: 5-3  - Recupero 2' e 4'

Reti: 55' Pazzini - 63' Mutu - 70' Montolivo - 92' Saudati

Arbitro: Trefoloni (Siena)   Ammoniti: Giacomazzi

Il biglietto di Fiorentina-Empoli   1-0 (Pazzini)   2-0 (Mutu)   3-0 (Montolivo)   3-1 (Saudati)   L'arrivo a Firenze 1   L'arrivo a Firenze 2   L'arrivo a Firenze 3   L'arrivo a Firenze 4   Momento di tifo azzurro
Articolo da La Nazione   Tifo empolese 1 (Matteo Papini)   Tifo empolese 2 (Matteo Papini)   L'arrivo degli empolesi al Franchi 1   L'arrivo degli empolesi al Franchi 2   Bandierine 1   Bandierine 2   Tifo empolese 3   Tifo empolese 4

PARTITA DEL TIFO - Parte il nono campionato di serie A della storia dell’Empoli e l’inizio è subito di quelli col botto: il derby con gli acerrimi rivali viola. Dopo la sbornia della storica qualificazione UEFA e del grandissimo campionato appena passato, ci sono molte aspettative dietro la squadra azzurra, che si è ulteriormente rinforzata per poter ben figurare in tutte le competizioni che quest’anno ci vedranno protagonisti. Nonostante il periodo vacanziero, la risposta del pubblico empolese è molto buona, quasi 1000 quelli che non vogliono perdersi il sentitissimo derby: tre pullman del club ed ultras in treno. Da ricordare che erano solo due le biglietterie abilitate in Empoli per gli ospiti: una ha smesso di fare i biglietti perché rimasta senza talloncini e l’altra ….. era chiusa …. forse potevamo essere anche un po’ di più. Arriviamo in treno a S.Maria Novella. L’inizio è incoraggiante: appena scesi dal treno i nostri cori rimbombano all’interno della stazione e sciamiamo verso i pullman navetta distribuendoci in un discreto corteo. Con la nuova stagione alle porte c’è grande incertezza su come il servizio d’ordine si comporterà nei confronti dei tifosi in trasferta, se si proseguirà cioè sulla falsa riga dello scorso anno o se ci sarà più elasticità per quanto riguarda striscioni e bandiere, come sembrerebbe vedendo le tifoserie impegnate nelle partite ufficiali estive (tipo i romanisti che a Milano nella supercoppa avevano proprio tutto compreso i bandieroni grossi e addirittura i fumogeni). Arriviamo sotto il nostro settore molto presto e arriva la risposta: il nostro striscione Rangers non può entrare. Cerchiamo di intavolare una trattativa col responsabile della Polizia che, vale la pena sottolinearlo, si dimostra ragionevole e disponibile al dialogo, ma lui ha le mani legate perché la decisione è stata presa dalla società Fiorentina e dal Gos. Siamo pertanto costretti a posare il nostro striscione su uno dei pullman dell’Unione. Da questo abbiamo capito che per adesso, almeno per noi piccola tifoseria, non è cambiato niente. Almeno le bandierine entrano e appendendo quelle, alcune magliette ed una sciarpa cerchiamo in qualche modo di rimarcare la presenza. L’inizio del nostro tifo è decente, riusciamo a coinvolgere anche le file più alte ma, complice una partita da sbadigli, restiamo solamente noi ultras a cantare per tutto il primo tempo. Nella ripresa avviene il tracollo empolese sul campo ed i nostri cori subiscono il conseguente contraccolpo. Davvero deludente il tifo fiorentino che ha fatto sentire la sua potenzialità soltanto in alcune sporadiche occasioni e lì sì che si facevano sentire! Il caldo asfissiante superiore ai 40 gradi ha costretto i pompieri ad innaffiarci dal campo con gli idranti per calmare la calura che era veramente insopportabile. Le continue docce sono state fra i momenti sicuramente migliori di questa trasferta. Abbastanza affranti, veniamo fatti uscire quasi subito, ma non possiamo partire perché mancano alcuni pullman per portarci alla stazione. Sotto il solleone siamo costretti ad aspettarli per mezz’ora mentre la sete comincia ad attanagliare i più: viene “preso d’assalto” il furgoncino Soccorso Alimentare della Misericordia che passava di lì speranzosi di avere un po’ d’acqua ma era già stato scaricato. Arriviamo alla stazione e vediamo che parte un treno per Siena: di corsa cerchiamo di prenderlo, ma non tutti ci riescono ed arrivano mentre sta partendo. Qualcuno tira il freno di emergenza. Ripartiamo dopo mezz’ora per Empoli. Non ci dobbiamo dimenticare dei nostri fratelli di Montevarchi che hanno affrontato questa trasferta assieme a noi.

VISTA DA quellicheilchianti.com - Sotto il sole e bagnati dagli idranti...ecco le partite che mettono a dura prova la nostra voglia di esserci. Tornelli difettosi e code kilometriche, il caldo che ti scioglie ed 80 malori. 80 malori? Ma come, il decreto Amato fu Pisanu non è servito neanche a questo? Ovviamente l'importante è che gli striscioni siano ignifughi e....lasciamo perdere queste polemiche. Ne siamo stanchi. Ecco la partita. Era la prima ma contro un avversario che dalle nostre parti gode di poca considerazione. Ce lo spacciano per derby ma esso è tale solo per la morfologia. Quindi solo tanta curiosità nel vedere questa nuova Fiorentina. Davanti alla squadra uno stadio comunque pieno e pronto a sostenere i ragazzi. E loro non ci hanno deluso. Un primo tempo da spiaggia ed un secondo da grandi numeri.Un, dos, tres...ha segnato la Fiorentina. L'Empoli affonda nel mare viola e noi ci godiamo l'inizio della nuova stagione. QCC PRESENTE A MILANO...E' CHIARO!!! Una partita dalle due facce. Primo tempo dove la viola tiene sempre il pallone ma è poco incisiva in fase finale. Ma l'unica preoccupazione dell'intervallo è quella di essere posizionati bene per gli idranti. Quindi ecco immancabile il grande secondo tempo. Il Mister azzecca il cambio (fuori Pazienza dentro Kuz) e il centrocampo dai piedi sopraffini comincia a girare. Gol di' Pazzo in ribattuta. Grande! Serviva. Potrebbe essere la scossa decisiva. Chiude la partita i' Fenomeno. Grande azione. Mette a cecce il povero difensore e insacca per il due a zero. Finito??? Macchè...c'è ancora tempo per la perla di Montolivo. Corsa di 30 metri, stop che manda il difensore a cercar funghi e pallonetto. Capolavoro. Ecco i primi 3 punti. Ciao Empoli....hasta la vista!!! In quanto al tifo ospite beh...poco da dire sui nostri cugini di campagna. Si presentano nella loro unica trasferta di massa. Non si sentono e soprattutto sono anche parecchio smunti. L'importante è che a giro per l'Italia loro siano orgogliosi di essere empoli....e che non vengano scambiati per fiorentini.

VISTA DA gruppostoricouv73.com - Buongiorno, il solito: è la frase abituale di chi ogni giorno compie sempre le stesse azioni più o meno nello stesso luogo. E il solito è il piatto forte che viene normalmente servito dalla Fiorentina agli avversari di turno che si presentano a Firenze: dove il solito, per chi viene a giocare all’Artemio Franchi, normalmente è rappresentato da una sconfitta. Si inizia come meglio non si poteva, conquistando tre punti importantissimi per scacciare i mugugni di quei malcontenti, che siamo certi avrebbero quasi preferito una prestazione negativa per poter iniziare ad urlare al mondo di quanto le loro premonizioni disastrose, erano del tutto reali. E invece questa banda di ragazzini terribili almeno per adesso è riuscita a mettere a tacere ogni pessimista cronico e dopo essersi scrollata di dosso un po’ di tensione giustificabilissima, ha offerto un secondo tempo degno di applausi. Logicamente il caldo ha influito sui ritmi della partita: secondo noi è da pazzi giocare ad agosto in pieno pomeriggio (ah, quelli bravi bravi avrebbero addirittura voluto iniziare domenica scorsa), però apprezziamo ancora di più il lavoro svolto dal team di preparatori perché la Fiorentina è uscita alla distanza, proprio mentre i giocatori avversari cominciavano ad accusare un netto calo fisico. Sicuramente i tifosi viola da ieri sera possono essere tranquilli per quello che sono riusciti a vedere: primo su tutti la prestazione di Montolivo, che dopo le dichiarazioni estive dalle quali lasciava trapelare di essere consapevole che questa potrebbe essere l’annata della sua esplosione, ha subito dimostrato di quali mezzi la natura lo ha dotato. Un gol capolavoro, un tiro da fuori che si è poi rivelato un assist per la prima rete del suo amico Pazzini, ma anche un provvidenziale salvataggio in fase di ripiegamento nel primo tempo; un inizio stagione che potremmo definire perfetto se non fosse per quell’infortunio che l’ha fatto uscire anzitempo. Aspettiamo notizie dai medici, incrociando le dita, perché forse questa potrebbe essere veramente la sua annata. Contenti anche per Pazzini, che sta dimostrando di non sentire troppo la pressione della stampa e della città per l’eredità che si trova ad affrontare: tutto lo stadio è con lui, lo abbiamo sempre detto, aiutiamo questo ragazzo quando inevitabilmente attraverserà momenti di difficoltà e sicuramente lui saprà come ringraziarci. Della prestazione di Mutu ormai c’è poco da stupirsi: si intestardisce troppo, dimostra di voler fare e strafare, ma è il vero fenomeno di questa squadra e il suo gol ne è la dimostrazione. Logicamente non dobbiamo fare l’errore di esaltarci, adesso dopo questa prima vittoria che come avevamo scritto prima della gara, o in un modo o nell’altro doveva arrivare: sono tante ancora le cose da rivedere, qualche giocatore come è normale che sia, è ancora fuori forma, ma per questo confidiamo in Prandelli e sappiamo che ogni minuto che passerà sul campo di allenamento sarà utile a migliorare ogni aspetto negativo evidenziato in questa prima sfida. Per quanto riguarda la curva, ancora una volta ha risposto alla grande al primo impegno ufficiale: come sempre in questi ultimi anni la Fiesole è andata esaurita in campagna abbonamenti, e ieri nonostante il caldo e i numerosi malori accusati da alcuni tifosi, la curva ha incitato costantemente la squadra, conducendola per mano nel secondo tempo: da brividi il coro intonato da tutto lo stadio. Degli empolesi c’è poco da dire: sinceramente ci risulta difficile anche parlarne male, perché adesso con la scomparsa del Chievo sono loro la vera tifoseria che chiamare con questo nome è già troppo. Una sola veloce riflessione: era la prima di campionato, un derby, il primo anno dopo la storica conquista dell’Europa eppure nemmeno il settore ospiti sono riusciti a riempire. Ah già, dimenticavamo che sono tornati in serie A la Juventus e il Napoli, e non tutti a Empoli si ricordano che anche nella loro città c’è una squadra che gioca questo campionato. Si entra in una settimana importante: primo appuntamento venerdì ore 13, dove a Montecarlo verrà sorteggiato il primo turno di Coppa Uefa. Il primo passo verso il ritorno in Europa. Un ritorno attesissimo. Poi, dopo tre giorni, la seconda di campionato, a Milano contro i campioni d’Europa: si gioca di lunedì alle 18.00 (perché quelli bravi che decidono, ritengono che tutti siano in grado di poter andare a vedere una partita a quell’ora di un lunedì). Noi saremo sugli spalti, sarà dura ma aiuteremo i viola a provare a portare a casa qualche punto.

VISTA DA Sport People - Prima di campionato ed al Franchi di Firenze è subito derby: infatti il computer ha voluto che gli avversari dei viola in questo esordio fosse i biancoazzurri empolesi. Il popolo di fede gigliata risponde presente, c’è grossa attesa intorno a questa squadra costruita in previsione futura e con una età media davvero bassa. L’attacco, rispetto alla scorsa stagione privo di Toni, affida le speranze a Pazzini, ma non va sicuramente dimenticato l’arrivo in maglia viola di Vieri che, se a posto fisicamente, farà sicuramente la sua figura. Il tutto sotto la direzione d’orchestra di mister Prandelli. Per l’Empoli è la stagione della prima esperienza in Uefa e, nonostante la cessione di una pedina importante come Almiron, l’organico può contare sull’estro di ben quattro azzurri Under 21. Rispetto allo scorso anno i tifosi empolesi arrivano allo stadio senza il tradizionale corteo: infatti quelli che optano per la trasferta in treno vengono traghettati allo stadio a bordo di un pulman di linea. Il clima è rovente e trovare un po’ di fresco quest’oggi è impossibile, dentro il campo poi è addirittura peggio… Nutrita la presenza degli stewards perfino nella Fiesole, alle cui due estremità risaltano le classiche divise gialle e non notarle appare praticamente impossibile. Durante la lettura delle formazioni gli ospiti sventolano qualche piccola bandierina mentre nella Fiesole sciarpata come da tradizione, il tutto con il coro davvero imperioso “Noi siamo la Fiorentina“ a fare da contorno. Inizia l’incontro con gli ospiti che alzano in aria le mani ed il risultato in certi frangenti è davvero buono. Fra le due parti ci si manda a quel paese a vicenda: è pur sempre un derby e quel clima di astio e sfottò rende tutto più vivace e avvincente. In campo nei primi 45’ succede ben poco, così come sugli spalti anche se con questa calura è praticamente impossibile fare qualunque cosa: torna alla mente un torrido Fiorentina- Brescia di 2 stagioni fa. Nell’intervallo i pompieri, muniti di idranti, regalano sollievo agli spettatori mentre in tribuna ci si sventola. La ripresa regalerà ben più emozioni: Pazzini insacca in rete fra il tripudio dei presenti e mentre in Fiesole si alzano in aria le mani la seconda rete non tarda ad arrivare, autore il “fenomeno”, come da queste parti viene chiamato Mutu. I tifosi viola intonano un “Viola alè “ da pelle d’oca, mentre gli ospiti gridano giurando amore verso i propri colori “Siamo sempre con voi“. Nella curva fiorentina si fa festa e ci si ricorda dei nemici juventini, mentre in campo Montolivo porta a 3 le marcature realizzando una rete splendida e correndo ad esultare a ridosso della vetrata che divide la maratona dal terreno di gioco. Nei minuti finali c’è la rete della bandiera empolese con i viola che sfottono i cugini al grido “Serie B”. Al 90° esco in gran fretta, la sete quest’ oggi ha la precedenza su tutto.

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